saint-germain..maestri della nuova energia...canalizzato da geoffry hoppe

dhyan · Messaggioda **dhyan** » 19/01/2010, 18:32

fiducia

Prima di tutto e soprattutto,l'unico grande principio nell'essere un Maestro e' avere fiducia in se'.Fiducia. Gli umani hanno perso la fiducia in se' stessi.e' come se stessero vivendo in un incubo e si sono isolati in una piccola stanza.Non si fidano dei loro corpi,si fidano solo di una piccola parte della loro mente e hanno poca o nessuna fiducia nel loro spirito e nella loro gnost.Gli umani ripongono la loro fiducia in qualsiasi cosa esterna a loro e anche questa cambia di frequente,perche' non appena imparano a credere a qualcosa fuori di loro,altrettanto velocemente imparano a diffidarne perche' si rendono conto che non sempre e' fondato su una base di perfezione.Gli umani imparano che il piedistallo puo' crollare in ogni momento e questo li porta ad avere ancora meno fiducia.
Prendete i vostri leader,per esempio:arriva un nuovo leader e siete eccitati,nutrite delle speranze,sentite che un cambiamento e' alle porte,ma poiche' questo leader rappresenta la coscienza di tutta l'umanita' ,o di un paese o di un villaggio particolare,presto imparate che puo' sbagliare come voi.Forse non ha una visione migliore della vostra,forse e' incappato in qualche scandalo di droga, sesso o denaro,cose che hanno a che fare con il potere.Ancora una volta il vostro livello di fiducia crolla-finche' non trovate di nuovo qualcuno che promette qualcosa,qualcuno in cui riporre temporaneamente la vostra fiducia.Cosi' nel corso di molti,molti anni e di molte ,molte vite avete perso l'abitudine di fidarvi di voi e delle cose esterne a voi.
Il Maestro ha una fiducia implicita in se' stesso.
Il Maestro conosce e si fida del suo corpo perche' sa che e' progettato per guarire e ripararsi in modi miracolosi. Voi invece avete perso la fiducia e la riponete in qualche medico, in qualche clinica,in qualche guaritore ma neanche loro hanno fiducia in se' stessi e tutto questo si ripete all'infinito.Tutta questa faccenda della mancanza di fiducia si ripete e continua a ripetersi.
Forse tentate di essere sensitivi o intuitivi,ma la risposta non arriva sempre come vi sareste aspettati. Forse non e' la risposta corretta-o perlomeno quella che voi pensate sia corretta- quindi non vi fidate delle vostre sensazioni interiori,ne' della vostra guida interiore.
Cosa fate allora ?Pregate.Pregate un qualche dio sconosciuto,pregate gli angeli,pregate Tobias Pregate questi esseri che vi ascoltano,che vi amano ma che non possono agire al posto vostro.Loro possono solo sostenere le vostre decisioni e le vostre scelte.E' cosi' che perdete la fiducia in ogni cosa e nello spirito e ogni volta che perdete fiducia vi isolate sempre di piu' e restringete il vostro flusso energetico. Invece di lasciar entrare e farvi attraversare da una grande quantita' di energia vitale ne lasciate entrare solo una piccola quantita',quella sufficiente a sostenervi,appena sufficiente per tirare avanti.Ne lasciate entrare quanto basta a permettervi di esistere e sopravvivere.
Il Maestro della Nuova E nergia ha fiducia in tutto di se'.Forse puo' sembrare semplice,ma puo' risultare molto impegnativo.

saint germain

dhyan · Messaggioda **dhyan** » 21/01/2010, 16:06

elegantemente semplice

La prima fase nello sperimentare la maestria,raggiunta con totale fiducia in se' e' questa:il Maestro impara che tutto e' elegantemente semplice.Qesta e' la prima cosa che scoprirete-ogni cosa e' elegantemente semplice.
Attraverso il vostro sguardo diffidente la visione del mondo risulta molto complessa e vi siete convinti che non ci sia modo di capire come funziona davvero la vita.Molti di voi sono convinti che la risposta arrivi dopo la morte fisica, che tra l'altro non accade.
Al Maestro la risposta puo' presentarsi adesso.
Tutto e' elegantemente semplice,solo che appare complesso. Voi prendete in considerazione solo il rovescio di questo bellissimo arazzo chiamato vita dove tutto appare caotico,ma quando raggiungete uno stato di fiducia pura e implicita comincerete a vedere la trama dall'alto e allora vi renderete conto di quanto sia disposta in modo semplice e magnifico.Vedete,l'energia e' solo energia e rimane in uno stato neutro finche' non e' attivata o polarizzata,e portata nella realta'.Non e' buona non e' cattiva,non e' organizzata e non e' caos:e' solo energia.

saint germain

Rubis · Messaggioda **Rubis** » 21/01/2010, 18:34

... che bello leggervi.....

