
Dopo aver esaminato la prima gabbia che trovi alla nascita (la famiglia), la gabbia successiva, da cui è molto difficile da uscire, è la scuola (scuola come preparazione all'entrata in società), quindi è il luogo dove il bambino (futuro uomo) viene “ammaestrato – lavaggio del cervello” secondo i dettami del potere vigente, è una scuola dove i cristiani sono martiri e non ribelli fomentatori, è una scuola che ti addestra a rispettare e a seguire i dettami del potere imperante (il potere imperante è la struttura politica che ci governa) che sia destra o sinistra non ci riguarda chiunque si comporta secondo i propri dettami politici (una volta si parlava di ideali, oggi si parla, sempre più spesso di opportunismo), è una scuola che non tollera e punisce chi non segue le regole imposte, e chi si ribella, ed è “diverso” viene adittato in modo molto negativo.
Quindi la scuola ti incanala in un binario da cui è molto difficile uscire e una scuola che non serve a insegnare ma serve solo a inquadrare.
Seguendo un programma televisivo (la nostra finestra sul mondo) ho sentito un discorso raccapricciante in cui un insegnante (maestro di scuola elementare) affermava che era un suo compito, che lui sentiva come missione, era inquadrare le giovani menti in maniera che, lasciando la scuola, potevano diventare dei giovani virtuosi nel rispetto delle regole imposte dalla società.
E quanta gente si comporta così giudicando coloro che non seguono la “loro” retta via.
A voi proseguire e mettere le giuste riflessioni per capire quanto la scuola sia un luogo non di crescita ma appunto una nuova catena per non riuscire a trovare la nostra personale deità!
Un abbraccio di cuore da Odlaner
