BARACK OBAMA "Discorso al Cairo del 4 giugno"

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Mary
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BARACK OBAMA "Discorso al Cairo del 4 giugno"

Messaggioda Mary » 08/06/2009, 21:29

Come è scritto nel Sacro Corano: "Sii consapevole di Dio e di’ sempre la verità". Questo è ciò che cercherò di fare, dire la verità [...]
Il Sacro Corano insegna che chiunque uccida un innocente, è come se uccidesse tutta l'umanità; e chiunque salvi una persona è come se avesse salvato tutta l'umanità [...]
L'Islam non è parte del problema nella lotta contro l'estremismo violento, è una parte importante per promuovere la pace. [...]
Possiamo ricordare le parole di Thomas Jefferson che disse: 'Spero che la nostra saggezza cresca con il nostro potere e ci insegni che meno useremo questo potere maggiore sarà la nostra grandezza'. [...]
La responsabilità di lavorare per il giorno in cui le madri israeliane e palestinesi potranno vedere i loro figli crescere assieme è nostra;
è nostro l’impegno per far diventare la Terra Santa per tre grandi religioni il luogo di pace che dovrebbe essere;
è nostro anche il dovere di rendere per un lungo tempo Gerusalemme una casa sicura per ebrei, cristiani e musulmani
e un luogo in cui tutti i figli di Abramo possano ritrovarsi in pace come nella storia di Isra, in cui Mosé, Gesù e Maometto - che la pace sia con loro - erano uniti in preghiera.[...]
I problemi che vi ho illustrato non saranno facilmente risolvibili, ma abbiamo tutti la responsabilità di unirci per il bene e il futuro del mondo verso cui vogliamo andare,
un mondo nel quale gli estremisti non possano più minacciare i nostri popoli e nel quale i soldati... possano tornare alle loro case;
un mondo nel quale gli israeliani e i palestinesi siano sicuri nei loro rispettivi Stati e l'energia nucleare sia utilizzata soltanto a fini pacifici;
un mondo nel quale i governi siano al servizio dei loro cittadini e i diritti di tutti i bambini siano rispettati.
Questi sono interessi reciproci e condivisi.
Questo è il mondo verso cui vogliamo andare.
Ma potremo ottenerlo soltanto insieme.
So che molte persone - musulmane e non - mettono in dubbio la possibilità di dar vita a questo nuovo inizio.
Alcuni fremono per alimentare la fiamma delle divisioni, e intralciare in ogni modo il progresso.
Altri lasciano intendere che il gioco non vale la candela, che siamo predestinati a non andare d'accordo, e che le civiltà sono destinate a scontrarsi.
Altri ancora sono semplicemente scettici e dubitano fortemente che un cambiamento possa esserci.
C'è cosi tanta paura e tanta sfiducia che si è accumulata negli anni.
Ma se sceglieremo di rimanere ancorati al passato, non faremo mai dei passi avanti.
E vorrei dirlo soprattutto ai giovani di ogni fede e di ogni Paese:
"Voi, più di ogni altro, avete la possibilità di cambiare questo mondo".
Tutti noi condividiamo questo pianeta solo per un brevissimo istante.
La domanda che dobbiamo porci è se intendiamo trascorrere questo brevissimo momento focalizzandoci su ciò che ci divide o su ciò per cui ci impegnano,
un impegno comune
un lungo e impegnativo sforzo
per trovare un comune terreno di intesa,
per puntare tutti insieme sul futuro che vogliamo dare ai nostri figli,
e per rispettare la dignità di tutti gli esseri umani.
È più facile dare inizio a una guerra che porle fine.
È più facile accusare gli altri invece che guardarsi dentro.
È più facile tener conto delle differenze di ciascuno di noi che delle cose che abbiamo in comune.
Ma nostro dovere è scegliere il giusto cammino, non quello più facile.
C'è un unico vero comandamento al cuore di ogni religione:
'fare agli altri quello che vorreste fosse fatto a noi'.
Questa verità trascende nazioni e popoli, è un principio, un valore non certo nuovo.
Non è nero, non è bianco, non è marrone. Non è cristiano, musulmano, ebreo.
É un principio che si è andato affermando nella culla della civiltà, e che tuttora pulsa nel cuore di miliardi di persone.
È la fiducia nel prossimo, è la fiducia nelle altre persone, ed è ciò che mi ha condotto qui oggi.
Noi abbiamo il potere di creare il mondo verso cui vogliamo andare,
ma soltanto se avremo il coraggio di dare il via a un nuovo inizio, tenendo in mente ciò che è stato scritto.
Il Sacro Corano dice: 'Oh umanità! Sei stata creata maschio e femmina. E ti abbiamo fatta in nazioni e tribù, affinché voi poteste conoscervi gli uni con gli altri'.
Nel Talmud si legge: 'Tutta la Torah ha per scopo la promozione della pace'.
E la Sacra Bibbia dice: 'Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio'.
Sì, i popoli della Terra possono convivere in pace.
Noi sappiamo che questa è il volere di Dio.
E questo è il nostro dovere su questa Terra.
Grazie, e che la pace di Dio sia con voi."
- Barack Hussein Obama -
Tratto dal discorso al Cairo del 4 giugno

