positivo…negativo…spirituale…
Scritto da comandantekanta.com in Spunti per Riflettere
…Innanzitutto non si può fare l’errore di definire spirituale ciò che appartiene alle dimensioni dell’invisibile. Spirituale è ciò che stimola la persona a una sua crescita interiore, di conseguenza a un lavoro su di sé per superare le proprie piccinerie e limitazioni. Il primo segno, infatti, che dimostra che si è in contatto con dimensioni davvero più elevate è che la persona e il suo ambiente familiare migliorano. Le persone sentono il desiderio di sistemare i grovigli e si impegnano a farlo, con pazienza, delicatezza, ma anche con salda e luminosa determinazione.
L’armonia che via via aumenta nel loro ambiente, è il segno più immediato e visibile che denota la connessione con guide interiori elevate.
Non sempre i contatti con le Entità operano in tal senso. Anzi, il più delle volte sono invece compensatori di situazioni spiacevoli in famiglia, da cui il soggetto fugge, per rifugiarsi nei contatti con l’invisibile, da cui riceve gratificazioni. Infatti, spesso queste connessioni interiori vanno a lusingare il ricevente, sollecitando il
senso di “importanza” che una persona non ancora sgrettata ha bisogno di sentirsi confermare. Scrive la Bailey nel suo libro Dall’intelletto all’intuizione:
Oppure avviene che, mentre lo studente medita, qualche ‘forma’ o qualche entità viene a suggerirgli un’importante attività che è stato scelto a compiere; un messaggio da diffondere a tutto il mondo in
ascolto, una grande invenzione da presentare, un giorno o l’altro, all’umanità in attesa, se continuerà a fare il bravo. Egli è allora ben lieto di indossare il manto del profeta e, con fede incrollabile nel proprio valore e nella propria abilità di influenzare le folle - anche se per il momento è relativamente incapace di influenzare chi gli sta accanto - si prepara a svolgere la sua missione divina. Tutti noi corriamo il rischio di illuderci proprio nello stesso modo, quando cominciamo a meditare, se la mente che discrimina non sta in guardia, o se nutriamo aspirazioni segrete ad eccellere in senso spirituale, o soffriamo di un complesso di inferiorità che va equilibrato.
Se non si facesse l’errore di attribuire una qualità di quasi “onniscienza” a ciò che ci arriva dalle dimensioni sottili non si cadrebbe in molti tranelli. Nel mondo sottile ci sono i livelli di maturità ed evoluzione proprio come qui sulla Terra. Non perché ci arriva da quelle dimensioni è garantito che sia il pensiero di un Illuminato!
Scrive una grande esoterista e psicologa al tempo stesso: Dion Fortune, nella prefazione al suo ultimo testo La dottrina cosmica:
Io vorrei non solo consigliare ma implorare chiunque si occupi dell’Invisibile di studiare psicologia e di imparare a conoscere la natura della mente; scoprirà che ciò non disturba ciò in cui crede, ma
anzi ne rivela l’elemento razionale. Non crediate che perché una informazione è stata ottenuta per vie insolite sia necessariamente vera, non più di quanto una cosa sia necessariamente vera solo perché
pubblicata in un libro. Le comunicazioni da parte degli spiriti sembrano avere per alcuni la stessa autorità che la parola scritta ha per l’ignorante, il quale crede che un oggetto sia valido solo perché la pubblicità ne parla bene.
Una comunicazione da parte degli spiriti può provenire da uno spirito in buona fede, e tuttavia essere priva di fondamento. Sebbene l’ uomo sopravviva alla morte fisica, la morte non lo fa smettere di essere uno sciocco; se non aveva buon senso sul piano fisico, non ne avrà nemmeno sul piano astrale.
Non credete dunque a tutto ciò che gli spiriti vi dicono, anche se nel vostro cuore siete sicuri che si tratti di spiriti veri. Inoltre ricordate che, se forti di una vostra certa predisposizione andate cercando contatti con l’Invisibile, troverete certamente qualcosa. Ma le entità che rispondono alle richieste di uno sperimentatore alle prime armi sono le stesse che otterreste andando a chiedere alle persone in mezzo alla strada. Se tenete aperta la porta di casa è molto probabile che entri qualcuno a rubarvi l’ombrello dall’ingresso che non qualcuno pronto a illuminarvi sulle profonde verità spirituali! Lo stesso avviene nel campo delle scienze occulte. (…)
Quelle grandi entità che la Società Teosofica ha fatto conoscere al grande pubblico come Maestri - ma che sono conosciute da tempo immemorabile agli adepti - (…) sono tanto diverse dallo spirito dalla “guida” o dagli spiriti comunicanti medi, quando Michelangelo lo è da un madonnaro di strada. Per arrivare a loro non c’è altro modo che passare dalla porta stessa e seguire la via difficile. (Traduzione dell’Autrice da The Cosmic Doctrine)
Poi c’è da considerare un ulteriore aspetto, ovvero quello della risonanza. Oggi è ben noto a tutti che noi richiamiamo nella nostra vita ciò che risuona sulle nostre frequenze. La legge dell’attrazione
fa sì che il simile attiri il simile. Di conseguenza chi canalizza richiamerà Voci che vibrano sulla sua stessa frequenza. Se il ricevente non è davvero un’anima elevata, è quindi inevitabile che l’Entità richiamata per risonanza vibrerà sulle sue note, imperfette. Chi ingenuamente racconta di canalizzare grandi Entità, a dirittura c’è chi afferma di canalizzare Gesù, o Dio in persona, ebbene rivela solo una sua non riconosciuta ignoranza, se non addirittura presunzione.
