I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Meditazioni, spunti di riflessione, ...
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Anna Maria Stella

I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda Anna Maria Stella » 24/05/2009, 13:38

Da: “Gli insegnamenti di don Juan” di Carlos Castaneda

Don Juan: “Essere un uomo di sapere non è uno stato
permanente, perché non si diventa mai veramente sapienti. Lo si è per un breve
istante, dopo aver sconfitto i quattro nemici naturali.”
Carlos: “Mi devi dire che tipo di nemici sono, don
Juan.”


Dopo una breve esitazione, iniziò a parlare.
Don Juan: “Quando un uomo comincia a imparare, non ha
mai obiettivi chiari. Il suo scopo è impreciso, il suo intento vago. Spera di
ricevere compensi che non si materializzeranno mai, perché non sa ancora nulla
delle difficoltà che bisogna affrontare per imparare. Piano piano inizia a
imparare, all’inizio un poco alla volta, poi più velocemente. Presto i suoi
pensieri cozzano, perché quello che impara è diverso da ciò che si era
immaginato, o su cui aveva fantasticato, e così inizia ad avere paura. Imparare
non è mai come uno se lo aspetta. Ogni fase rappresenta un nuovo compito, e la
paura provata dall’uomo comincia ad aumentare senza pietà, inesorabilmente. Il
suo scopo diventa un campo di battaglia. Ecco che si imbatte nel primo dei suoi
nemici naturali: la Paura!
Un nemico terribile, insidioso e difficile da sconfiggere. Si nasconde dietro
ogni angolo, vaga in cerca di una preda e aspetta. Se l’uomo, terrorizzato dalla
sua presenza, fugge via, la sua ricerca sarà compromessa per sempre.”
Carlos: “Che cosa succede all’uomo che fugge in preda
al panico?”
Don Juan: “Niente, a parte il fatto che non imparerà
mai. Non diventerà mai un uomo di sapere. Forse sarà un prepotente, o un
innocuo vigliacco; in ogni caso, sarà un uomo sconfitto. Il suo primo nemico
avrà messo fine ai suoi desideri.”
Carlos: “Che cosa può fare per superare la paura?”
Don Juan: “La risposta è molto semplice: non deve
scappare. Deve sconfiggere la paura e andare avanti suo malgrado lungo la via
verso la conoscenza. Non deve fermarsi, neppure quando è sopraffatto dal
terrore. E’ questa la regola! Verrà il momento in cui il suo nemico batterà in
ritirata. A quel punto l’uomo inizia ad avere fiducia in se stesso, il suo
intento si rafforza e imparare non gli fa più paura. Quando arriva questo
momento felice, l’uomo può affermare senza ombra di dubbio di aver sconfitto il
suo primo nemico naturale.”
Carlos: “Succede all’improvviso, don Juan, o un poco
alla volta?”
Don Juan: “Un poco alla volta, ma la paura scompare
all’improvviso, in un baleno.”
Carlos: “ L’uomo non avrà mai più paura, nemmeno se
gli capita qualcosa di nuovo?”
Don Juan: “No. Una volta sconfitta la paura, l’uomo è
libero per il resto della vita perché, al suo posto, ha ottenuto la chiarezza,
una chiarezza mentale che cancella la paura. Ormai l’uomo conosce i propri
desideri e sa cosa fare per esaudirli. Riesce a prevedere le nuove fasi del suo
percorso verso la conoscenza, e una estrema chiarezza circonda tutto. Sembra
che nulla possa essergli celato. E così ha incontrato il suo secondo nemico: la Chiarezza! Quello stato
mentale, così difficile da ottenere, dissolve la paura, ma allo stesso tempo
acceca. Consente all’uomo di non mettersi mai in discussione. Gli fa credere di
poter fare tutto ciò che desidera, perché vede le cose con chiarezza. L’uomo è
coraggioso perché è lucido, e non si ferma davanti a niente. Ma è un errore,
manca qualcosa. Se l’uomo cede a questo finto potere, soccomberà al suo secondo
nemico e brancolerà sulla via verso la conoscenza. Si affretterà quando dovrà
essere paziente, o sarà paziente quando dovrà affrettarsi, e andrà avanti così
finché non sarà più in grado di imparare nulla.”
Carlos: “Che cosa accade a un nuomo che viene
sconfitto in quel modo, don Juan? Muore?”
Don Juan: “No. Il secondo nemico blocca qualsiasi
tentativo che egli possa fare per diventare un uomo di sapere; potrà solo
diventare un guerriero vivace, o un pagliaccio. Tuttavia, la chiarezza che ha
ottenuto a un prezzo tanto alto non si tramuterà mai più in oscurità e paura.
Conserverà quella lucidità per il resto della vita, ma non imparerà, ne
desidererà, più nulla.”
Carlos: “Cosa deve fare per non essere sconfitto?”
Don Juan: “Quello che ha fatto con la paura; deve
combattere la chiarezza e usarla solo per vedere, deve aspettare pazientemente
e ponderare a lungo prima di procedere; soprattutto, deve convincersi che la
chiarezza è quasi un errore. E verrà il momento in cui capirà che essa era solo
un abbaglio. In questo modo avrà sconfitto il suo secondo nemico e nulla potrà
più nuocergli. Questo non sarà un errore, né un abbaglio, ma il vero potere. In
quel momento saprà che il potere che inseguito a lungo è finalmente suo. Con
lui può fare tutto quello che vuole. Ha il controllo del suo alleato, per il
quale ogni suo desiderio è un ordine, e vede tutto quello che lo circonda. Ma
ecco che l’uomo si è imbattuto nel terzo nemico: il Potere! Il potere è il
nemico peggiore e la cosa più facile da fare, naturalmente, è cedere.
Dopotutto, l’uomo si sente veramente invincibile. E’ lui che comanda; inizia a
correre rischi calcolati e finisce col dettare le regole, perché è un capo. Un
uomo che arriva a questo punto del percorso non si accorge quasi che il suo nemico
lo sta mettendo alle strette. E improvvisamente, senza rendersene conto, avrà
perso la battaglia. Il suo nemico lo avrà trasformato in un uomo crudele e
capriccioso.”

