Messaggioda shanti » 17/01/2011, 15:28
Caro amico tu parli di senso di inadeguatezza. Prende anche me molto spesso, ma ho imparato che fa parte delle mie varie sfaccettature. Quando sono in quel trip, lo lascio fare e poi, quando si rintana, vado avanti e mi ricordo del perché sono qui, come per te, essere luce e portare luce..
Avete ragione, gli strumenti sono molti, e nella nostra ricerca ne incontriamo e impariamo molti, ma se non sono in sintonia col nostro essere, se ci costano fatica, rimarranno tecniche.
Ho conosciuto insegnanti di reiki che non sapevano cosa fosse il cuore e persone bravissime a usare tecniche complicate ma che si perdevano davanti alla semplicità.
Ma questo vale per tutti i campi. Sono stata da un omeopata che non mi ha nemmeno guardata in faccia e usava il computer con mille domande per darmi il rimedio. Quando gli o chiesto " se escono due rimedi, che fa, si affida al sentire?" ha finalmente alzato gli occhi su di me, come se guardasse una cacca aliena in forma umanoide e mi ha risposto che il sentire non c'entra niente. Mi sembrava un automa.
Ci sono dei luminari della medicina che chiamano il paziente col nome della malattia che ha, ricordo una volta, in ospedale con la faccia gonfia come un cocomero, è arrivato il primario seguito da uno stuolo di medici e indicando me, disse : guardate che splendido edema di quincke abbiamo qui. Volevo dirgli: sono una persona, ma non potevo parlare. Bravi tecnici ma dov'è il cuore?
(Scusate, forse sono uscita dal seminato).
Ma ci sono anche artisti, danzatori, insegnanti di cose spirituali e non, mistici, sciamani, medici, contadini, informatici, che fanno del cuore la loro via e mettono il cuore in quello che fanno. Da loro prendiamo esempio.
E' davvero importante essere in sintonia profonda con ciò che si vive, si impara e si usa, altrimenti la fatica e il dubbio si mangeranno i pochi risultati ottenuti.
“Qualsiasi via è solo una via,
e non c’è nessun affronto, a se stessi o agli altri, nell’abbandonarla,
se questo è ciò che il cuore ti dice di fare…
Esamina ogni via con accuratezza e ponderazione.
Provala tutte le volte che lo ritieni necessario.
Quindi poni a te stesso, e a te stesso soltanto, una domanda…
Questa via ha un cuore? Se lo ha, la via è buona.
Se non lo ha, non serve a niente“.
Castaneda.
Grazie per avermelo ricordato Gladius.
Aggiungo anche che ci possono essere vie che hanno cuore, ma non sono in sintonia col nostro essere e quindi non a noi potrebbe non servire. Ogni persona come dici tu Goffry ha un personale sentire e una personale espressione e questo è bello, perché siamo come un giardino con tanti fiori colorati, ugualmente belli nella loro diversità.
Eh eh eh sarebbe interessante vedere che fiori siete voi due maschietti, o maschioni? E tu anima che libra, che fiore sei?
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti