


LA PIETRA BIANCA
" Un maestro teneva una ciotola in mano proprio quando un discepolo gli fece questa enigmatica domanda:
- Maestro, come mettere la pietra bianca nell'immondizia? -
Il maestro lasciò cadere la ciotola per terra e, mentre si rompeva in mille pezzi rispose:
- Così -
Il discepolo fa una domanda intellettuale. La pietra bianca sarebbe la realizzazione, la purezza personale, e l'immondizia sarebbe il mondo, ovviamente un mondo non evoluto.
- Come mettere la nostra purezza personale in questa immondizia che è il mondo? -
- Così -
Lasciando cadere la ciotola, il maestro dice:
- si smette di intellettualizzare e ci si consegna al mondo. Crediamo che esista un'unione profonda e reale tra noi e il mondo. Ogni cosa è mondo. Ogni cosa è coscienza - "



IL CUORE DELL'ALBERO
Seppo disse al suo discepolo Chosel:
- Vieni, prendi l'ascia! Invece di meditare andiamo a tagliare degli alberi per costruire una capanna -
Chosei accompagnò il suo maestro nel bosco del monastero. Nel momento in cui si disponeva a tagliare un albero, Seppo gli disse:
- Non smettere di tagliare finchè non sarai giunto al cuore dell'albero! -
Senza dare neanche un colpo contro il tronco, Chosei gli rispose:
- Ci sono già arrivato! -
- Perfetto - rispose Seppo. - il nostro Buddha ha fatto direttamente la trasmissione da cuore a cuore. Tu che ne dici? -
- Trasmissione ricevuta! - disse Chosei Buttando via la sua ascia.
Seppo la raccolse e con il manico diede un colpetto sulla testa del suo discepolo.
Il maestro dice al suo discepolo:
- Invece di meditare e di lavorare sul nostro spirito dentro il monastero, facciamo un lavoro manuale! Costruiamo qualcosa di utile. Però, quando taglierai l'albero, non fermarti finchè non sarai arrivato al centro! -
Il che significa: - Quando comincerai il tuo lavoro di trasformazione spirituale, non fermarti finchè non sarai arrivato al centro di te stesso. -
Il discepolo, astutamente, capisce subito il senso delle parole del suo maestro: - ci sono già arrivato -. Esprime così di aver già trovato il proprio centro.
il maestro accetta questa affermazione ma aggiunge: - Buddha ha trasmesso il suo insegnamento da cuore a cuore. Non c'è nulla di scritto. Hai ricevuto la trasmissione? -
- l'ho ricevuta - risponde il discepolo buttando via la sua ascia. Manifesta chiaramente che, per lui, il lavoro è finito.
Non è necessario fermarsi ore e ore a meditare, a studiare, a cercare, a seguire gli insegnamenti di tutti i maestri che capitano, a lavorare sulle energie, a praticare il tantra, lo yoga e così via. Quando percepiamo che la trasmissione colpisce direttamente il nostro cuore, abbiamo finito.
Allora il maestro gli da un colpetto sulla testa e gli dice:
- però adesso sei caduto nel tranello perché credi che esista una trasmissione. -
Quando si lavora spiritualmente, nessuno ti trasmette niente. Sei solo tu a dover trovare dentro di te. Niente viene trasmesso. Come dice Gurdjieff: - Nessuno può fare pipì per te - .
Tu sei l'unico che possa farlo.
Se trovi, trovi.
Puoi venire aiutato, ma questa storia della trasmissione della conoscenza è una delle storie che si limitano semplicemente al nostro ego. "
Da: Il dito e la luna di Alejandro Jodorowsky