"La cosa più grave nella vita è dimenticare sé stesso. Cosicché è necessario trasformare le impressioni e questo è possibile solo interponendo l'Essere tra le diverse vibrazioni del mondo esteriore e la mente. Quando si interpone tra le impressioni e la mente ciò che si chiama la Coscienza, è ovvio che le impressioni si trasformano in Forze e Poteri di Ordine Superiore.
È molto facile interporre la Coscienza tra le impressioni e la mente. Per ricevere le impressioni con la Coscienza, e non con la mente, bisogna solo non dimenticarsi di noi stessi in un dato istante. (...) Dobbiamo essere concentrati nell'Essere, affinché sia l'Essere, la Coscienza Superlativa dell'Essere, quella che riceva le impressioni e le digerisca correttamente. Così si evitano le orripilanti reazioni che tutti, gli uni e gli altri, hanno davanti agli impatti provenienti dal mondo esterno. Così si trasformano completamente le impressioni, e trasformate, ci sviluppano meravigliosamente.
Perché se uno si dimentica del proprio Essere Interno in presenza di un insultatore, finisce per insultarlo; se uno si dimentica di sé stesso, del proprio Essere, in presenza di un bicchiere di vino, finisce per ubriacarsi; se uno si dimentica di sé stesso, del proprio Essere in presenza di una persona del sesso opposto, finisce per fornicare.
Quando uno impara a vivere in stato di Allerta Percezione, di Allerta Novità; quando uno si ricorda di istante in istante, (...); quando uno non si dimentica mai di sé stesso, indubitabilmente sta ritornando cosciente.
In tempo di rigorosa tentazione, abbattimento e desolazione, uno deve ricorrere all'intimo ricordo di sé stesso.
Nel fondo di ognuno di noi si trova la Tonantzin azteca, la Stella Maris, l'Iside egizia, Dea Madre, che ci aspetta per guarire il nostro dolorante cuore.
Quando uno si dà lo shock del "Ricordo di Sé" da se stesso, si produce realmente un cambiamento miracoloso in tutto il lavoro del corpo, in modo che le cellule ricevono un alimento differente”.