il non-vuoto, meglio? ........

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drago-lontra blu
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il non-vuoto, meglio? ........

Messaggioda drago-lontra blu » 16/01/2010, 22:30

Quando ci capita di guardare
il cielo stellato, in una notte serena e silenziosa, ci lasciamo andare
alla poesia di mistero che sa suscitare, e ci coglie una specie di
vertigine interiore che non definiamo ma che ci porta alla certezza di
essere vicini al segreto che anima il mondo. Uno strano turbamento, una
gioia che sale da dentro.La nostra vita ordinaria e le nostre
esperienze, le nostre abitudini, l'ovvietà di quanto esiste, tutto
scompare di fronte a quella visione eterna.
Sembra di stare a guardare un etrno presente al di sopra delle nostre vicende.
perché?
Penso che in quel momento ci troviamo ad intuire un aspetto sconosciuto della
nostra esistenza quale lo spettacolo del cielo stellato ci ha
sollecitato a percepire occasionalmente.
Non un aspetto che ci intimorisce o ci rende ansiosi, ma un aspetto che riesce a scuoterci dalla percezione ordinaria della vita.
Uno specchio fatto di infinito che ci rimanda l'immagine di noi stessi per chi siamo realmente.
E in quella vertigine troviamo una risposta a tutti i nostri
interrogativi, una certezza per la nostra angoscia di mancanza di
identità, conforto per la paura della morte. Concepiamo il trascendente
attraverso un ragionamento.
Questo trascendente che non è conflittuale come la nostra quotidianità, ci accorgiamo può essere riferimento per azzerare la nostra vita cercando benessere e armonia,
poichè esso osserva delle leggi che sono imposte dalla natura di tutte
le cose.
Come inserire nella nostra vita allora questa manifestazione di armonia e serenità?
Mantenendo viva in noi l'intuizione profonda che ci ha guidati a questa
considerazione e lasciandoci guidare oltre, nelle azioni di ogni giorno.
Uscendo dalla banalizzazione della consuetudine per trovare un senso e uno scopo, uscendo dal plagio del visibile quotidiano.
Sederci
quietamente, incuranti degli stimoli che ci richiamano e rimanervi il
tempo necessario per realizzare il momento di arresto interiore.
La stessa quiete che si raggiunge fumando una sigaretta. Ma questa volta è
la consapevolezza di ciò che stiamo cercando che fa la differenza, e
poco alla volta succede.
La morsa della logica incalzante del visibile si allenta in maniera incisica e più permanente, naturalmente, per lasciarci entrare progressivamente in quella luminosa e cristallina del trascendente.
Così apparirà un intuizione che si identificherà in una particolare e fondamentale esperienza, la stessa che ci offre la visione di un cielo immenso e stellato: IL VUOTO.
In cui non esistono più i valori sensoriali e morali a cui siamo abituati e
attraverso viviamo. un VUOTO che si rivela non come l'assenza dei
valori esperienziali, ma come la negazione di ciò che erroneamente
viviamo scambiandolo per esistenza reale, quando altro invece non è che
la causa dei nostri problemi.
E, in questo Vuoto troviamo un energia immensa, in grado di sostenerci nella realizzazione del nostro benessere.
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dhyan
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Messaggioda dhyan » 16/01/2010, 22:49

grazie sorellina dragovuoto.....


sai e' proprio nei lampi di vuoto che mi riconnetto alla fonte

ed e' sempre a portata di mano, adesso lasciar affiorare il vuoto ti riempe di infinita luce e sia dentro che fuori di noi assaporiamo la pienezza,l'amore ,la connessione energetica del divino ovunque assaporiamo LO SCONOSCIUTO.....

dhyan
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shanti
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il non-vuoto, meglio? ........

Messaggioda shanti » 17/01/2010, 12:11

Conosco bene quel vuoto. Tempo fa ho cercato di descriverlo, ma non sono riuscita a trasmettere ciò che sentivo. perché con le parole non ci si riesce.
E' quel luogo, quel momento in cui tutto è sospeso, senza riferimenti temporali e oggettivi. Un momento sacro che porta in sè la forza dell'universo, la forza di qualcosa di assolutamente non misurabile, che ti porta una certezza: noi ne facciamo parte.
Ed è proprio il cielo stellato che mi riporta lì....grazie!
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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RaggiodiSole
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il non-vuoto, meglio? ........

Messaggioda RaggiodiSole » 17/01/2010, 15:15

Il cielo stellato Like a Star @ heaven Like a Star @ heaven Like a Star @ heaven ti perdi in esso e ti ritrovi in Lui Like a Star @ heaven
Stupendo
Raggiodi sunny
Vita e Morte: nel Sole trovano la perfezione del cerchio.