Sempre la già citata esoterista Alice Bailey, così scrive nel libro Dall’intelletto all’intuizione:
Esaminiamo in breve alcuni fenomeni della mente inferiore, che gli studenti così spesso interpretano erroneamente. Essi registrano, per esempio, l’estasi di un incontro col Cristo o con una Grande Anima,
apparsa durante la meditazione. Ne sono eccitati e annotano l’avvenimento nel loro diario. Ciò è realmente accaduto? Lo studente ha proprio veduto il Cristo?
Dobbiamo qui ricordare l’assioma che ‘i pensieri sono cose’ e che ogni pensiero prende forma. Due circostanze hanno concorso a produrre il fenomeno, se questo è proprio avvenuto e non è frutto di una fantasia vivida e sovreccitata.
Il potere dell’immaginazione creativa è appena ai suoi inizi ed è del tutto possibile vedere proprio
ciò che si desidera vedere, anche se non esiste affatto. Il desiderio di progredire e lo sforzo costante hanno risvegliato, o reso cosciente, l’aspirante sul piano psichico, il piano della vana immaginazione, del
desiderio e delle sue illusorie realizzazioni. In questo regno egli ha percepito una forma-pensiero del Cristo o di qualche grande e venerato Maestro.
Il mondo dell’illusione pullula di queste forme-pensiero costruite attraverso i tempi, e l’uomo, tramite la sua natura psichica (che per la maggioranza è la linea di minor resistenza), giunge in rapporto con una di esse, la crede reale ed immagina che gli dica tutto ciò che vorrebbe udire. Desidera essere incoraggiato; è alla ricerca, come tanti, di fenomeni che giustificano il suo sforzo; acquieta il cervello e scivola dolcemente in uno stato psichico negativo.
In tale condizione la fantasia agisce e gli fa vedere ciò che desidera vedere, e udire le magnifiche parole di riconoscimento a cui aspira. Non gli viene in mente che le Guide dell’umanità sono troppo immerse nelle attività di gruppo e nella preparazione dei pensatori e dei servitori dell’umanità, per il cui tramite possono operare, per ‘perdere’ tempo con chi è ancora solo un bambino. Questi ultimi possono essere tranquillamente affidati alle cure di esseri in evoluzione meno eccelsa.
Ma se anche si trattasse di persone così progredite e di così alto sviluppo da essersi guadagnate il privilegio di un simile contatto, il Maestro non sprecherebbe il Suo ed il loro tempo per incoraggiarle e pronunciare parole altisonante e vane. Utilizzerebbe invece quei brevi istanti per indicare qualche debolezza da eliminare o qualche azione costruttiva da intraprendere.
Appunto, i Grandi Maestri, oltre a essere essenziali, si dedicano a suggerire come migliorare la propria essenza e quali azioni positive mettersi a realizzare.
Oggi invece le canalizzazioni sono davvero il contrario di tutto questo. In modo particolare quando avvertono di catastrofi prossime venture. Se per caso, veramente ciò non fosse in atto, lo si creerebbe
noi, influenzati come siamo da tali pensieri!
Anche senza stare a puntualizzare l’assurdità di affermazioni in cui si profetizza l’arrivo di eventi spettacolari, che immancabilmente non si sono presentate, anche tutto il resto è preoccupante. Non tanto per quello che acclamano, ma per la totale mancanza di un minimo di senso critico con cui le persone le accolgono.
