Il Serpente Rosso

Meditazioni, spunti di riflessione, ...
(vedi anche:)
Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda Oliviero Angelo » 16/09/2010, 11:52

BILANCIA

Cominciato nelle tenebre, il mio viaggio non poteva terminare che nella luce. Alla finestra della casa diroccata, io contemplavo, attraverso gli alberi spogli d'autunno, la vetta della montagna. La croce della sommità risultava sotto il sole di mezzogiorno, essa era la quattrodicesima e la più grande di tutte con i suoi trentacinque centimetri! Eccomi dunque a mia volta cavaliere sul destriero divino, cavalcando l'abisso.



Il riferimento qui è alle stazioni della Via Crucis di Rennes Le Chateau che sono poste in senso antiorario, in stretta relazione alle usanze Templari, che le facevano partire dalle tenebre (nord), per raggiungere (passando dall'ovest al sud) la luce dell'est. Esse consentono una doppia chiave di lettura: una religiosa, l'altra alchemica. Una è più comprensibile e insegna i misteri della salvezza, l'altra meno facile a capirsi e rivolta agli iniziati, suggerisce la via dell'Opera che è in grado di trasformare il malvagio in giusto.
La casa diroccata rappresenta il simbolo di qualcosa di non realizzato la cui vetta è ancora lontana da raggiungere; simbolicamente, la luce massima del mezzogiorno.
La croce, sempre analizzando sotto un profilo alchemico, è il crogiolo che spesso aveva il cavo a forma di croce e rappresentava i quattro elementi.
Nell'ultima e quattrodicesima stazione, alta trentacinque centimetri, il corpo di Gesù viene deposto per essere portato al sepolcro. Il testo cita testualmente: " Gesù viene sepolto". La singolarità della quattordicesima stazione è che la ferita di Gesù inferta da Longino (colui che, con la lancia, gli infilzò il costato), appare sul lato destro, mentre qui risulta sul sinistro. Per avere una lettura corretta, è necessario invertire la stazione come se fosse riflessa su uno specchio. In questa posizione risultano particolari topografici che richiamano il paesaggio circostante a Rennes Le Chateau: Blanchfort, il Monte Cardou, la Poltrona del Diavolo e la Fonte della Maddalena, nei paraggi di Rennes Le Bains.
Il Cavallo di Dio, citato nelle pergamene trovate da Saunière, è da considerarsi il dodicesimo pianeta e precisamente Nibiru per gli antichi Sumeri, Marduk per la Mesopotamia. Questo pianeta rappresenta il proiettile cosmico di cui Dio si è sempre servito nei momenti di purificazione della Terra. Nelle pergamene si citano i Guardiani e, infatti, i Guardiani erano considerati anticamente gli abitanti di questo pianeta.
Inoltre, più a sud della località chiamata l'Homme Mort (l'uomo morto) vi è una roccia a forma di testa di cavallo che è vicino ad un baratro (l'abisso citato).



(Continua...)
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Avatar utente
shanti
Amministratore
Messaggi: 12616
Iscritto il: 06/09/2008, 12:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda shanti » 16/09/2010, 12:51

Grazie Gladius, la stavo aspettando. Adesso devo cercare di capire, anzi comprendere col cuore. Un abbraccio e un grazie per il lavoro che fai, rende più preziosa questa città.

Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda Oliviero Angelo » 16/09/2010, 13:31

Grazie a Te, cara Shanti cuoricino e grazie a tutti voi che riuscite a seguirmi e pazientare sulle mie righe riportate. Proporle è sempre un ulteriore addentrarmi in certi misteri dello Spirito che io stesso devo ancora cogliere pienamente con il cuore.

Per la cronaca alla conclusione del "Serpente Rosso" mancano ancora 4 poemetti: "Scorpione", "Ofiuco e Serpentario", "Sagittario" e "Capricorno".

Vero è che nella sintesi che ho messo in premessa c'è "quasi" tutto l'essenziale del contenuto.

E' l'Energia e sono le Emanazioni della Maddalena che si stanno dettando a tutti Noi. I tempi sono proprio questi e il femminino sacro è una necessità inderogabile da inglobare nella Coscienza Globale.