.... Tutto con Amore... porta all'Amore totale.....

love..... Rubis

dhyan · Messaggioda **dhyan** » 22/01/2010, 17:19

PRIMA IL SE'

Prima di tutto fatelo per voi.Questo concetto va contro molti insegnamenti degli ultimi cinquemila anni e piu'.Moltissimi dei vecchi Maestri l'hanno fatto per tutti gli altri.Si sono sacrificati-perlomeno questo e' quanto riporta la storia-ma posso raccontarvi di molti casi in cui la prima preoccupazione di questi maestri non era servire gli altri.Questa e' una presa in giro,questo e' controllo.
Come potete essere un Maestro,come potete dare degli insegnamenti se prima non vi prendete cura di voi stessi?
Questo e' un principio molto semplice.
Vi hanno lasciato credere che la salvezza si ottiene servendo gli altri,facendo cose come donare generosamente alle chiese o alle organizzazioni sacrificando voi stessi.
Tutto questo,francamente,e' davvero vecchia energia.
Come maestro prima vi prendete cura di voi-del vostro corpo,della vostra mente,del vostro spirito.Vi riequilibrate,vi mantenete sereni e sani e agite secondo una modalita' multidimensionale.Vedete,la maggior parte degli umani vive in una sola dimensione-a malapena vive nella terza dimensione.Invece voi ora cominciate a vivere in dimensioni multiple.
Quando siete sereni,equilibrate e in salute gli altri lo vedono e lo percepiscono:diventerete un punto di riferimento per loro.Se non siete in equilibrio,se siete malati,se a livello finanziario siete messi male e scappate dagli esattori delle tasse non sarete di nessun esempio per gli altri e questo rendera' la vostra maestria una presa in giro.Gli altri umani hanno bisogno di vedere un esempio di maestria e, piu' di ogni altra cosa,e' quello quello che vi meritate.Riuscite ad accettarlo? Ve lo meritate,vi meritate di prendervi cura di voi.Vedete,non aver fiducia in voi vi induce a credere che non dovreste aver cura di voi.
Siete stati portare a credere che dovete farlo per tutti gli altri e non per voi.
E' cosi' che hanno preso piede parole,considerate negative,come "egoista","egocentrico",pieno di se'".Io vi dico che la cosa piu' grande e' essere pieni di se'!Posso servire ed essere di insegnamento agli altri solo quando sono sereno ed equilibrato.Quando mi sentite parlare in pompa magna,della mia grandezza e del mio intelletto-e del mio fascino,naturalmente ,del mio bell'aspetto-in parte lo faccio per esservi di esempio. Vedete,se, prima di tutto, non potete dirlo voi,potete star certi che nessun altro lo dira' al posto vostro.
In primis Il Maestro si prende cura di se' e questo va contro la maggior parte-se non tutti- gli insegnamenti che avete ricevuto.Prendervi cura di voi stessi .E' la cosa piu' profonda e sacra che possiate fare per voi.
Non siete responsabili per gli altri esseri umani,non siete responsabili della coscienza di massa ed e' arrivato il momento che capiate che anche quest'idea generalizzata per cui tutti devono procedere insieme e' un illusione.
La cosa piu' grande che potete fare per gli altri e' onorarli il cammino che percorrono,per le loro scelte-non importa quali-e la seconda cosa che potete fare per loro e' esserci quando chiedono un insegnante.Quindi non cercate di insegnare a chi non ve lo chiede.

