Amore e matrimonio

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Oliviero Angelo
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Amore e matrimonio

Messaggioda Oliviero Angelo » 15/04/2010, 1:50

"Donna... vivere con te è un inferno, ed è un inferno vivere senza di te" (Humphrey Bogart).
Che fare?



Si deve attraversare questo inferno. Si deve sperimentare sia l'inferno creato dal vivere con una donna, sia l'inferno che nasce quando si vive senza una donna. E questo vale non solo per la donna, ma anche per l'uomo; dunque, non essere il solito maschio sciovinista1 e' una realtà che si applica a entrambi i contesti, una spada a doppio taglio. Anche le donne sono stanche di vivere con gli uomini, e anche loro sono frustrate quando devono vivere da sole.
Di fatto, questo è uno dei dilemmi umani fondamentali, dev'essere compreso: tu non puoi vivere senza una donna perché non sai vivere con te stesso. Non sei abbastanza meditativo.
La meditazione è l'arte di vivere con se stessi. Non è altro che questo, è semplicemente questo: l'arte di essere gioiosamente soli. Un meditatore può stare seduto gioiosamente solo per mesi, per anni. Non spasima la presenza dell'altro, poiché la sua stessa estasi interiore è tale e così grande, è così potente da dominarlo...dunque, perché preoccuparsi dell'altro? Se l'altro entra nella sua vita, non è affatto un bisogno: è un lusso.
E io sono assolutamente a favore del lusso, poiché significa questo: se l'altro è pesente, ne puoi gioire; se non lo è, gioisci comunque.
Un bisogno è un fenomeno complesso. Per esempio, pane e companatico sono bisogni, viceversa i fiori in giardino sono un lusso; puoi vivere senza, non morirai. Invece, senza pane e companatico non puoi vivere.
Per l'uomo che non è in grado di vivere con se stesso l'altro è un bisogno, un bisogno assoluto poiché, quando si trova da solo con se stesso, si annoia: è così annoiato dalla propria presenza che vuole un qualsiasi impegno con qualcun altro. E poiché è un bisogno, diventa una dipendenza: devi dipendere dall'altro. Poiché diventa una dipendenza, ecco che odii, ti ribelli, opponi resistenza, in quanto si tratta di una schiavitù. La dipendenza è una sorta di schiavitù, e nessuno vuole essere uno schiavo.
Un uomo incontra una donna poiché non è in grado di vivere da solo. Anche la donna non lo è, per questo vuole incontrare un uomo, altrimenti non ce ne sarebbe bisogno. Entrambi sono annoiati da se stessi ed entrambi pensano che l'altro li aiuterà a liberarsi dalla noia.
Certo, all'inizio sembrerà così, ma solo all'inizio. Man mano che la relazione si stabilizzerà, e ciò accadrà ben presto, i due vedranno che la noia non è affatto stata distrutta; anzi, non solo è raddoppiata: è moltiplicata.
E' successo questo: prima erano annoiati con se stessi, adesso lo sono anche con l'altro, poiché più ti avvicini a lui, più lo conosci, più l'altro in pratica diventa una parte di te.
Ecco perché, se vedi una coppia annoiata camminare di fianco a te, puoi essere quasi certo che i due sono sposati.
Quando due persone sono innamorate - quando l'uomo non ha ancora sedotto la donna, e quando la donna ancora non si è convinta a vivere per sempre con l'uomo -, entrambe fingono una gioia straordinaria. E qualcosa in quella gioia è anche vera, poiché l'uomo spera: "Chissà? Potrei liberarmi dalla mia noia, dalla mia angoscia, dalla mia ansia, dal mio senso di isolamento. Questa donna potrebbe aiutarmi" e la donna spera la stessa cosa. Ma, non appena si è insieme tutte quelle speranze scompaiono, e di nuovo si precipita nella disperazione. Adesso si è ancora annoiati, e il problema è centuplicato... ebbene, come liberarsi di questa donna?
Poiché non sei meditativo, hai bisogno degli altri per tenerti occupato. E poiché non sei meditativo, non sei neppure in grado di amare, infatti l'amore è una gioia che straripa. Se sei annoiato con te stesso, che gioia potrai mai condividere con l'altro? Di conseguenza, anche stare con lui diventa un inferno.
In questo senso, Jean-Paul Sartre ha ragione: l'altro è l'inferno. In realtà non è così, sembra solo che lo sia. L'inferno esiste dentro di te, nel tuo non essere meditativo, nella tua incapacità di stare solo ed essere estatico. Ed entrambi i partner sono incapaci di stare soli ed essere estatici; ebbene, entrambi saranno alla gola dell'altro, alla continua ricerca di un po' di felicità da succhiare, da strappare in modo famelico. Entrambi lo fanno, ed entrambi sono mendicanti.