Abbraccio
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda Oliviero Angelo » 17/09/2010, 0:26

SCORPIONE


Visione celeste per colui che mi ricorda le quattro opere di EM. SIGNOL intorno alla linea del meridiano, nello stesso coro del santuario da dove irradia questa sorgente d'amore degli uni per gli altri. Io ruoto su me stesso passando con lo sguardo dalla rosa della P a quella della S, poi dalla S alla P. E le spirali del mio spirito diventano un polipo mostruoso che espelle il suo inchiostro. Le tenebre assorbono la luce, ho le vertigini e porto la mia mano sulla bocca, mordendo istintivamente il mio palmo, forse come OLIER nella bara. Maledizione, io comprendo la verità. Egli è passato, ma anche lui facendo il bene, come XXXXXXXX quello della tomba fiorita. Ma quanto hanno saccheggiato la casa, non lasciando che cadaveri imbalsamati e quantità di metallo che non avevano potuto portare via! Quale strano mistero nasconde il nuovo tempio di Salomone edificato dai bambini di San Vincenzo?

Signol è un pittore presente a Saint Sulpice, a Parigi, con quattro opere, di cui due presentano la sua firma con la N rovesciata. In uno dei quattro affreschi con la N, della firma di Signol diritta, e precisamente la Crocefissione, vi è invece l'iscrizione sul capo di esù all'inverso, scritta in tre lingue: ebraico, greco, latino.Le sue opere sono raggruppate in corrispondenza del famoso meridiano di Parigi e il coro del santuario è il centro. Proprio in questo punto, al di sotto, vi sono dei sotterranei in cui vi è una raffigurazione enigmatica: un triangolo ai cui vertici appaiono "il Padre", il "Figlio" e lo "Spirito Santo". Al centro un cerchio con la scritta "Dio". Sui lati del triangolo le scritte "non è". La parte sottostante è illuminata da un grande sole dorato con raggi.
L'allusione teologica azzardata sottintende che la trinità in sé non esiste, ma è centrata nel Dio Sole. Inoltre la N rovesciata è da collegarsi ai diversi croceissi esistenti nella chiesa di Rennes Le Chateau. L'uso della N capovolta proviene dagli gnostici e dai Catari. La scritta INRI, sappiamo che indica JESUS NAZARENUS (Nazareth) REX IUDAIES. Se rivoltiamo la parola NAZARETH ricaviamo HTERAZAN, espressione ebraica che indica la camera misteriosa: la Sancta Sanctorum del tempio.
Il meridiano di Parigi, su cui passa Saint Sulpice e anche Saint Germain des Prés, è il meridiano Zero ed è considerato la linea rosa che continua anche a Rennes Le Bain e in vari altri punti. La rosa è anche da considerarsi collegata alla bussola, che ha la funzione di guida. Maddalena ha vari pseudomini: il Calice, il Graal, la Rosa come pentacolo di Venere etc.
Il meridiano di Parigi, all'interno di Saint Sulpice, è evidenziato da uno "gnomon", una sorta di orologio solare astronomico che segna le stagioni, con relativi Equinozi o solstizi. Il sole, entrando nel transetto sud, segna la sua posizione su una traccia metallica di rame, posta sul pavimento della chiesa.
Nella chiesa si trovano due vetrate superiori (una opposta all'altra), contrassegnate dalle lettere P e S, così come queste due lettere compaiono, invertite, a Saint Germain des Prés su una targa. Nel Serpente Rosso si cita: " ruoto su me stesso, passando con lo sguardo dalla rosa del P a quella della S, poi dalla S alla P". I riferimenti alle due chiese sono da leggersi quindi parallelamente. Troviamo le stesse lettere PS anche a Rennes Le Chateau, sulla lapide della marchesa Blanchfort, su una pietra a Coume SuordE e su una pergamena.
Il polipo o il ragno sono simboli dell'Arca dell'Alleanza e a Saint Sulpice si trova un'acquasantiera sul cui basamento spicca una piovra con i tentacoli; la stessa che è presente nella lapide della marhesa di Blanchfort a Rennes Le Chateau.
Olier (1608-1657), era discepolo di San Vincenzo e fondò la Compagnia dei Sacerdoti del Seminario di Saint Sulpice. La chiesa fu costruita per volontà di Olier nel quartiere di Saint Germain des Prés, accanto all'omonima chiesa, sullastessa linea del meridiano di Parigi. Sia Saint Vincent de Paul che Jean Jaques Olier, erano simpatizzanti del Priorato di Sion.
"Le tenebre che assorbono la luce", fanno riferimento al passaggio del dodicesimo pianeta: quando quest'evento avverrà, così come già accaduto in passato, si avranno grandi catastrofi, ma anche un alito di rinnovamento vitale che ci farà riemergere dalle ceneri del vecchio mondo.
Il riferimento al "metallo che non hanno portato via", si ricollega agli esordi di questi esseri extraterrestri che originariamente erano venuti sulla Terra per estrarre oro dalle miniere, in Africa ("Viaggio nel tempo con Uriel", Annamaria Bona, Melchisedek Edizioni).
"Maison" in francese indica "casa" ma anche "stirpe" e qui suggerisce la progenie che è derivata dall'unione di questi esseri con le "figlie degli uomini"; i cosiddetti "nefilim" (Libri di Enoch, Libro dei Vigilanti, cap.6-36).
Saint Sulpice è conosciuta come il nuovo Tempio di Salomone e al suo interno è possibile, unendo dodici punti, costruire il sigillo o stella di Salomone.
All'interno della chiesa, rivela Uriel, avrà luogo ufficialmente il riconoscimento della dèa risvegliata: Maddalena. Il mistero verrà dissolto e assisteremo finalmente al rinnovamento dell'energia femminile, che concederà all'uomo rinnovato la sua ascensione.