Tradotto da Stazione Celeste



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drago-lontra blu
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BARACK OBAMA "Discorso al Cairo del 4 giugno"

Messaggioda drago-lontra blu » 09/06/2009, 6:08

carissima Mary, questo discorso mette i brividi.

pare pronunciato da un fratello stellare e viene da molto lontano, viene dallo spirito dei padri fondatori, dallo spirito di coloro che prima di lui ne volevano trasmettere il messaggio.
questo è quello che mi è arrivato leggendo.
non so fino dove questo presidente arriverà, ma sta puntando dritto dritto verso l'infinito.
posso solo donargli ancora una volta, oggi più che mai , l'augurio che le forze benevole della luce lo accompagnino, per il bene di tutta la Terra.
grazie Mary.
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shanti
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BARACK OBAMA "Discorso al Cairo del 4 giugno"

Messaggioda shanti » 10/06/2009, 1:09

Obama è un fratello stellare....e le sue parole sono le parole che ognuno di noi ha nel cuore e mi vengono le lacrime agli occhi per la gratitudine. Sì, lui è un essere stellare.

Barak in lingua swahili significa "Benedetto da Dio", ed Obama significa "Lancia fiammeggiante", si proprio la Lancia Fiammeggiante che nell'iconografia cristiana è tenuta in mano (guarda caso) dall'Arcangelo Michele . E poi c'è anche la sua data di nascita 4 agosto 1961, è nato proprio nella porta del solleone e se provate a sommare le cifre della data troverete l'11 un numero maestro che è diventato il simbolo del cambiamento, 11 è anche il numero di sua moglie che ( guarda caso ) si chiama Michelle, nata il 17 gennaio 1964, e quindi insieme come coppia fanno un 11.11, ovvero il numero della porta 11.11 simbolo della convergenza armonica dell'agosto 1987 .

Per la prima volta un afro-americano, un uomo di colore è presidente degli Stati Uniti.
Quando è stato eletto, ha parlato a tutto il mondo di fratellanza, di pace, di non guerra e di
non discriminazione, di uguaglianza. Ha parlato con il cuore e ha detto tutte le cose che noi operatori di luce ci auguriamo da molto tempo. Ha parlato del "sogno" , dicendo, ora è possibile
realizzarlo.

Dopo il suo discorso milioni di persone si abbracciavano con le lacrime agli occhi, gente che neanche si conosceva, bianci, neri, ispanici, hawaiano, africani...
il cronista ha detto...è incredibile sembra quando si dice "scambiatevi un segno di pace"...Forse King sta sorridendo ora.
Pochi giorni prima, mi chiedevo proprio " ma come si fa a riunire tutta l'umanità e a parlare loro di una nuova terra, senza violenza, sorretta dall'amore e dall'uguaglianza?" Ora è accaduto. Io non seguo la politica, a volte ma da un senso di nausea, non mi ricordavo neanche dell'elezione del presidente USA.
Ma sono rimasta fino alle sei di mattina a guardare e ad ascoltare quella notte storica, non per l'America soltanto, ma per il mondo.
Come un cronista ha detto : qui non si tratta più di un democretico che batte un repubblicano, qui cè molto di più, stanotte potrebbe iniziare un cambiamento di tutto il mondo.

Questo a mio parere, è un segno che un grande cambiamento sta avvenendo e non avviene attraverso un polveroso politico con i capelli bianchi, ma parte da un uomo, che è in politica da pochi anni, e che porta in sè l'unione di due etnie , americana e africana, di due strati sociali, la sua famiglia vive in Kenia ed è gente del popolo. Ma, se lui è stato eletto, significa che già era avvenuto un grande cambiamento di coscienza, grazie a quella parte di umanità che, in silenzio e senza fare notizia, ha lavorato e lavora per creare una realtà di pace e di apertura, che ha permesso questa elezione.

Io non capisco un tubo di politica, ma ascolto quello che sento dentro di me. Non so come, ma dalla notte in cui è stato eletto, respiro un po' di più.

Karen Bishop, il 28 agosto 2008 scriveva questo:

"Un'altra forza stabilizzatrice è Barak Obama.
Egli sarà perfettamente posizionato per riunire l’intero pianeta, creando in tal modo un’ulteriore griglia di unità, che servirà a stabilizzare le cose il più possibile durante la caduta. Ci connetteremo e ci sosterremo a vicenda per mezzo della sua leadership divina e altamente evoluta. Tutto, come sempre, è in ordine divino e perfetto. Le cose vengono messe a posto davvero perfettamente, compresi noi! Noi saremo il pezzo aggiuntivo che terrà insieme le cose durante la caduta, poiché assistiamo coloro che sono in fase di transizione."

Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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