Nessuno conosce se stesso,nessuno ha alcuna familiarità con se stesso. Noi vediamo soltanto il volto dell'altro. Una donna ci sembra bella, un uomo ci sembra bello e sorridente... tutti sorridono; non conosciamo affatto le loro angosce. Forse, tutti quei sorrisi sono solo una facciata per ingannare gli altri, e per ingannare se stessi. Forse, dietro quei sorrisi si nascondono fiumi di lacrime. Forse, quell'uomo, quella donna hanno paura: se non sorridessero, potrebbero scoppiare in un pianto dirotto, disperato.
D'altra parte, quando vedi l'altro, vedi semplicemente la superficie, e ti innamori della superficie. Quando poi ti avvicini, ben presto ti rendi conto che gli abissi interiori dell'altro sono oscuri quanto lo sono i tuoi. Anche l'altro è un mendicante, come lo sei tu. Ebbene... due mendicanti che mendicano tra di loro: l'inferno è inevitabile!


Il problema non sono le donne, né lo sono gli uomini: è una questione di meditazione e d'amore. La meditazione è la fonte dentro di te da cui scaturisce la gioia, e da lì inozoa poi a straripare. Solo se hai gioia a sufficienza da condividere, solo in questo caso il tuo amore sarà un appagamento. Se non hai alcuna gioia da condividere, il tuo amore sarà faticoso, qualcosa che ti esaurisce e ti esaspera, qualcosa di noioso.
In questo caso, ogni volta che stai con una donna ti annoi e vuoi liberarti di lei; e quando sei solo, ti annoi con te stesso e vuoi liberarti dalla tua solitudine, per cui ti metti alla disperata ricerca di una donna. Questo è un circolo vizioso! Puoi continuare a muoverti come un pendolo da un estremo all'altro, per tutta la vita.
Metti a fuoco il problema reale! E il problema reale non ha nulla a che vedere con l'uomo o con la donna; ha qualcosa a che fare con la meditazione e con la fioritura della meditazione nell'amore, nella gioia, nella beatitudine.
Com prima cosa medita, sii estatico, in seguito sorgerà spontaneamente un amore straripante. A quel punto essere con gli altri è bello, ed è altrettanto bello essere soli; e in quel caso è anche semplice: tu non dipendi dagli altri e non rendi gli altri dipendenti da te. Allora si tratta sempre di amicizia, di vera amicizia; non diventa mai una relazione, è sempre un essere in rapporto. Ti rapporti all'altro, ma non crei mai un matrimonio. Il matrimonio è sempre frutto della paura, essere in rapporto scaturisce dall'amore.
Siete in rapporto: finché le cose scorrono è qualcosa di bello che condividete. E se vedete che è venuto il momento di lasciarsi, poiché i vostri sentieri giungono a un crocevia e prendono strade diverse, vi salutate con profonda gratitudine per tutto ciò che avete rappresentato l'uno per l'altro, per tutte le gioie e tutti i piaceri e tutti i bellissimi momenti che avete condiviso... e vi separate semplicemente, senza infelicità, senza dolore.
Nessuno potrà mai garantire che due persone saranno felici di stare insieme per sempre, perché le persone cambiano. Quando incontri una donna, è una persona e altrettanto vale per te. Dopo dieci anni tu sarai un'altra persona e altrettanto sarà lei. Siete simili a un fiume: l'acqua scorre continuamente. Le persone che erano innamorate non esistono più, entrambe sono scomparse. Ebbene, a quel punto possono restare aggrappate a una promessa fatta "a qualcun altro": nessuno dei due individui attuali ha mai fatto una promessa simile!
Un vero uomo di comprensione non fa mai promesse per il domani, può solo dire: "Per il momento". Un uomo veramente onesto non può promettere assolutamente nulla, come potrebbe? Chi conosce cosa accadrà domani? Potrebbe venire, potrebbe non arrivare mai. E nel domani che verrà: "Io non sarò più lo stesso, tu non sarai più la stessa". Nel domani che verrà: "Tu potresti trovare qualcun altro con cui ti armonizzi più in profondità, io potrei trovare qualcun altro con cui mi accompagno più armoniosamente". Questo mondo è sconfinato: perché confinarlo a quello che si prova oggi? Tenete le porte aperte, lasciate spazio a tutte le alternative.
Certo, io sono contro il matrimonio. E' il matrimonio che genera tutti i problemi. E' il matrimonio a essere diventato qualcosa di abnorme, di disgustoso. Il matrimonio è l'istituzione più orribile che esista al mondo, poiché costringe le persone a essere false: con il tempo cambiano, ma devono continuare a fingere di essere sempre le stesse.