(Continua...)
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Avatar utente
drago-lontra blu
Messaggi: 7528
Iscritto il: 01/11/2008, 0:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda drago-lontra blu » 17/09/2010, 4:44

Ciao Gadius, leggo con interesse il tuo lavoro, ci sono cose che non conoscevo, come il capovolgimento della parola Nazareth, per fare un esempio su tutti.

Grazie per questo lavoro. Un bacione
Immagine

Immagine

Avatar utente
mariposa azul
Messaggi: 3557
Iscritto il: 03/10/2008, 0:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda mariposa azul » 17/09/2010, 22:35

Questa è la storia dell'abate Berenger Saunière così come la riporta Asia nel Forum Scienze Antiche.


Citazione:
Questi fatti videro come protagonista principale don Berenger Saunière (1852-1917) e si svolsero nel piccolo paese di Rennes-le-Château, posto su una collina nel dipartimento dell’Aude, nella Linguadoca francese.
Nel 1885 don Berenger diviene parroco del villaggio e si insedia nella chiesetta dedicata a Santa Maddalena. Egli è molto povero, e come dissero poi, con profondi interessi esoterici.
Come prima cosa, appena insediato al villaggio, decide di fare una colletta tra i nobili del luogo e il comune per raggranellare un po di soldi per ritstrutturare la chiesa che aveva bisogno di urgenti lavori di restauro.
Raggranellata una discreta somma, arruola pochi operai necessari e inizia i lavori.
Per prima cosa vennero alzate le pistrelle del pavimento e sotto, con suo grande stupore, rinvenne un paiolo contenente degli oggetti che, come dissero gli operai impiegati nell'opera, dovevano essere molto preziosi e tra questi c'erano persino delle luccicanti monete d'oro.
Saunière però li smentì dicendo che quelle monete erano semplicemente alcune medagliette raffiguranti la Madonna di Lourdes e che gli oggetti erano cianfrusaglie senza valore.
Eppure nello stesso anno Saunière regalò all'abate Grassaud, curato d’Amélie les Bains, un calice in argento dorato, sul quale vi era inciso:"ECCE PANIS ANGELORUM FACTUS CIBUS VIATORUM".
Alla base c'erano i simboli dei quattro Evangelisti e più sopra Gesù, S. Giuseppe ed un'altra immagine non ben indentificata femminile, forse una santa.
I lavori all'interno della chiesa continuavano e con essi le sorprese.
L'altare era costituito da una lastra di marmo posta tra due colonne e in una di queste colonne vennero rinvenuti dei manoscritti e dei documenti tra cui l'albero genealogico di Dagobert II dal 681 al 1244 e dal 1200 al 1644 con allegato il testamento redatto nel 1644 da François Pierre, barone d'Hautpoul, marchese di Blacheford e signore di Rennes-le-Château.
Nel testamento si parlava di un segreto di Stato. Vennero ritrovati anche dei testi codificati dei Vangeli (il vangelo di San Giovanni dove è indicato che Gesù si reca a Betania da Lazzaro e Maria gli unge i piedi con l'unguento e glieli asciuga con i capelli (XII, 1-11) ed alcuni versetti, quelli dove Gesù rispose ai Farisei che gli avevano fatto presente che i suoi discepoli stavano cogliendo spighe di sabato perché avevano fame: "...il Figlio dell'uomo è signore del sabato" (Luca VI, 1-5; Matteo XII, 1-8 e Marco II, 23-28).
Su questa colonna visigota, nella quale furono trovati tali documenti, Saunière fece incidere "PENITENCE-PENITENCE" e "MISSION 1891" ed ergere sopra ad essa una statua della Madonna di Lourdes.
