Voi direte:” Allora, non bisogna benedire il cibo prima di mangiarlo?” Sì, lo si deve benedire, ma dovete prima sapere che cos’è questa benedizione e a che serve. Una benedizione è una specie di cerimonia, di rito magico. Per mezzo delle parole, dei gesti, dei pensieri della persona che pronuncia la formula di benedizione, il cibo viene impregnato, penetrato, avvolto da radiazioni, emanazioni e fluidi, atti a metterlo in armonia con chi deve consumarlo. In tal modo si crea un legame, un rapporto, un contatto, un adattamento in tutti i corpi sottili e questo permette all’uomo di ricevere meglio la ricchezza nascosta nel cibo. Tuttavia la benedizione umana ha poteri limitati. Se fosse così facile introdurre la vita divina con una semplice benedizione umana, si potrebbe benedire un pezzo di legno, di metallo, una pietra, e mangiarli. Se si benedicono delle pietre, legno, del metallo s’introduce in essi un certo grado di vita, ma questa vita non può nutrire gli uomini; può avere su di essi diversi effetti, ma non può nutrirli.
Se il cibo dà vita all’uomo, è perché possiede già in sé una vita che gli è stata infusa dal Creatore, ma occorre esaltarla, svegliarla, riscaldarla con le nostre benedizioni e la nostra riconoscenza. Si mangia per ricevere la vita che Dio o, se preferite, la Natura ha posto nel nutrimento. La preparazione di un pasto è come il concepimento di un bimbo. Il Cristo, nel cibo, dà la vita, e se si è coscienti d’introdurre in sé il corpo ed il sangue di Cristo, si entra in contatto con il suo spirito.
………….Forse voi non avevate mai considerato il cibo in questo modo. Sappiate che nel futuro, la nuova razza che sta per venire sarà istruita in questo senso e le sarà rivelato che l’alimentazione non è un processo così semplice, comune e ordinario come si era creduto finora, ma che Dio ha nascosto, dietro questo atto quotidiano, la possibilità di fare un lavoro psichico della più alta importanza. Gli uomini capiranno allora che attraverso l’alimentazione potranno raggiungere la perfezione.
Fonte”LA NUOVA TERRA”di Aivanhov
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