Il Sacro Corano insegna che chiunque uccida un innocente, è come se uccidesse tutta l'umanità; e chiunque salvi una persona è come se avesse salvato tutta l'umanità [...]
L'Islam non è parte del problema nella lotta contro l'estremismo violento, è una parte importante per promuovere la pace. [...]
Possiamo ricordare le parole di Thomas Jefferson che disse: 'Spero che la nostra saggezza cresca con il nostro potere e ci insegni che meno useremo questo potere maggiore sarà la nostra grandezza'. [...]
La responsabilità di lavorare per il giorno in cui le madri israeliane e palestinesi potranno vedere i loro figli crescere assieme è nostra;
è nostro l’impegno per far diventare la Terra Santa per tre grandi religioni il luogo di pace che dovrebbe essere;
è nostro anche il dovere di rendere per un lungo tempo Gerusalemme una casa sicura per ebrei, cristiani e musulmani
e un luogo in cui tutti i figli di Abramo possano ritrovarsi in pace come nella storia di Isra, in cui Mosé, Gesù e Maometto - che la pace sia con loro - erano uniti in preghiera.[...]
I problemi che vi ho illustrato non saranno facilmente risolvibili, ma abbiamo tutti la responsabilità di unirci per il bene e il futuro del mondo verso cui vogliamo andare,
un mondo nel quale gli estremisti non possano più minacciare i nostri popoli e nel quale i soldati... possano tornare alle loro case;
un mondo nel quale gli israeliani e i palestinesi siano sicuri nei loro rispettivi Stati e l'energia nucleare sia utilizzata soltanto a fini pacifici;
un mondo nel quale i governi siano al servizio dei loro cittadini e i diritti di tutti i bambini siano rispettati.
Questi sono interessi reciproci e condivisi.
Questo è il mondo verso cui vogliamo andare.
Ma potremo ottenerlo soltanto insieme.
So che molte persone - musulmane e non - mettono in dubbio la possibilità di dar vita a questo nuovo inizio.
Alcuni fremono per alimentare la fiamma delle divisioni, e intralciare in ogni modo il progresso.
Altri lasciano intendere che il gioco non vale la candela, che siamo predestinati a non andare d'accordo, e che le civiltà sono destinate a scontrarsi.
Altri ancora sono semplicemente scettici e dubitano fortemente che un cambiamento possa esserci.
C'è cosi tanta paura e tanta sfiducia che si è accumulata negli anni.
Ma se sceglieremo di rimanere ancorati al passato, non faremo mai dei passi avanti.
E vorrei dirlo soprattutto ai giovani di ogni fede e di ogni Paese:
"Voi, più di ogni altro, avete la possibilità di cambiare questo mondo".
Tutti noi condividiamo questo pianeta solo per un brevissimo istante.
La domanda che dobbiamo porci è se intendiamo trascorrere questo brevissimo momento focalizzandoci su ciò che ci divide o su ciò per cui ci impegnano,
un impegno comune
un lungo e impegnativo sforzo
per trovare un comune terreno di intesa,
per puntare tutti insieme sul futuro che vogliamo dare ai nostri figli,
e per rispettare la dignità di tutti gli esseri umani.
È più facile dare inizio a una guerra che porle fine.
È più facile accusare gli altri invece che guardarsi dentro.
È più facile tener conto delle differenze di ciascuno di noi che delle cose che abbiamo in comune.
Ma nostro dovere è scegliere il giusto cammino, non quello più facile.
C'è un unico vero comandamento al cuore di ogni religione:
'fare agli altri quello che vorreste fosse fatto a noi'.
Questa verità trascende nazioni e popoli, è un principio, un valore non certo nuovo.
Non è nero, non è bianco, non è marrone. Non è cristiano, musulmano, ebreo.
É un principio che si è andato affermando nella culla della civiltà, e che tuttora pulsa nel cuore di miliardi di persone.
È la fiducia nel prossimo, è la fiducia nelle altre persone, ed è ciò che mi ha condotto qui oggi.
Noi abbiamo il potere di creare il mondo verso cui vogliamo andare,
ma soltanto se avremo il coraggio di dare il via a un nuovo inizio, tenendo in mente ciò che è stato scritto.
Il Sacro Corano dice: 'Oh umanità! Sei stata creata maschio e femmina. E ti abbiamo fatta in nazioni e tribù, affinché voi poteste conoscervi gli uni con gli altri'.
Nel Talmud si legge: 'Tutta la Torah ha per scopo la promozione della pace'.
E la Sacra Bibbia dice: 'Beati gli operatori di pace, perché saranno chiamati figli di Dio'.
Sì, i popoli della Terra possono convivere in pace.
Noi sappiamo che questa è il volere di Dio.
E questo è il nostro dovere su questa Terra.
Grazie, e che la pace di Dio sia con voi."
- Barack Hussein Obama -
Tratto dal discorso al Cairo del 4 giugno
Tradotto da Stazione Celeste