Sempre la Bailey, nel già citato libro, scrive:
Uomini e donne si affannano a scrivere in modo automatico, ispirato o profetico, per dare al pubblico il risultato delle loro fatiche. Sono scritti che si riconoscono per certe caratteristiche comuni, e possono
essere spiegati in vari modi. Emanano da fonti interiori diverse. Sono stranamente simili, mostrano uno spirito amabile e devoto; non dicono nulla di nuovo, e si limitano a ripetere ciò che già molte altre volte
è stato detto; sono pieni di affermazioni e di frasi che li ricollegano agli scritti dei mistici o all’insegnamento cristiano; contengono a volte profezie di avvenimenti futuri (si tratta di solito di predizioni terrificanti, ben raramente di carattere lieto); molto confortano l’autore perché gli danno la sensazione di essere un’anima grande e meravigliosa (…).
Alcuni poi sono decisamente distruttivi. Predicano cataclismi immani, e alimentano la paura nel mondo. Anche supponendo trattarsi di predizioni vere, c’è da domandarsi se valga la pena atterrire il pubblico, e se non fosse più edificante aiutarlo a realizzare il suo destino immortale, invece di profetizzargli che un’onda immane sta per sommergerlo, o che una catastrofe eliminerà fra breve alla faccia della terra la città in cui
vive.
Come giudicare tali scritti:
buoni o innocui, o nocivi, o distruttivi e sovvertitori dell’ordine pubblico? Grosso modo si possono raggruppare in due categorie.
Appartengono alla prima gli scritti di quelle anime sensitive che, sempre su livelli psichici, si sintonizzano con l’insieme delle aspirazioni, dei desideri e dei concetti mistici di ogni tempo, oppure con le ansie di tutte le epoche, con le paure razziali ed ereditarie, o il terrore generato dalle condizioni mondiali che attualmente
prevalgono. Esse lo annotano e lo scrivono e lo danno da leggere agli amici (…) Che le cose trattate siano buone o cattive, liete - il che accade raramente - o tristi, che vibrino di paura o di presagio, si tratta soltanto di psichismo, e non ne emergono in alcun modo le qualità rivelatrici dell’anima.
Sono della seconda categoria gli scritti che rivelano un processo di auto-educazione, un metodo per
il quale il mistico introverso si estroverte. L’autore attinge forse ai tesori di conoscenza del suo subconscio, accumulati con la lettura, il pensiero e le relazioni. La sua mente ha registrato molte cose di cui egli rimane all’oscuro. Poi prende a meditare e d’un tratto capta le profondità della sua natura e raggiunge le risorse del subcosciente e le nozioni scese sotto la soglia della coscienza ordinaria. Si mette a scrivere assiduamente. Perché egli debba considerare quei pensieri come emanati dal Cristo o da qualche grande Maestro, è un mistero.
Probabilmente, il sentirsi un canale attraverso cui il Cristo può comunicare, ne accarezza l’orgoglio - sempre inconsciamente.
Non mi riferisco a tutti quegli scritti detti automatici, così popolari oggi. Voglio sperare che lo studente di meditazione si rifiuti di avere a che fare con le cose pericolose di questo genere. Nessun vero aspirante, nell’impresa di disciplinare se stesso, vorrà cedere le redini e sottomettersi al controllo di una qualsiasi entità, incarnata o disincarnata; ne vorrà affidarsi ciecamente alla prima forza che si presenti. I pericoli di
questo genere sono ben noti per aver condotto tanta gente nei ricoveri per alienati, e costretto tanti altri a farsi curare da ossessioni e da ‘idee fisse’.
Pensate, la Bailey, come la Fortune, scrivevano nel lontano inizio del Novecento e oggi le loro parole sono così attuali che sembrano state scritte in questa nostra epoca! La Terra, nonostante tutto, non è
andata distrutta perché, ricordiamolo, Dio promise ad Abramo che fin quando ci sarebbero stati almeno dieci giusti non l’avrebbe annientata.
Ebbene c’è da lavorare per essere uno di questi giusti: solo così aiuteremo davvero il mondo a superare le crisi. Senza aspettare ipotetiche astronavi o messaggeri di vario tipo.
C’è da entrare in azione e diventare splendenti, per aiutare chi è offuscato a ritrovare la propria Luce divina dentro di sé.
Un estratto da : http://www.evoluzioni.info/2008/12/entit-positive-o-negative.html
Nota di Shanti. Concordo con la maggior parte di questo post, ma penso anche, che ci siano alcune anime incarnate, altamente evolute, che sono davvero in contatto con Maestri e Arcangeli o con il proprio Sè superiore, e ci possono portare i loro insegnamenti. Un post un po' lungo, ma, a mio parere, merita di essere letto, in questo tempo così difficile, in cui penso ci sia molta confusione anche nei piani invisibili, in cui il velo tra i piani si assottiglia, ma, proprio per questo è necessario ancor più discernimento( sia da parte di chi legge, sia da parte di chi riceve). Un abbraccio. Grazie Capitano.