Osho legge i Sutra di Kabir

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Oliviero Angelo
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Osho legge i Sutra di Kabir

Messaggioda Oliviero Angelo » 31/03/2010, 0:06

Kabir dice:


Vedo con gli occhi aperti e sorrido
e scorgo la sua bellezza ovunque.


Non occorre neppure chiudere gli occhi: che siano chiusi o aperti, tu vedi Lui, perché Lui è sia all'interno sia all'esterno.

Pronuncio il suo nome,
e qualunque cosa vedo mi ricorda Lui;
qualunque cosa faccio si trasforma nella sua adorazione.
L'alba e il tramonto sono per me la stessa cosa;
tutte le contraddizioni sono risolte.


Tutte le contraddizioni si risolvono solo quando hai ragiunto Dio, mai prima, perché è la mente a creare le contraddizioni. Quando hai raggiunto Dio, la mente non esiste più, e con la ment se ne vanno tutte le contraddizioni; a quel punto, il giorno e la notte sono la stessa cosa: E così la vita e la morte. A quel punto, se sei o scompari non fa alcuna differenza; inspirare ed espirare non sono due cose, ma un solo processo.

Ovunque vado, mi muovo intorno a Lui.
Tutto ciò che ottengo è al suo servizio:
quando mi sdraio, mi prostro ai suoi piedi.
Egli è per me l'unica persona adorabile:
non ho alcun altro.
La mia lingua ha abbandonato le parole impure,
canta la sua gloria giorno e notte:
che io sia in piedi o seduto, non posso mai dimenticare Lui,
poiché il ritmo della sua musica risuona
nelle mie orecchie.


Kabir dice:


Il mio cuore è frenetico
e porto alla luce ciò che è nascosto nella mia anima.
Sono immerso in quell'unica grande estasi
che trascende tutti i piaceri e le sofferenze.


Le contraddizioni sono una nostra creazione - ricordalo -, perché non siamo in grado di vedere il Tutto: possiamo vedere solo una parte;da qui nasce la contraddizione.
Possiamo vedere solo un aspetto, mai il Tutto. Ci hai fatto caso? Se stai guardando un sassolino che tieni in mano, non puoi vederlo tutto contemporaneamente. Vedi un lato, ma l'altro è nascosto: quando vedi quest'ultimo, il primo lato diventa nascosto. Non puoi mai vedere nella sua interezza nemmeno un sassolino, neppure un granello di sabbia.
Quando vedi il mio viso, puoi solo dedurre l'esistenza della mia schiena: forse c'è, forse no. Quando vedi la mia schiena, il viso è solo una deduzione: forse c'è, forse no. Non vediamo mai nulla nella sua interezza, perché la mente non può mai vedere la totalità.
La mente è un punto di vista parziale.
Quando la mente è stata abbandonata ed è sorta la meditazione, vedi la totalità. Allora scorgi il Tutto così com'è, unificato in tutti i suoi aspetti; in questo caso l'estate e l'inverno non sono separati né lo sono l'autunno e la primavera. A quel punto vedrai che la nascita e la morte sono due aspetti dello stesso processo; e la felicità e l'infelicità non sono opposte, ma congiunte: stanno insieme come una valle e una montagna.
E quando cogli questa unitarietà della vita, le scelte finiscono; non c'è più nulla da scegliere. Non l'hai notato? Ogni volta che scegli la felicità, diventi vittima dell'infelicità; ogni volta che desideri il successo, arriva il fallimento; ogni volta che speri, la frustrazione è in agguato; ogni volta che ti aggrappi alla vita, arriva la morte e distrugge tutto.
Non hai visto che tutto ciò accade ogni giorno, a ogni istante? Questi non sono opposti, si accompagnano; e nel momento in cui li vedi insieme, cosa puoi scegliere? Non c'è nulla da scegliere, si diventa privi di scelta.
E' ciò che continua a ripetere Krishnamurti: "Sii privo di scelte, in uno stato di consapevolezza privo di scelte...". Ma non può accadere, se non hai scorto l'unitarietà delle cose.
Una volta compreso che tutte le cose sono congiunte, la scelta diventa impossibile.


(continua...)
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Oliviero Angelo
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Osho legge i Sutra di Kabir

Messaggioda Oliviero Angelo » 31/03/2010, 0:45

...