Il giorno dopo il rinvenimento dei manoscritti fu sollevata, davanti all'altare, una lastra di pietra e si capì subito che era stata posta al contrario, con la faccia rivolta verso il basso.
Saunière la fece rivoltare e si accorse che la lastra era composta da due pannelli scolpiti, su uno vi era un personaggio a cavallo che suonava un corno, sull'altro invece vi era un cavallo condotto da due cavalieri.
Forse un riferimento ai cavalieri Templari.
Sotto la lapide una tomba o l'ingresso della tomba della famiglia d'Hautpoul.
Solo Saunière ebbe modo di vedere cosa fosse celato sotto la lapide.
Forse Saunière trovò in questa cripta la vera tomba della marchesa d'Hautpoul, Marie de Nègri d'Ablès, che in punto di morte aveva rilasciato all'allora curato di Rennes-Le-Château, Antoine Bigou, in confessione, un segreto di famiglia, che doveva essere tramandato.
La marchesa era morta il 17 gennaio 1781 ed il curato Bigou aveva collocare sulla sua tomba, dieci anni dopo nel 1791, una lapide proveniente da un'altra tomba che si trovava ad Arques.
Probabilmente fu questo che fece capire a Saunière che nella tomba della marchesa, che si trovava nel cimitero, non si trovavano in realtà i resti della marchesa stessa ma che molto probabilmente in quella fossa era stato sepolto qualcos'altro.
Questa lastra era stata posata da Bigou nel 1791 e trovata poi da Saunière dopo il 1885 durante i lavori di ristrutturazione; però nel libro "Le pietre incise della Linguadoca" di Eugene Stublein, pubblicato nel 1884, quella pietra era già stata descritta.
Nello stesso libro veniva indicata anche la lapide della Marchesa d'Hautpoul-Blanchefort.
Come poteva Stublein, nel 1884, conoscere la lapide dei Cavalieri, se Bigou, nel 1781, l'aveva fatta collocare con le figure scolpite rivolte verso il pavimento e Saunière l'aveva rinvenuta solo dopo il 1885 durante i lavori di restauro della chiesa? E quale era la fonte da cui Stublein aveva tratto le informazioni per il suo libro?
L'ipotesi mossa fu che si trattava di una fonte certamente antecedente al 1781 e che chi l'aveva riportata doveva di sicuro aver visto la lapide e quindi la tomba di Sigibert IV.
(La pietra tombale di SIGIBERT IV si trovava nella chiesa Santa Maddalena di RENNES-LE-CHÂTEAU e oggi è al museo delle lapidi di CARCASSONNE).
A questo punto Saunière sospese i lavori.
Saunière incontra il curato Gélis, l'abate Carrière e l'abate Cros e riceve la visita di alcuni confratelli.
Successivamente Saunière si recò da Mons. Felix Billard, vescovo di Carcassonne.
Allo stesso riferì della scoperta. Glielo riferì non solo perché era un suo superiore, ma soprattutto perché Billard faceva parte di un famoso Ordine, che si perdeva nella notte dei tempi, e al quale entrambi appartenevano.
Il vescovo lo autorizzò, allora, ad andare a Parigi per far decifrare i manoscritti dagli esperti ecclesiastici.
Saunière rimase in quella città tre settimane, invece dei 5 giorni autorizzati.
Egli si recò direttamente al S. Sulpice dove era direttore l'abate Biel.
Qui conobbe il giovane Emile Hoffet che lo introdusse in circoli culturali ed artistici.
