Gesù ha detto: «Io sono la luce del mondo». Ma nel "sermone della
montagna" ha detto anche a tutti coloro che lo seguivano: «Voi
siete la luce del mondo». Ciò che ha detto per sé, lo ha dunque
detto anche per noi. La luce è il fuoco celeste, e se, partendo
dalla scintilla che abita in noi, il nostro spirito, arriveremo
pian piano a illuminare tutto il nostro essere, possiederemo le
stesse potenze e porteremo le stesse benedizioni della luce. Non
serve a niente sostenere di essere cristiani, discepoli del
Cristo, se non si lavora per realizzare ciò che Gesù stesso ha
realizzato prima di poter affermare: «Io sono la luce del
mondo».
Certo, chiunque potrebbe affermare: «Io sono la luce del mondo»;
ma se prima non ha fatto il lavoro che lo rende degno di
pronunciare queste parole, si espone a grandi pericoli. Eh sì,
molti di coloro che vengono definiti folli posseggono senza
dubbio un'intuizione della loro vera natura divina; ma non basta
averne l'intuizione e proclamarlo; bisogna cercare di
realizzarlo, e nel frattempo, restare umili e lavorare."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
montagna" ha detto anche a tutti coloro che lo seguivano: «Voi
siete la luce del mondo». Ciò che ha detto per sé, lo ha dunque
detto anche per noi. La luce è il fuoco celeste, e se, partendo
dalla scintilla che abita in noi, il nostro spirito, arriveremo
pian piano a illuminare tutto il nostro essere, possiederemo le
stesse potenze e porteremo le stesse benedizioni della luce. Non
serve a niente sostenere di essere cristiani, discepoli del
Cristo, se non si lavora per realizzare ciò che Gesù stesso ha
realizzato prima di poter affermare: «Io sono la luce del
mondo».
Certo, chiunque potrebbe affermare: «Io sono la luce del mondo»;
ma se prima non ha fatto il lavoro che lo rende degno di
pronunciare queste parole, si espone a grandi pericoli. Eh sì,
molti di coloro che vengono definiti folli posseggono senza
dubbio un'intuizione della loro vera natura divina; ma non basta
averne l'intuizione e proclamarlo; bisogna cercare di
realizzarlo, e nel frattempo, restare umili e lavorare."
Omraam Mikhaël Aïvanhov