A quel punto non c'è nulla da scegliere, perché qualunque cosa tu scelga arriverà accompagnata dal suo opposto; ebbene, che senso ha scegliere? Scegli l'amore e arriva l'odio, scegli l'amicizia e compare l'inimicizia; scegli una cosa "qualsiasi" e immediatamente, come un'ombra, viene il suo opposto. Allora si smette di scegliere, si resta privi di scelta; e quando si è privi di scelta, si sono trascese tutte le contraddizioni.
Trascendere le contraddizioni vuol dire trascendere la mente, e trascendere la mente vuol dire conoscere l'Amore. Tutto ciò che finoa oggi hai conosciuto come amore, non ha nulla a che vedere con esso; è solo un abuso di quella parola. "Amore" è un termine molto abusato; sono poche le parole abusate come "amore"; "Dio è un'altra, "pace" un'altra ancora; ma "amore" è la prima della lista. Tutti parlano d'amore e nessuno sa cosa sia. La gente lo canta, ci scrive poesie, ma non sa cos'è l'amore.
La mia esperienza è questa: ogni volta che qualcuno scrive una poesia sull'amore, puoi essere certo che l'ha mancato, che non ha conosciuto l'amore; altrimenti, a chi interessa scrivere poesie sull'amore? Se puoi, preferirai amare piuttosto che scrivere poesie sull'amore.
Ho osservato i poeti, e non ne ho mai conosciuto uno che sappia cos'è l'amore; solo i mistici lo sanno.
L'amore non ha nulla a che vedere con tutte le cose che gli sono state associate. E non sai quanto è abusata questa parola! Se vai in un bar, sentirai qualcuno dire: "Amo i gelati!". Un altro ama una Cadillac, qualcun altro il suo cane, il suo gatto o la sua donna... La gente applica la parola "amore" a qualsiasi cosa.
L'amore non ha alcun oggetto di riferimento, non è mai rivolto a qualcuno: esiste solo l'amore di Dio. Quando ami la tua donna, se l'ami "davvero", vedrai che è scomparsa e al suo posto c'è Dio. Se ami un albero, all'improvviso vedrai che l'albero è scomparso e Dio sta sbocciando in esso, verdissimo. L'Amore è solo Dio. L'Amore non è mai della parte, è solo del Tutto.
L'amore è praticamente sinonimo di preghiera. Ma noi non abbiamo conosciuto l'amore; e fin dall'infanzia siamo stati sviati. La madre dice al bambino:"Amami, sono tua madre", come se fosse possibile forzare l'amore, solo perché si è una madre. Il padre dice: "Amami, sono tuo padre", come se l'amore fosse una logica: "Poiché sono tuo padre, mi devi amare".
E il bambino non sa cosa fare. Com'é possibile amare solo perché qualcuno dice di essere tuo padre? E se il bambino non ama, comincia a sentirsi in colpa; per cui finge, mostra amore. Poiché non sa cos'è, sorride; dice: "Ti amo, mamma. Ti amo, papà", e il papà è felicissimo.
La gente è felicissima di fonte a parole vuote. E la mamma è felicissima perché il bambino sorride, e si sente bene perché in fondo almeno una persona l'ama; quanto meno suo figlio l'ama. Nessuno l'ha mai amata... Il bambino sta semplicemente diventando un politico: sta imparando le vie dell'inganno. Prima o poi diventerà così bravo che passerà tutta la vita a fingere e parlare d'amore. Cento volte al giorno dirà alla moglie: "Ti amo, ti amo...", ma sono parole senza contenuto. Dietro di esse non c'è niente, sono vuote; ma aiutano, perché la gente vive solo di parole. La gente non conosce la realtà, ha perso ogni contatto con essa.
(...) Non occorre che queste parole abbiano un significato, ma ditele lo stesso: il semplice dirle aiuta. La gente conosce solo le parole, non la realtà.
Quando un bambino ha imparato a simulare l'amore, non lo conoscerà mai; infatti, l'amore non è qualcosa che puoi fare. Accade: non è un'azione che compi. L'Amore è qualcosa di più grande, è più vasto di te; non puoi venirne a capo e manipolarlo. Ricordalo, e resta aperto. Non fingere. Quando arriva, sentiti grato; quando scompare, torna ad aspettare; ma non fingere.
Se non fingi, un giorno vedrai che l'amore è sorto, il fiore è sbocciato. E ogni volta che nel tuo cuore l'amore si schiude, la fragranza arriva ai piedi del divino. Può prendere una strada qualsiasi: attraverso il figlio, la moglie, il marito, l'amico, un albero, una roccia. Può passare attraverso qualsiasi cosa, comunque raggiunge sempre il divino.
L'amore è qualcosa rivolto al Tutto, alla totalità dell'esistenza. Aspettalo. E l'amore è la chiave segreta per aprire tutte le serrature e tutti i blocchi: un blocco non è altro che una serratura nel tuo essere. L'amore è la chiave segreta, apre tutte le serrature. L'Amore è la chiave universale...
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Messaggioda shanti » 31/03/2010, 0:51

[...]l'amore
non è qualcosa che puoi fare. Accade: non è un'azione che compi.
L'Amore è qualcosa di più grande, è più vasto di te; non puoi venirne a
capo e manipolarlo. Ricordalo, e resta aperto. Non fingere. Quando
arriva, sentiti grato; quando scompare, torna ad aspettare; ma non
fingere.
Se non fingi, un giorno vedrai che l'amore è sorto, il
fiore è sbocciato. E ogni volta che nel tuo cuore l'amore si schiude,
la fragranza arriva ai piedi del divino. Può prendere una strada
qualsiasi: attraverso il figlio, la moglie, il marito, l'amico, un
albero, una roccia. Può passare attraverso qualsiasi cosa, comunque
raggiunge sempre il divino.[...]


Grazie, è bellissimo. Ciao compagno di cammino.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda Oliviero Angelo » 31/03/2010, 1:08

Grazie, Compagna di Cammino che magari ti tocca rallentare per ascoltare le mie barzellette in fondo alla fila ...



Sai, questo post è tratto dal libro "L'Essenza Segreta" e finora ciò che ho riportato con spirito di condivisione, mi ha "toccato" molto profondamente e spero di poterne comprendere appieno l'essenza, di un Amore che sto ancora cercando dentro me provando davvero ad aprirmi e aspettarlo.
Sono qui per imparare, dopotutto no?
Lo so che Io sono già tutto quello che posso essere, basterebbe alzare la saracinesca della mente e dei limiti "umani" che subdola m'impone.
Ma so anche che non sono solo...e questo è per me importante.
Grazie


Gladius Lucis
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