Saunière, quando partì per Parigi, sapeva a chi rivolgersi; era stato indirizzato da persone fidate a cui poteva affidare le pergamene o copie delle stesse; non lo avrebbe mai fatto se non fosse stato sicuro dei suoi interlocutori visto il valore delle pergamene che aveva dissepolto dalla chiesa.
Anche il giovane Emile Hoffet era una persona di fiducia, forse faceva parte dello stesso Ordine di Billard.
I manoscritti vennero decifrati. Una copia degli stessi e dell'albero genealogico rimasero ad Hoffet.
La biblioteca dell'abate Hoffet, alla sua morte, fu acquistata dalla "Lingue de la Librairie ancienne".
E da quel momento il parroco iniziò ad arricchirsi oltre ogni immaginazione.
Saunière a Parigi acquistò anche delle riproduzioni di quadri: la tentazione di S.Antonio di Teniers, i pastori d'Arcadia di Nicola Poussin (3 pastori ed una pastorella che osservano una tomba con su inciso: "ET IN ARCADIA EGO) tela realizzata intorno al 1640; il sarcofago esisteva veramente a poca distanza da Rennes-le-Chateau, e sebbene, in teoria, Poussin non si fosse mai recato da quelle parti, anche il paesaggio dello sfondo del quadro sembrava coincidere con quello reale ed un ritratto di Papa Celestino V.
Saunière, prima di rientrare a Rennes, informò anche il suo vescovo della evoluzione delle cose e poi fece riprendere i lavori con grande spiegamento di mezzi, il denaro cominciò a scorrere a fiumi: il sacerdote sembrava possederne in quantità illimitata.
Cominciò a compiere lunghe esplorazioni nei luoghi circostanti si incontrò con la famiglia di Marie Dénarnaud, che diventò la sua governante.
Chiese ed ottenne dal comune di utilizzare un terreno di fronte la chiesa, dove fece realizzare una grotta nella quale costruì un calvario.
Saunière vi fece incidere la seguente iscrizione: "Chistus A.O.M.P.S. Defendit".
Su questa iscrizione sono state fatte tante ipotesi. Alcuni leggono: "CHRISTUS ANTIQUUS ORDO MYSTICUSQUE PRIORATUS SIONUS DEFENDIT" (Che Cristo difenda l'antico ordine mistico del Priorato di Sion).
Altri invece sostengono che è una invocazione rivolta a Dio affinché protegga tutti gli uomini: "CRISTUS AB OMNI MALO POPULUM SUUM DEFENDIT" (che Cristo difenda il suo popolo da ogni male).
Quell' invocazione era composta da sole lettere perché nessuno doveva sapere, solo lui e pochi altri, quale fosse il suo vero significato.
Saunière fece anche costruire davanti al cimitero una porta, sulla quale fece mettere un teschio con 22 denti ed ossa in metallo incrociate, simbolo templare, ed una struttura che gli abitanti chiamavano "biblioteca" che fu però distrutta da un incendio il 14.7.1895.
Per qualche tempo Saunière abitò in questa struttura e di notte faceva scavi nel cimitero.
A tal proposito, Marie Dénarnaud ebbe a dichiarare che erano stati sorpresi mentre stavano aprendo una tomba.
Il Municipio protestò per quello che stava Saunière stava facendo.
Nel cimitero Saunière trovò la tomba della contessa d'Hautpol-Blanchefort.
Aveva letto quello che c'era sulla lapide e lo aveva cancellato.
Non sapeva che quella iscrizione qualcuno l'aveva già copiata.
Sulla lapide, figura l'anno di morte in lettere romane, ma al posto della seconda "C" viene incisa una "O" (MDC O LXXI invece di MDCCLXXI).
Marie Dénarnaud dichiarò successivamente che avevano aperto una tomba senza però chiarirne lo scopo e senza rivelare che cosa facessero nel cimitero oltre a leggere le iscrizioni sulle tombe.