(prima parte)

Anna Maria Stella

I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda Anna Maria Stella » 24/05/2009, 13:45

(seconda parte)

Carlos: “Perderà il potere?”
Don Juan: “No, non perderà mai la chiarezza o il potere.”
Carlos: “Che cos’è che lo rende diverso da un uomo di
sapere, allora?”

Don Juan: “Un uomo sconfitto dal potere muore senza
sapere come gestirlo ed esso diventa un peso nella sua vita. Un uomo del genere
non ha il controllo di sé, e non sa come e quando usare il suo potere.”

Carlos: “La sconfitta per mano di uno di questi nemici
è definitiva?”

Don Juan: “Certo che lo è. Quando uno dei poteri
sconfigge l’uomo, non c’è niente che egli possa fare.”

Carlos: “Non è possibile, ad esempio, che l’uomo
sconfitto dal potere possa capire il suo errore e rimediare?”

Don Juan: “No. Se l’uomo cede, per lui è finita.”
Carlos: “E se viene temporaneamente accecato dal
potere, ma poi lo rifiuta?”

Don Juan: “Significa che la battaglia è ancora aperta,
che sta ancora cercando di diventare un uomo di sapre. Un uomo viene sconfitto
solo quando rinuncia a lottare e si lascia andare.

Carlos: “ Però, don Juan, è possibile che un uomo si
abbandoni alla paura per anni, ma alla fine riesca a dominarla .”

Don Juan: “No, non è così. Se cede alla paura non la
dominerà mai, perché si guarderà bene dall’imparare e non ci proverà mai più.
Ma se per anni cerca di imparare malgrado la paura, alla fine riuscirà a
dominarla perché non si abbandonerà mai a essa completamente.”

Carlos: “Come fa un uomo a sconfiggere il terzo
nemico, don Juan?”