saint germain

Messaggioda **shanti** » 23/01/2010, 0:24

Queste parole risuonano in me da molto tempo, limpide e chiare, e spesso le ripeto, le dico e le ridico, perché vengono da una mia "conquista".
Molti mi hanno guardata male, soprattutto chi ha sempre pensato che, negarsi tutto per essere al servizio degli altri, sia un atteggiamento che porta alla dignitosa santità. Quante donne svuotate dal servizio alla famiglia che pretende sempre di più, che non osano prendere del tempo per sè, perché hanno insegnato loro che così sarebbero egoiste!
Quanti uomini e donne si fanno in quattro per aiutare mezzo mondo e non guardano ai loro bisogni perché hanno detto loro che se dicono qualche volta no, sono cattivi.
La cultura del sacrificio, del dimenticare se stessi, ha mietuto molte vittime e continua a farlo. Ma c'è un risveglio, si risveglia la coscienza dell'essere, la dignità della persona, l'amare e l'onorare il dono che Dio ci ha dato la possibilità di riempire della nostra anima.
Questo dono che si chiama corpo, si chiama persona. Questo dono che è l'IO SONO.
Un mio maestro mi disse...si proietta all'esterno l'opinione che si ha di sé, se non c'è rispetto e amore per se stessi, gli altri non possono averne per te.
Credo che l'esempio sia l'unico insegnamento che possiamo portare a chi non chiede che gli insegnamo qualcosa.

Angel · Messaggioda **Angel** » 23/01/2010, 18:14

in questi giorni l'atteggiamento di una collega in ufficio mi ha portato alla stessa riflessione, colpita da un forte mal di schiena che l'ha letteralmente bloccata, ha continuato a venire a lavorare nonostante gli stessi titolari le raccomandassero di stare a casa......mi sono chiesta:"come può una persona che non rispetta il proprio dolore, il proprio corpo, ciò che le è stato donato da Dio, essere capace di rispettare gli altri?".....non era un giudizio ma una riflessione che qui trova ottime condivisioni......

drago-lontra blu · Messaggioda **drago-lontra blu** » 24/01/2010, 17:39

all'inizio veramente anche io mi rifugiavo , come fosse una fuga, nel silenzio. ero anche arrivata ad ammirare questi eremiti che trascorrevano la vita tra stenti e freddo, persi lassù, nelle cime dei monti, e pensavo se mai ne sarei stata capace.
Poi, ad un certo punto punto ho iniziato a pensare:la fanno facile, vero che si privano di tutto, che sono bravi a sopravvivere di nulla, alla ricerca dell'illuminazione, ma sono da soli, privi di distrazioni e tentazioni, perché non fanno la stessa cosa quando sono con una famiglia di tre figli, il mutuo, la suocera, o quando sono single, disoccupati, mentre dividono la camera con 4 fratelli ancora a 30 anni?
e ce ne sono di persone messe cosi'.....
Quando di fronte a questi problemi mi sento dire: é la loro scelta, ciascuno decide come vivere, rispondo guarda che la domanda non era questa.
La domanda è come riuscire a sorridere alla vita, viaggiando sulla Via, e abitare nel contempo alla periferia di Milano....
I tempi cambiano, riuscire a sedersi all'ombra di un salice al parco in pace e tranquillità è già di per se un viaggio verso lo spazio infinito.....
Diventa quindi superfluo ritirarsi su un eremo, la vera sfida è nelle strade...

dhyan · Messaggioda **dhyan** » 24/01/2010, 17:58

concordo pienamente carissima drago.....scendere in campo in qualsiasi via..citta'..o mercato...e far brillare la spada luminosa e il calice d'oro che ogni fratello e sorella ha nel cuore celeste dentro di noi...ciao sorellina!

dhyan

Messaggioda **shanti** » 24/01/2010, 18:06

Siamo scesi sulla terra per questo, per "tenere" il campo, la vibrazione di luce, proprio dove tutto è più confuso.