Il 6 luglio del 1897 la chiesa, sulla cui facciata, Saunière aveva fatto incidere: "Questo è un luogo terribile", viene inaugurata e per due anni Saunière si assenterà spesso ed in modo sistematico da Rennes-Le-Château.
Ricevette per due volte la visita di Jean-Stephane d'Hasbourg, che gli abitanti di Rennes conoscevano come signor Guillame.
Jean-Stephane d'Hasbourg era il tramite di qualche misterioso personaggio che aveva molto interesse alle ricerche di Saunière.
Insieme avevano aperto dei conti in una banca svizzera.
E se Jean-Stephane d'Hasbourg conosceva l'esistenza dei documenti e di un "segreto", certamente anche lui faceva parte di quell'Ordine a cui apparteneva il vescovo Billard e lo stesso Saunière che nel 1900 acquistò 6 terreni e li intestò a Marie Dénarnaud.
Costruì inoltre la Villa Betania, che, dopo la sua morte, sarebbe dovuta diventare casa di riposo per i preti della diocesi. All'interno fece costruire una cappella personale, per avere la possibilità di dire messa.
All'ingresso principale troneggia una statua del Cristo, al di sopra la scritta "Villa Bethanie".
Fu costruita una cisterna che alimentava una fontana a beneficio della popolazione.
Fece costruire una strada di collegamento per Rennes ma, soprattutto, si dedicò all'edificazione della Torre Magdala.
L'aveva ideata per ospitare il suo studio e la biblioteca, aveva curato i lavori nei minimi particolari e qui iniziò una a collezionare francobolli e cartoline.
All'ingresso della torre era stata posta la scritta "Magdala", ma la "M" somiglia ad una "Omega" capovolta; nelle iscrizioni di Saunière si troveranno spesso lettere capovolte.
I lavori alla torre durarono 8 anni. Molte personalità andarono a trovare Saunière; fra queste anche un massone, Henri Charles Etienne Dujardin-Beaumetz, della loggia "La Clémente Amitié".
E' probabile che Saunière fosse stato iniziato in quella Loggia.
Furono svolte delle indagini su di lui e sul suo operato per scoprire da dove arrivasse tanto denaro visto che Saunière, quando si era insediato al villaggio, era così povero da non avere nemmeno il denaro per andare avanti.
Nel 1911 il vescovo, successore di Billard, non trovando altra motivazione, accusò Saunière di traffico di messe e lo sospese.
Saunière fece appello a Roma e venne difeso dal canonico Huguet.
Riabilitato, l'11 aprile 1915 viene definitivamente sospeso, in quanto continuava a rifiutarsi di dare spiegazioni persino a Roma.
Gli fecero sapere che sarebbero stati clementi con lui, se avesse fatto ammenda e spiegato tutto, ma Saunière non lo fece mai.
Il 5 gennaio 1917 decise di iniziare un'altra costruzione: una torre di 60 metri.
Un preventivo è datato 12 gennaio 1917. Lo stesso giorno ebbe un malore mentre si trovava nella Torre Magdala.
Ebbe paura. Il 17 gennaio 1917 fece chiamare l'abate Riviere per confessarsi.
La confessione durò molto però non ricevette l'assoluzione. Saunière non aveva realmente avuto l'intenzione di confessarsi ma bensì voleva trasferire il suo segreto.
Ma Riviere non capì o non volle capire.
Saunière morirà, per una emorragia cerebrale, il 22.1.1917. Sulla sua tomba è riportata la scritta INRI (Gesù Nazzareno re dei Giudei); anche in questo caso vi è una lettera capovolta: la "N".
Ma mentre la "M" di Madgala era stata fatta scrivere da Saunière, qualcun altro diede ordine di incidere la "N" in quel modo sulla sua tomba.
Messaggio o errore?
La "N" che vuol dire Nazareth, al rovescio è da interpretare come Hterazan, che in ebraico significa "HA TE RATZ AN" (dove è la misteriosa camera?).
Quindi il Gesù Nazareno re dei Giudei diventerebbe: "Io so dove è la camera misteriosa del Re dei Giudei".
Marie Denardaud era forse l'unica che fosse a conoscenza del segreto del parroco.
In vecchiaia fù assistita da un certo Noel Corbu al quale ella promise che, prima di morire, gli avrebbe rivelato cose che lo avrebbero fatto diventare ricchissimo e molto potente.
Nel 1953 Marie Denardaud ebbe un ictus che le fece perdere la parola e le paralizzò entrambe le braccia.
Corbù, anche se aveva fatto in tempo ad ascoltare quel segreto, non ebbe modo di sfruttarlo poiché, poco dopo la morte della Denardaud, anche egli perì tragicamente in un terribile incidente d’auto.
Un velo nero di morte si stese così sul "segreto".