Don Juan: “Deve sfidarlo di proposito e comprendere
che il potere che in apparenza ha conquistato non gli appartiene mai veramente.
Deve mantenere il controllo e gestire con attenzione e lealtà tutto ciò che ha
imparata. Se riesce a capire che la chiarezza e il potere, senza autocontrollo,
sono errori imperdonabili, raggiungerà un punto in cui avrà il dominio su
tutto. Allora saprà come e quando usare il potere e avrà sconfitto il suo terzo
nemico. A quel punto l’uomo sarà arrivato alla fine del viaggio verso la
conoscenza e, quasi senza preavviso, si imbatterà nell’ultimo dei suoi nemici, la Vecchiaia. E’ il nemico più
crudele di tutti, l’unico che non potrà mai sconfiggere completamente, ma solo
allontanare. In questa fase della vita l’uomo non ha più né paura, né
un’impaziente lucidità, e il potere è sotto controllo. Egli, però, sente un
grande desiderio di riposare, e se si lascia andare completamente alla
tentazione di sdraiarsi e dimentare, se si abbandona alla stanchezza, perderà
l’ultima battaglia e il suo nemico lo ridurrà in un debole vecchio. Il
desiderio di mettersi da parte annullerà tutta la sua lucidità, il suo potere e
il suo sapere. Ma se egli si scuote di dosso la stanchezza e vive il suo destino
fino in fondo, allora potrà essere chiamata un uomo di sapere, fosse anche solo
per il breve istante in cui riesce a vincere il suo ultimo, invincibile nemico.
Quel momento di lucidità, potere e conoscenza è sufficiente.”



Nel brano sopra riportato trovo
un punto in cui faccio fatica a comprendere come sia possibile che un uomo se
cede alla paura una volta non avrà mai più in futuro la possibilità di
dominarla. Personalmente sono sempre stata convinta del contrario, cioè che se
in un primo tempo si è battuti dalla paura, insistendo a guardarla in faccia e
sfidarla, prima o poi si può riuscire a dominarla, ma forse non ho capito
appieno il significato di ciò che don Juan voleva dire.

Ospite

I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda Ospite » 24/05/2009, 19:36

Carissima.... è proprio quella la differenza....
Cedere alla paura vuol dire rinunciare a combattere, abbassare la testa e lasciare che sia proprio la Paura a guidare la nostra vita, le nostre scelte, il nostro presente....
Combattere, non vuol dire automaticamente vincere.... ma certo è come mettere un mattone sopra l'altro per costruire qualcosa di solido...magari il risultato non si vedrà subito.... ma sicuramente il Tempo darà i suoi frutti....

Un Abbraccio Anima Bella....

Anna Maria Stella

I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda Anna Maria Stella » 24/05/2009, 21:42

Dolce Neh'ympha, grazie per le tue parole, mi sono state molto d'aiuto.
Adesso mi è tutto più chiaro.
Ti abbraccio nella Luce
Anna

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I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda shanti » 24/05/2009, 21:54

Ogni Guerriero della Luce ha avuto paura di affrontare un combattimento....
Cara Anna, raramente ho conosciuto persone come te che hanno dovuto affrontare grandi combattimenti. Riconoscere la paura non significa cedere ad essa, anzi, significa guardarla negli occhi, conoscerne la forza, assaporarne l'odore.
Ma non significa cedere ad essa. Chi ha affrontato grandi combattimenti e continua a guardare la vita negli occhi, non è mai stato battuto.
Grazie per il lavoro che fai con questi argomenti.
Ti abbraccio.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda drago-lontra blu » 24/05/2009, 21:56


..... sta ancora cercando di diventare un uomo di sapre. Un uomo viene sconfitto
solo quando rinuncia a lottare e si lascia andare............


ecco, io penso che qua stia il vero significato di tutto il discorso.
perché, ma è solo opinione personale, è possibile che ci si lasci andare, ai propri demoni. Ed è possibile ricominciare, lentamente, a salire, se solo si vuole.
anche io sono convinta che esiste sempre una speranza, legata al desiderio di riuscita, di migliorare, di farcela,
anche io penso che nonostante si ceda alla paura una volta possa esserci una riscossa, diversamente tutto il resto della vita nonostante gli sforzi sarebbe da buttare......e questo non è davvero cosa a cui posso credere.

grazie Anna grazie Phey.
Abbraccio
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Anna Maria Stella

I quatto nemici dell'uomo secondo Don Juan Matus

Messaggioda Anna Maria Stella » 24/05/2009, 22:08

Care amiche grazie, perché attraverso di voi colgo adesso quelle sfumature che non ero riuscita prima a cogliere; mi siete state d'aiuto ed anche di conforto.
Vi abbraccio tutte con tanto Amore
Anna


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