Ospite

il non-vuoto, meglio? ........

Messaggioda Ospite » 17/01/2010, 15:34

Bello, bello, bello! Grazie Drago!

Mentre leggo centinaia di fotogrammi si affacciano qui davanti a me...

"...ma un aspetto che riesce a scuoterci dalla percezione ordinaria della vita ..." l'occhio del Ciclone, dove tutto è sospeso ed imperturbabile mentre tutt'intorno infuria la tempesta;

" Uno specchio fatto di infinito che ci rimanda l'immagine di noi stessi per chi siamo realmente "

mi viene in mente Alice che muove un passo oltre lo Specchio, un passo nel Vuoto che proietta in una dimensione dove tutto ha una consistenza diversa, dove tutto è ignoto ed al contempo più familiare; mi vengono in mente i 'neuroni specchio', particolari neuroni scoperti solo recentemente, situati nell'area d Broca, l'area deputata al linguaggio la cui funzione è quella di sintonizzarsi all'altro, a ciò che ci sta dinnanzi, per attivare una comprensione profonda e significativa di noi stessi in rapporto a quanto ci circonda.

Si affacciano immagini del Vento cosmico , bellissimo, poesia allo stato puro, che comunica la codifica della Vita da un punto di vuoto apparente ad un altro nello spazio infinito...e poi, la materia oscura, la cosidetta 'massa mancante'...quella parte di materia non direttamente osservabile che si manifesta solo attraverso le sue interazioni nell'attività delle galassie, una materia che compone il 90% dell'Universo, che un tempo era classificata come Vuoto, poichè la scienza non riusciva ad identificarla e a darle una connotazione qualitativa...eppure in lei è la chiave dell'esistenza e del moto di espansione-contrazione del Cosmo intero.

Ed è vero, noi siamo li, in quella parte di 'non essere' , quella parte che può generare infiniti mondi, che ci porta ancora nel mistero antico della Grande Madre, la Nera corrente che partorisce la Vita.
Noi siamo Vita, pura, infinita, sospesa, nell'Assoluto che rivela Se Stesso in un attimo di impalpabile Eternità.

Eccolo qui, il Vuoto a portata di Mano che racconta Dhyan ...questa è un'immagine della 'Mano cosmica' ... vento cosmico in fortissima accelerazione gravitazionale, generato da una Pulsar nella Galassia di Andromeda ... io mi incanto... è tutto così incredibile ... tutto così Bello...



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Oliviero Angelo
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Messaggioda Oliviero Angelo » 17/01/2010, 16:15

...La "mano cosmica" nella Galassia di Andromeda!!!


Vera carezza d'invito e saluto sul mio cuore...

Grazie, grazie, grazie, grazie....


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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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mariposa azul
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Messaggioda mariposa azul » 17/01/2010, 17:55

Drago bellissima riflessione la tua.
Vuoto come principio creativo, svuotarsi del tutto e riempirsi del NULLA, da cui procede la creazione del LOGOS (il principio sonico o del VERBO che ci riporta alla legge delle ottave).
Può avvenire in molti modi, a te è emerso guardando le stelle a me ieri, guardando la televisione...
Era da molto che non lo facevo più ho guardato film per parecchie ore...svuotandomi mentalmente, mettendo a riposo il fisico (sdraiata sul divano) e liberando la mente dalle incombenze del lavoro che rischia sempre di diventare totalizzante se non riesco a porre un limite.
Non vorrei far rabbrividire i sostenitori della meditazione come unico momento per creare questo vuoto che ci connette alla fonte; ma, a volte, ciò mi capita anche quando mi dedico a lavori manuali.
Riesco a disconnettermi dai miei pensieri abituali e, in quel momento ricevo input creativi o comprendo situazioni.
Come dici tu Nova in quel momento è la GRANDE MADRE , LA NERA CORRENTE che partorisce. Dalla nostra oscurità emerge quella luce che ci permette di comprendere.
Mi piace pensare che arrivi a noi questa grande mano cosmica, una mano d'aiuto.
Un abbraccione a tutti voi

Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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drago-lontra blu
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Messaggioda drago-lontra blu » 17/01/2010, 18:57

cara Arcansiel, capitasse a me di creare il vuoto con al meditazione classica. Invece succede i diversi modi, ne sa qualcosa Michele.

la foto è impressionante, un desiderio che ho ancora e per nulla esaudito è il telescopio casalingo, quello che metti sul balcone per vedere in su'....anche se mai dire mai
mastico male neutroni e stringhe, ma leggo sempre con interesse. E sei un pozzo di informazioni Nova, che bello.
vi abbraccio. mi mancava questo alberello.....
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