Ieri sera, come sempre, ero al telefono con il mio Amore... ed è nata una bellissima discussione, uno scambio di idee e punti di vista che ho trovato come sempre, stimolante.
Mi piacerebbe condividerlo con voi, e magari anche, grazie a voi, ampliarlo.
Può essere corretto dire che la Vita insegna e fa crescere solo attraverso il dolore? O tutto, nella Vita insegna? Ogni sfumatura, ogni singolo attimo, se vissuto al meglio e nel modo "giusto", può essere considerato una strada per crescere e avvicinarsi sempre più al nostro essere frammenti di immenso e di divino?
:heart:

mmmmmm....la Vita insegna e fa crescere solo attraverso il dolore?
diciamo che sono poco d'accordo.
succede che di fronte ad un grande dolore ( e per grande dipende dal vissuto personale, ) siamo costretti a fermarci e a riflettere, spesso a fermarci e pregare, più spesso a fermarci e chiedere.
L'umano evoluto riflette: se si trova su un percorso spirituale iniziano le domande fatidiche e , di conseguenza inizia un sentiero che lo porterà a seconda di dove vuole arrivare.
L'umano religioso prega: chi ha fede rivolgerà le sue preghiere a Dio, ai Santi, chi è superstizioso arriverà dai maghi, ma la reghiera è sempre rivolta all'esterno di se stessi.
L'umano che prende in mano la sua vita chiede: cosa posso fare per capire il messaggio? oppure come continuare arricchendo quello che sento e trasformarlo? come continuo nella Luce?

é la via più semplice, a volta la più veloce e comoda, a volte è la chiave di volta per imparare, ma solo se arriva la domanda iniziale giusta, arriva anche la crescita e l'insegnamento.
Di fronte al dolore c'è chi si chiude completamente, chi sbaglia strada e si rovina, chi si perde nel dolore, No , il dolore non fa sempre e non è l'unico modo per crescere.

E nemmeno vivere ogni singolo attimo nel modo giusto, perché credo sia calcolato e quando entra la mente non vi è crescita.
Come si fa a dire che sei nel "modo giusto" quando sei?
Capita e se capita e non è programmato allora si tratta di Essere come si è, e nulla più e questo dipende da talmente tanti fattori che arrivo al concetto quasi assoluto che non vi è regola per definire cosa ci fa crescere e come.
eilaaaaaaà....hahahah------phey? cucù......mio mio mio, troppo forte ahahaha la vita è bella amici cari.......

Sapevo che condividendo queste riflessioni con voi mi avreste donato come sempre la vostra meraviglia.
Shanti, Drago, avete espresso il mio pensiero con le vostre parole, rendendolo più ricco... e di questo vi ringrazio. Nemmeno io penso che solo il dolore insegni, e nemmeno che esso insegni sempre. Anche se riconosco che a volte è quello il punto di partenza... se di partenza si può parlare.

Vi abbraccio con infinito Amore...

il piacere e' connesso al dolore e viceversa, varcata la soglia di queste due sorelle vi e' gioia, beatitudine , amore.


non mortifico il dolore e ne mi crogiolo nel piacere...

la consapevolezza va al di la' di entrambe le sorelline

il dolore scaturisce da un aspettativa

il piacere anche.

la gioia della beatitudine proviene dal vuoto...piu' facciamo spazio in noi...piu' il divino alloggia nel nostro cuore

e quando dentro noi dimora la luce esiste solo l'uno non il due,...e l'uno e' la realta' ultima.