quando Michele incontra i bambini

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drago-lontra blu
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quando Michele incontra i bambini

Messaggioda drago-lontra blu » 14/12/2011, 22:30

Questa non è una canalizzazione, è un esperienza che quando l'ho letta mi ha scaldato il cuore, perché è un inizio, verso la ricerca del sè.
Grazie a queste persone.

San Michele e i nostri personali draghi


http://www.vivere-semplice.org/?p=887

Chi bazzica da queste parti lo sa, in questo periodo dell’anno c’e' eccitazione nell’aria.

E non è solo il rientro scolastico e la ripresa dei soliti ritmi (il vero capodanno per le famiglie e’ il 1 settembre non il 1 gennaio)
I bambini vanno in giro con corone, cantano canzoni sulla sfida e sulla forza dell’anima, accendono candele e si mettono in cerchio a compiere riti di celebrazione…

Ieri a casa di un amichetto hanno passato il pomeriggio con spade e corazze a fare lotte di cavalieri e quando siamo tornati a casa Lorenzopedro ha chiesto a suo padre di costruirgli un’armatura…

Domani poi c’e’ la grande gita nel bosco di tutta la scuola, dove verrà messa in scena la leggenda di san Michele che sconfigge il drago e sarà un evento memorabile.

Ma di cosa si tratta e perché anche questa volta ci distinguiamo come i matti della situazione?
Certo in una società sempre più laica dove anche il grazie e il per favore sembrano gesti religiosi ci si chiede il perché di tanta enfasi su questo che degli arcangeli è il più coraggioso, colui che sconfigge il drago dell’apocalisse, il drago rosso dalle 7 teste, simbolo del male.

Non sono gia abbastanza bulletti i nostri piccoli mostriciattoli, le nostre piccole pesti? Dobbiamo fomentarli ancora con inni al coraggio e prove di forza?

Beh, guardate, si tratta proprio del contrario.
In un momento in cui l’estate ha esaurito la sua forza di propulsione verso l’esterno e piano piano ci si ritira verso il dentro occorre trovare all’interno di ognuno di noi la luce da cui prima si attingeva fuori, la forza, la motivazione, la voglia di intraprendere un lungo e freddo inverno (che a Roma è molto light ma va bene lo stesso). E questa forza la troviamo accendendo come un lumino interiore, una piccola consapevolezza che potrà ardere al calore della nostra volontà fino a diventare verso Natale un vero e proprio braciere.

Come la vita prosegue la sua crescita nel buio della terra anche il bambino coltiva se stesso nel tepore della casa, nella quiete della sua interiorità, nell’osservazione della natura che perde le foglie e che si ritira in se stessa.

Questo è il senso della sfida proposta da san Michele: anche quest’anno affronteremo un lungo inverno fatto di difficoltà, di solitudine anche e di lunghe giornate di pioggia con il naso appoggiato ai vetri, sognando l’apertura dell’estate e il caldo sulla pelle e anche quest’anno sverneremo in pace e serenità e attenderemo la buona stagione con gioia e pazienza, facendo un po’ a meno dei riscaldamenti a 30 gradi per sentire meglio e godere del freddo e accoglierlo e superarlo,uscendo semmai a sgranchirci le gambe anche quando fuori piove, e gustandoci i parchi della città, deserti.

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