Il 21 dicembre si avvicina. Proponiamo una staffetta di Luce per celebrare questo importante passaggio.
Iniziamo al mattino del giorno 21, predisponendoci col cuore per celebrare questo passaggio molto importante, troviamo quel luogo di quiete dentro di noi, che esiste da sempre.
Troviamo il luogo speciale anche nella nostra casa, dove potremo celebrare, entrare in noi stessi, guardarci dentro e comprendere cosa lasciar morire insieme al Vecchio sole e cosa far rinascere nella nostra vita. La rinascita sarà rappresentata simbolicamente dall’accensione delle nostre candele.
La candela dorata rappresenta il Sole, l’Essere splendente che simbolicamente muore e rinasce. La accenderemo tutti insieme alle ore 12 del giorno 21, la prima ora del solstizio.
Dieci minuti prima ci prepariamo così….

Preghiera al sole (degli Hopi.)
Con la mente e/o le mani, passiamo per il corpo e rimuoviamo qualsiasi cosa che non sia in Armonia con il nostro maggior bene. Potrebbe trattarsi di cose fisiche, come un mal di testa, oppure di cose spirituali, come l’afflizione, o cose emozionali, come rabbia o paura. Afferriamo queste cose con l’immaginazione e lasciamole andare via, verso il Padre Sole.
Continuiamo a rimuovere queste cose dal corpo e dall’aura, fino a che non ci sentiamo puliti e puri dentro. Immaginiamo di essere un tubo od un osso cavo, tale da permettere che il lavoro buono del Creatore passi dentro e attraverso di noi.
Ora possiamo accendere la candela dorata .

Una volta che il fuoco è acceso osserviamo le sue fiamme e meditiamo sulla rinascita della luce e sulla nostra rinascita interiore. Accogliamo le nostre speranze, i nostri sogni per il futuro e salutiamo questa luce dicendo: "Benvenuta, luce del nuovo sole!".
Immaginiamo il sole di fronte a noi….
Immaginiamo il suo calore, la sua energia, il suo colore dorato.
Entriamo in contatto con il suo dono vitale e quando lo abbiamo percepito a cascata in tutto il nostro corpo,
ci abbracciamo in modo da nutrirci, riempire e illuminare ogni nostra cellula con la sua energia vitale.
Uniamo quindi le mani nel segno del Namastè con le dita verso il cielo custodendo nel loro incavo la vibrazione del sua luce e le poggiano poi all’altezza di ogni chakra,
partendo dal 6° al centro della fronte e discendendo quindi al 5° (gola) , al 4° (cuore), al 3° (ombelico).
A questo punto le punte delle mani si rivolgono in basso a simboleggiare l’unione con Madre Terra e il nostro tramite con il cielo e si poggiano all’altezza del 2° chakra (sotto l’ombelico)
e infine all'altezza del 1° chakra.
Aprendo le mani rilasciamo alla Terra i semi della vita e dei nostri intenti che avremo sviluppato lungo il percorso....che ella custodirà e nutrirà fino al risveglio della prossima primavera...
Poi, recitiamo la preghiera:
Sole, Tu, che sei la sorgente di ogni potere,
I cui raggi illuminano il mondo intero,
Illumina anche i nostri cuori,
Così che, anche noi, possiamo svolgere il tuo lavoro.
Grazie
Possiamo aggiungere ciò che viene dal cuore rivolgendoci al nostro sole interiore, rinato e trasformato.
Continua...
Shanti e BragoBlu