Io sono ciò che resta di me
Io sono ciò che porto con me
quando alla frontiera più lontana
dovrò gettare tutto del mio
che una vita intera non basta.
Dovrò lasciare senza obiezioni
la mia reggia e il cavallo più bello,
ogni titolo di riverenza
che al potere apriva ogni porta:
i sogni che ho vestito mio figlio
e i sofferti miei desideri;
anche il nome perderò al confine
libretto intestato al portatore;
i costosi vestiti firmati
- sarò nudo come all'ingresso -
i pensieri avuti dal mondo
e ciò che per mostrarmi ho comprato.
Posso avere, passando quel varco,
ciò che non avevo nel riflesso
nei miei passi allo specchio di Maia
senza alcun visibile consenso:
il profumo dei fiori sbocciati;
quel tramonto bagnato d'eterno;
gli errori compresi nel cuore
perdonando l'istruita mente;
il sorriso che nasce al risveglio;
la carezza ai dolori del mondo;
muta comprensione d'ogni passo
nell'eco del nulla di me stesso.
Io sono l'amore che ho donato
lustrando le piume del suo volo
senza aspettarmene il ritorno
gioendo d'ogni cielo come il mio.
io sono ciò che resta di me
quando niente resta che era mio.
05/05/11
(Gladius Lucis)
Io sono ciò che porto con me
quando alla frontiera più lontana
dovrò gettare tutto del mio
che una vita intera non basta.
Dovrò lasciare senza obiezioni
la mia reggia e il cavallo più bello,
ogni titolo di riverenza
che al potere apriva ogni porta:
i sogni che ho vestito mio figlio
e i sofferti miei desideri;
anche il nome perderò al confine
libretto intestato al portatore;
i costosi vestiti firmati
- sarò nudo come all'ingresso -
i pensieri avuti dal mondo
e ciò che per mostrarmi ho comprato.
Posso avere, passando quel varco,
ciò che non avevo nel riflesso
nei miei passi allo specchio di Maia
senza alcun visibile consenso:
il profumo dei fiori sbocciati;
quel tramonto bagnato d'eterno;
gli errori compresi nel cuore
perdonando l'istruita mente;
il sorriso che nasce al risveglio;
la carezza ai dolori del mondo;
muta comprensione d'ogni passo
nell'eco del nulla di me stesso.
Io sono l'amore che ho donato
lustrando le piume del suo volo
senza aspettarmene il ritorno
gioendo d'ogni cielo come il mio.
io sono ciò che resta di me
quando niente resta che era mio.
05/05/11
(Gladius Lucis)