Una pagina de "La strega di Portobello"

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Oliviero Angelo
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Una pagina de "La strega di Portobello"

Messaggioda Oliviero Angelo » 03/01/2010, 16:03

Ciao, cari amici compagni di cammino ...
Voglio semplicemente riportarvi una pagina dell'ultimo libro che sto leggendo che mi ha fatto riflettere a lungo, pregna com'è di considerevoli spunti da approfondire, condividendoli o meno.
Sperando di non tediarvi troppo,
Vi abbraccio

Gladius Lucis


"...Ma avrebbe pagato un costo ben più alto, se avesse represso la sua esuberanza. Sarebbe stata amareggiata, frustrata, preoccupata di "ciò che penseranno gli altri" e avrebbe continuato a ripetersi: "Prima risolverò quete faccende, poi mi dedicherò al mio sogno", sempre lamentandosi del fatto che "le condizioni ideali non arrivano mai".
Tutti cercano un maestro perfetto: ma si dà il caso che i maestri siano umani, benchè i loro insegnamenti possano essere divini - ed è qualcosa che si stenta ad accettare. Non confondere l'insegnante con la lezione, il rituale con l'estasi, colui che trasmette l'elemento simbolico con il simbolo medesimo. La Tradizione è legata all'incontro con le forze della vita, e non con le persone che veicolano tutto ciò. Ma noi siamo deboli, chiediamo alla Madre di inviarci delle guide, mentre Lei ci offre soltanto dei segnali riguardo alla strada che dobbiamo percorrere.
Meschini coloro che ricercano i pastori, piuttosto che anelare alla libertà!L'incontro con l'energia superiore è alla portata di chiunque, ma è lungi da coloro che riversano sugli altri le proprie responsabilità. Il nostro tempo su questa terra è sacro, e noi dobbiamo celebrarne ogni momento.
L'importanza di tutto ciò è stata completamente dimenticata: persino le festività religiose sono diventate occasioni per andare al mare, al parco o nelle località sciistiche. Non ci sono più riti. Non si riesce più a trasformare le azioni ordinarie in manifestazioni sacre. Cuciniamo lamentandoci per la perdita di tempo, mentre potremmo trasmutare l'amore in cibo. Lavoriamo pensando a quell'impegno come a una maledizione divina, mentre dovremmo usare le nostre abilità per trarre un godimento e diffondere l'energia della Madre.
[...]
Quando cerchiamo un senso per la nostra vita, o il cammino verso la conoscenza, noi donne ci identifichiamo sempre con uno dei quattro archetipi classici.
La Vergine (e non sto parlando di sessualità) è colei che persegue la propria ricerca attraverso una totale indipendenza, e tutto ciò che apprende è frutto della sua capacità di affrontare le sfide da sola.
La Martire scopre nel dolore, nelle difficoltà e nella sofferenza una maniera di conoscere se stessa.
La Santa rintraccia la vera ragione della propria vita nell'amore infinito, nella forza di dare senza chiedere nulla in cambio.
La Strega, infine, agisce alla ricerca del piacere completo e illimitato, arrivando a giustificare attraverso ciò la propria esistenza.
Athena (N.d. Gladius: la protagonista in oggetto di questo raccontare) è stata tutt'e quattro le figure contemporaneamente, mentre in genere una donna deve scegliere soltanto uno di questi archetipi femminili.
Certo, è possibile giustificare il suo comportamento adducendo il fatto che tutti coloro che entrano in uno stato di trance o di estasi perdono il contatto con la realtà.
E' un'affermazione falsa: il mondo fisico e il mondo spirituale sono la stessa cosa. Si può scorgere il Divino in ogni granello di polvere, e questo non ci impedisce di scacciarlo con un colpo di spugna. In qualsiasi caso, il Divino non si allontana: semplicemente si trasforma nella superficie pulita.
[...]
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Messaggioda drago-lontra blu » 03/01/2010, 17:52

bhè, mi conviene separare in argomenti anche questo articolo, molto ricco.