RaggiodiSole · Messaggioda **RaggiodiSole** » 24/01/2010, 19:41

Ho letto con grande attenzione ciò che è stato scritto e condiviso, e mi hanno riportato alla mente gli insegnamenti della Chiesa. Parlo della Chiesa perché è la Religione in cui io sono cresciuta, i suoi insegnamenti mi hanno accompagnata nella Vita, e non è che rinnego quello che di buono hanno, mi rendo però conto che in effetti, la mia concezione del Divino, il mio diretto rapporto con Lui, è ben distante da ciò che è nella totalità dell'insegnamento eclesiastico. Da sempre, quando vado in Chiesa tutto intorno a me scompare e rimaniamo solo io e Lui. Non ci sono altre persone, altri intermediari, il contatto è diretto: il mio Maestro è Lui ed io mi ri-trovo in Lui, in una fusione perfetta. Non so spiegarmi meglio, non so se rendo l'idea, ma è ciò che provo.
E adesso che sono al corrente di tante cose, mi rendo ancor più conto del perché non mi sono mai sentita di appartenere a nessuna Religione o discliplina: i loro insegnamenti li trovo superati, per certi aspetti, non più consuni e attinenti a quello che è la realtà attuale, sanno di muffa, sanno di falso, non sono più attinenti al momento, a ciò che è la realtà. Sono fossilizzati in schemi che non possono far altro che regredire l'Umanità, e non certo portarla al livello successivo di evoluzione Spiritale. Mi scuso anticipatamente se posso urtare i sentimenti di qualcuno: questa è soltanto una MIA percezione.
Anche io ho passato dei lunghi periodi in cui la mia più alta aspirazione era quella di prendermi un vero e proprio anno sabbatico: circa tre anni fa, al punto di quello che è stato l'inizio del mio staccarmi da ciò che ero stata immersa fino a quel momento, morte e resurrezione di me, la cosa che agognavo di più dalla Vita era proprio questo: andare su di una montagna, in una capanna nascosta nei boschi e lì passare non so quanto tempo, sarei ritornata in mezzo alla gente solo quando avrei trovato chi veramente ero io, per quale misterioso disegno del Divino ero su questo Pianeta, e da lì ricominciare a stare in mezzo alla folla.
Poi non ho potuto farlo per tanti motivi, ma in un certo senso l'ho fatto ugualmente, poiché mi sono isolata ma stando tra le persone, avevo la necessità di viaggiare dentro di me, di capire, di ri-trovarmi. Per tanti anni ero andata avanti per forza d'inerzia, quasi, ma arrivata a quel punto non potevo più rimandare il chiarire e dare risposte ai quesiti che da troppo tempo, ormai, mi seguivano.
E pur sapendo che sarebbe stato pure bello, sotto certi aspetti, isolarsi nella scelta della Via Spirituale, trovavo inutile seguire quel tipo di Cammino: percepivo come inutile rinchiudersi per sempre in un monastero, in un convento oppure in vetta all'Everest. Non era per questo che io ero qui, ancora non sapevo nulla di quello che poi sarei andata a scoprire, ma questo lo sentivo chiaro e forte.
All'inizio dell'anno scorso, ho avuto modo di conoscere dei monaci, sono entrata in un monastero e ho potuto parlare e condividere con loro due mezze giornate, alcune loro funzioni, la loro mensa. Beh...credetemi, sono andata via con un gran magone dentro.
Il monastero è fondato da sei persone che prima di ritirarsi lì, erano persone con un normale lavoro: chi geometra, chi bancario ecc...Ecco, quelle persone sono andate lì perché non hanno resistito alla pressione della vita sociale, ma era ben evidente che si erano portati dietro tutte le loro problematiche, il monastero era soltanto un rifugio, prima di tutto, da loro stessi.
Vi racconto, a tal proposito, un aneddoto che trovo esemplare: la seconda volta che sono andata lì con un mio amico, i monaci ci avevano offerto gentilmente il pranzo, così io ed un mio amico insieme ad altre persone che erano ospiti dei monaci, ci troviamo alla loro tavola a condividere il pasto.
Il mio amico non mangia carne, e quando a tavola lui ha gentilmente rifiutato le tagliatelle al ragù di carne, il monaco è rimasto interdetto e ha così espresso il suo parere a tal riguardo:
- beh, tutti i gusti, son gusti!
Io credo che essere vegetariani vada al di là dei gusti, sono scelte di percorso, e sinceramente sentirsi rispondere così da un monaco, l'ho trovato paradossale, visto che una certa cultura credo sia perlomeno auspicabile, se scegli comunque sia di servire e portare un messaggio Spirituale, anche se adesso mi rendo conto che in quel momento mi ero fatta delle aspettative e che poi non trovando un effettivo riscontro, c'ero rimasta male.
Aspettativa e illusione, quindi. E anche questa esperienza è servita.
Vi abbraccio con Amore
RaggiodiSole.

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