Grazie a Voi.
Ma per chiarezza ripeto che in questa analisi, in questo approfondimento, non uso mie parole ma una sintesi (ampia) delle parole usate da Osho stesso, che ci sanno essere Luminosamente Maestre.Ma continuiamo con la seconda strofa:"Era comunque convinto che il suo destino
fosse di attraversare questo deserto,
anche se non c'era mezzo per farlo.
..."OK. Soffermiamoci un attimo qui.La parola "convinzione" è usata dai Sufi in modo stranissimo.
I Sufi dicono che la parola convinzione indica solo ciò che sorge nella parte più intima di te stesso, non viene dall'esterno.
Per esempio, tutti cerchiamo la felicità: questa è CONVINZIONE.
E' qualcosa di naturale. Nessuno ti ha detto di cercare la felicità, è intrinseco in te; ognuno la cerca e la desidera. Nessuno ti ha detto che la felicità è possibile. Di fatto, molti affermano che la felicità sia impossibile.Freud, Nietzsche sostengono e affermano che la felicità è impossibile, non è mai stata né mai potrà esistere. Non può sussistere data la natura delle cose; è impossibile.Tuttavia, chi dà retta a Nietzsche e Freud? La gente continua a cercare. Persino Nietzsche continuò a cercare, e anche Freud: nei suoi momenti filosofici sapeva che non era piossibile, ma c'erano anche momenti non-filosofici, in cui era un essere umano e non uno psicanalista eccetera..... ma un semplice essere umano, in padre, un marito, un amante, un amico. Allora iniziava a cercare la felicità... eppure sapeva che era impossibile.La convinzione è qualcosa d'intrinseco. L'uccello che costruisce il nido sull'albero è CONVINTO di qualcosa di cui non ha conoscenza. Non ha mai fatto un nido prima; in precedenza non ha mai messo al mondo un figlio - questa è la prima volta - né è mai andato a scuola per imparare a fre un nido. Nessuno glie l'ha detto, nessuno gli ha insegnato, eppure all'improvviso nasce una convinzione.
Quando l'uccello aspetta un figlio nasce la convinzione di una profondità sconosciuta che lo porta a costruire un nido: non è nella testa che nasce questa convinzione, ma nelle fibre stesse del suo essere.
...
Questa è "convinzione" nel senso Sufi della parola.
"Era comunque convinto"...malgrado ogni sapere, contro ogni esperienza. Il fiume si vedeva scomparire nel deserto... tuttavia aveva la convinzione che il suo destino fosse di attraversare quel deserto.
Questa convinzione non è anche dentro di te? Anche tu non sei forse "comunque convinto"? In profondità, nel tuo essere, non c'è la convinzione che questa Terra non sia la tua casa, che devi trovare la tua casa, e che qui, in ogni caso, sei uno straniero; non senti che l'amore che vivi è in qualche modo superficiale - il tuo destino deve contenere molto di più -, che la vita che vivi non è la vita che eri destinato a vivere? Questa convinzione esiste; da qui la ricerca, da qui l'avventura, da qui si continua a cercare in ogni dove, in questa e in quella direzione. Da qualche parte ci deve essere il modo di adempiere il proprio destino.
Chi ti ha detto che questa non è la tua casa? Chi ti ha detto che c'è molto di più da vivere? Chi ti ha detto che esiste una vita che va oltre la morte? Nessuno è ritornato dalla morte, nessuno ha detto: sono sopravvissuto. Non il Buddha, ne Mahavira, nè Krishna sono tornati dalla morte, ma esiste una convinzione sottile, una convinzione irremovibile, che in qualche modo continuerai a vivere.
...
"Allora una voce nascosta, che veniva dal deserto stesso, bisbigliò:
"Il vento attraversa il deserto, così può farlo il fiume".Penetrate questa storia con profonda empatia: contiene un messaggio importante per tutti voi.
Dice che il deserto stesso bisbigliò. Cosa significa? Cosa sottintende? Vuol dire che se ascolti la situazione, il problema che ti trovi di fronte, la crisi che attraversi, se ascolti in silenzio la crisi stessa, scoprirai la chiave per aprire la porta. Nel problema è presente la soluzione: questo è il significato.Nel male è nascosta la medicina, la cura. Se sei in grado di affrontare il problema senza risposte a priori, il problema ti bisbiglierà, ti dirà come può essere risolto.
Il deserto è la crisi del fiume, il fiume sta morendo nel deserto. Ma ricorda: anche il deserto è tuo amico. Devi solo ascoltare.
Quando sei arrabbiato, ascolta la rabbia, e scoprirai la chiave per aprire le porte della compassione. Quando sei soffocato dalla sessualità, ascolta la tua sessualità e troverai la porta verso il "Samadhi".
Ascolta la tua avidità, e sarai sorpreso di veder che nel fenomeno stesso è nascosto il segreto del condividere.
Questa è l'arte di essere meditativi. Questa è vera meditazione; ogni volta che ti trovi di fronte a un problema, entra nel problema, e puoi entrarci solo se non hai già una soluzione. Quelle soluzioni sono ostili, ti sono nemiche.
Ora osserva il mutamento: tu pensi che le soluzioni che porti nella tua testa come conoscenza siano tue amiche, e pensi che ne sarebbe di te senza quelle soluzioni. Questo è un errore, quelle soluzioni sono dei nemici: a causa di quelle soluzioni non potrai ascoltare il bisbiglio silenzioso del problema, non potrai penetrare il mistero del problema.
Vedila così: sai che il sesso è male perché lo hai letto nelle sacre scitture. Sai che è peccato perché te l'hanno detto i preti per secoli e secoli: adesso questo è diventato un ingranaggio dentro di te, questo è il tuo sapere: il sesso è peccato.
Per questo motivo non sarai mai capace di guardare a fondo nel sesso con simpatia, non sarai mai in grado di penetrare il suo mistero. L'idea che il sesso sia peccato ti frenerà, ti preverrà. E tu sai già di sapere, per cui non c'è ragione di imparare.
Se ascolti il fenomeno del sesso che bussa alla tua porta ogni giorno, anno dopo anno, e continua a bussare persino mentre stai morendo...si... sarai sorpreso di sapere che quando i prigionieri vengono crocefissi, condannati a morte, l'ultima cosa che accade loro è l'eiaculazione.
(non possiamo essere troppo sicuri che lo stesso avvenga a una donna perché non eiacula. Deve avere un orgasmo, ma invisibile)
...
Il sesso persiste. Vi lascia solo quando avete imparato la lezione, e per imparare la lezione dovete ascoltarlo. Dovete essere molto meditativi con il sesso, non antagonisti. Dovete essere silenziosissimi. Entrare nel sesso come si entra in un tempio - è il sommo del sacro, è la sacralità per eccellenza - e la chiave più segreta è nascosta lì: la chiave universale. Poichè il sesso è l'origine della vita, deve racchiudere in sé la chiave che può aprire tutte le soglie.
Questo è il significato del deserto che sussurra:
"Il vento attraversa il deserto, così può farlo il fiume".Va bene, mie meravigliose Anime pazienti!
Grazie per avermi accompagnato fino a qui anche stanotte.
Se non mi sopprerrete prima, domani notte continuiamo a penetrare questi immensi e rivelatori versi de "La leggenda delle sabbie".
C'è ancora molto, ahiVoi!!!
K'haos Gladius Lucis