"...Ma avrebbe pagato un costo ben più alto,
se avesse represso la sua esuberanza. Sarebbe stata amareggiata,
frustrata, preoccupata di "ciò che penseranno gli altri" e avrebbe
continuato a ripetersi: "Prima risolverò quete faccende, poi mi
dedicherò al mio sogno", sempre lamentandosi del fatto che "le
condizioni ideali non arrivano mai"...]


a volte desideriamo talmente qualcosa che nel momento in cui finalmente la riusciamo ad ottenere, per timore di sciuparla la lasciamo nella scatola, permettendo che si sciupi amaramente, senza permetterle di illuminarci usandola per lo scopo a cui si pensava quando la desideravamo.
E si perde anche lo scopo, insieme a lei.
Esempio: forse stiamo pattinando con vecchi pattini e desideriamo ardentemente pattini nuovi. quando dopo parecchio finalmente ne veniamo in possesso, per paura di rovinarli li lasciamo nella scatola, ma cosi' facendo continuiamo a divincolarci malamente sul ghiaccio con pattini usurati, fino a che, o smettiamo di pattinare o decidiamo di usare i pattini nuovi, che, nel frattempo, non ci entrano più, e siamo costretti a smettere anche di pattinare.

Si riesce a perdere cosi' capra e cavoli in un batter d'occhio, perché il coraggio di seguire i sogni viene dopo invece di essere determinante.
Se potessimo vivere nel sogno e sognare la realtà.................ehilà----------questa è una frase fatta amici, presa da dove non ricordo, ma non è mia.
Usata ottimamente
però.......
ti abbraccio Gladius.
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Messaggioda mariposa azul » 03/01/2010, 19:20

Mi fai venir voglia di leggerlo...prima o poi succederà. Grazie Gladius...p.s. ma hai preso da qui parte del tuo nome?

Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Messaggioda Oliviero Angelo » 03/01/2010, 19:36

... No...nonono...Splendida Arcansiel...

Pensa: ci sono stato anche 5 minuti a pensare, volendo dirvi chi mai fosse 'sta Athena che appariva all'impovviso nella paginetta in questione, ho scartato N.d.A. perché non ero l'Autore...ho scartata N.d.R. perché non ero la Redazione e non potevo mettere N.d. P. - Nota del Postante - perché NdP non l'avrebbe capito comunque nessuno, non esistendo.
Allora mi sono detto, siamo chiari, scriviamo che la specificazione la sto mettendo io...e infatti

Gladius Lucis è il nome che mi appartiene credo da sempre, essendo uscito d'istinto dopo l'affermazione forte "Io Sono" in una mia meditazione o similia.
Arcansiel, io ti consiglierei, di Coelho, "Lo Zahir" e "Sono il Fiume che scorre"....o al limite, se senti d'essere attratta dalla Tradizione della Madre, o della Luna, il suo famoso "Brida".

Si Drago.
Dentro certi schemi mentali non ci sarà mai il tempo giusto per le nostre paure e il nostro lamentarci a priori.
Come dice la cara Vaikhari nel suo pensiero luminoso odierno, è questione di amore e coraggio. Coraggio di essere quello che si è, ora e qui, e non quello che gli altri si aspettano noi siamo.

Grazie mie Amate!

Gladius Lucis
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Messaggioda mariposa azul » 03/01/2010, 19:52

Ci sono stata un po' a pensare sul tuo ND infine non ho capito, pensavo che la protagonista del romanzo avesse due nomi Athena e Gladius; mi son detta: è coincidenza o ha scelto apposta questo nome?
Che pasticcio.... ovvia un fa nulla!!
Di Coelho conosco poco: ho letto L'Alchimista, Il guerriero della luce e Il dono supremo (quest'ultimo è un breve saggio sull'amore tratto da una conferenza sulla prima lettera di San Paolo ai Corinzi)

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Messaggioda drago-lontra blu » 03/01/2010, 22:27

L'Alchimsta è un libro che adoro, e che purtroppo si sono dimenticati di rendermi,,, sig sig.
Lo considero la continuazione della Profezia di Celestino, chi ha occhi per vedere vi troverà la Vera Magia......
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