Laura
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

Il Serpente Rosso

Messaggioda Oliviero Angelo » 18/09/2010, 0:23

Grazie cara Arcansiell per il tuo interessante contributo che avvalora il percepire portante di queste "massoniche faccende"...

abbracci


Ma ora continuo e... termino!


OFIUCO E SERPENTARIO


Maledicendo i profanatori nelle loro ceneri e coloro che vivono sulle loro tracce, uscendo dall'abisso dove ero affondato, compiendo il gesto d'orrore: "Ecco la prova, che del Sigillo di Salomone, io conosco il segreto che, XXXXXXXXXXX di questa REGINA ho visitato le dimore nascoste". A ciò amico lettore, guardati d'aggiungere o di togliere uno iota... medita, medita ancora, il vile piombo del mio scritto contiene forse l'oro più puro.



Ofiuco è associato alla dèa Madre Iside e rappresenta la resurrezione. Senza alimentare la parte femminile intuitiva, la grande Madre che è in noi, non è possibile il processo di crescita interiore.
Esecrando coloro i quali hanno impedito che la verità venisse a galla, finalmente si ha visione della realtà.
Il Sigillo di Salomone unisce il potere temporale a quello spirituale (la fusione dei due triangoli), ma rappresenta anche l'unione tra gli opposti maschile e femminile. Affinché avvenga l'unione dei due poteri, nell'uomo, si deve agire nel Tempio, dentro noi stessi, unico luogo in cui è possibile concretizzare l'lchemica trasmutazione che trasforma il piombo in oro puro. Solo con l'equilibrio tra gli opposti si avrà la vera conciliazione, e la missione di Maddalena ha, in questa verità, la sua massima espressione.
La dimora nascosta fa riferimento al luogo dove la Regina Maddalena regna ora. Lei è nel Sole, luogo dell'emanazione di Dio, connesso con il "Logos Cristico".


SAGITTARIO

Ritornando allora alla bianca collina, il cielo avendo aperto le sue cataratte, mi sembrava di sentire vicino a me una presenza, i piedi nell'acqua come colui che ha ricevuto il segno del battesimo. Ruotando ad est di fronte a me vidi srotolando senza fine i suoi anelli, l'enorme SERPENTE ROSSO citato dalle pergamene, salato e amaro, l'enorme bestia scatenata ai piedi di quel monte bianco, rosso di collera.


Si sta concludendo il viaggio simbolico che ha permesso la visione e si ritorna nel luogo dove importanti energie latenti stanno per essere risvegliate: la collina di Blanchfort.
Quando il Cielo sarà in contatto con la Terra (aprendo le sue cataratte), il demonio Asmodeo, rosso dalla rabbia, sarà definitivamente sconfitto e finalmente l'uomo riceverà il battesimo per la sua rinascita in spirito.




CAPRICORNO

La mia emozione fu grande "ESTRAIMI DAL FANGO" dicevo, e il mio risveglio fu immediato. Ho dimenticato di dirvi, in effetti, che era stato un sogno che avevo fatto il 17 GENNAIO, festa di San Sulpicio. A seguito dlla mia emozione persistente, ho voluto dopo le riflessioni di rito, riportarvi unracconto di PERRAULT. Ecco dunque, amico lettore, nelle pagine che seguono il risultato di un sogno, che mi aveva cullato nel mondo dallo strano al'ignoto. A colui che passa per fare il bene!


Termina con l'emozione della visione avuta che risuona ancora dentro, riflettendosi nell'esortazione di Maddalena che chiede sia fatta giustizia. E' menzionata una data: il 17 gennaio. Giorno simbolico importante in cui finalmente sarà restituita a Maddalena la dignità. Ricordiamo il numero 7+1=8, che rappresenta l'Anima rinnovata e purificata.
Perrault è l'autore de "La Bella Addormentata nel bosco": un'ulteriore indicazione della storia di Maddalena che deve essere risvegliata per il suo importante compito.
Colui che passa per fare del bene è il dodicesimo Pianeta, da sempre utilizzato da Dio come suo cavallo simbolico, per purificare la Terra.


FINE
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine


Torna a “Meditazione”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 7 ospiti

cron