(...)
Impara a essere silenzioso, in pace, quieto e immobile. Impara a essere una nonmente: quello dev'essere l'inizio per qualsiasi ricercatore della verità. Prima di quel passo non si deve fare nulla e, dopo averlo fatto, tutto diventa facile. Nel momento in cui scopri di essere assolutamente felice (...) potrai condividere la tua gioia, e a quel punto sarai in grado di dare amore. Prima di allora sarà inevitabilmente qualcosa di infelice, ritmato tra speranze e frustrazioni, desideri e fallimenti, sogni... con il risultato di trovarti in mano e in bocca solo della polvere.
Sta' attento, non sprecare tempo. Prima ti sintonizzi con la nonmente meglio è. A quel punto in te possono fiorire molte cose: amore, creatività, spontaneità, gioia, preghiera, gratitudine, Dio.


(Osho)
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Angel
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Amore e matrimonio

Messaggioda Angel » 15/04/2010, 13:34

....argomento molto sincrono con il mio stato d'animo di questi giorni, legato proprio all'argomento che hai proposto caro fratello Gladius, stamattina sentivo forte la tristezza nell'animo per una promessa fatta tanti anni fa da colei che non sono più....ho lasciato che le lacrime riempissero i miei occhi e ho poi rivolto l'attenzione all'accettazione di questa mia realtà con la consapevolezza di avere una lezione importante di vita da imparare......
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
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Amore e matrimonio

Messaggioda Oliviero Angelo » 15/04/2010, 15:07

Mia cara Angel

Credo tu non sia sola in questo percorso.
Per il semplice fatto che posto certi argomenti è perché certe tematiche le trovo attinenti anche alle mie esplorazioni interiori, ai Buoni Combattimenti che di volta in volta mi si dettano.
Penso che ognuno di noi, dal momento che inizia un percorso nel personale risveglio, si "stiracchiano" nuove consapevolezze e percezioni di quello che stiamo diventando, anzi, di quello che stiamo tornando finalmente ad Essere.
Dobbiamo essere amanti di noi stessi e colmi di gioia per la nostra stessa esistenza per poter instaurare rapporti che abbiano valenza...per poter donare Amore lasciando liberi e lasciandoci liberi di essere quello che siamo.
Se non siamo, come possiamo riconoscere l'essere altrui nella sua sacralità?
Se non abbiamo Amore per noi come possiamo condividerlo o donarlo ad altri?
L'Amore è una lezione che tutti noi, ogni istante, dobbiamo sempre continuare ad imparare perché Amore è eternità, è Vita e come Vita è un costante divenire.
Asciuga le lacrime e sorridi, cara sorella... E l'amore, comunque, quando è Amore, inizia e non può mai finire. Noi, nel divino che siamo, siamo Amore.
Noi siamo la Trinità, siamo il Padre, la Madre e il Figlio.
Siamo Dio. Siamo quindi Amore.

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Amore e matrimonio

Messaggioda marisa » 15/04/2010, 23:16

CIAO CARO FRATELLO LUCIS.....TU SEI SEMPRE FORTISSIMO !!!


MA.IN QUESTO CASO, OSHO LO E' MOLTO MENO!!!SONO CONVINTA CHE CI SIANO ALTRE VISIONI SUL MATRIMONIO.....

CIAO ANCHE A TE CARA ANGEL...VI ABBRACCIO COL CUORE


Marisa


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Amore e matrimonio

Messaggioda Oliviero Angelo » 15/04/2010, 23:30

Mi viene in mente una citazione che diceva pressapoco così:
"In Paradiso c'è l'amore ma non c'è il matrimonio".
Il matrimonio è solo un rituale, spesso una convalida legale, a sancire l'amore.
Che può esserci o essere solo un'illusione a prescindere dal volerlo sancire nero su bianco.
Grazie, carissima Marisa!

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Amore e matrimonio

Messaggioda drago-lontra blu » 16/04/2010, 6:56

Il matrimonio è l'istituzione più orribile che esista al
mondo, poiché costringe le persone a essere false: con il tempo
cambiano, ma devono continuare a fingere di essere sempre le stesse......

vera è anche l'altra faccia della medaglia: Non siamo mica sposati....e tanti saluti a tutti, si girano i tacchi e ciao.
un bacione.
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shanti
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Amore e matrimonio

Messaggioda shanti » 16/04/2010, 10:12

Il mio primo matrimonio si è concluso dopo 21 anni. Per anni ho tentato di tutto per tenere vivo un legame che non respirava più. Poi ho compreso. Il ciclo si era concluso. E' stato difficile, ma ho scelto la vita, dopo aver dato tutto quello che potevo dare, e ricevuto altrettanto, le nostre strade si erano divise.I documenti per la separazione sono arrivati nel giorno del ventunesimo anniversario delle nozze. Una coincidenza?

Ho incontrato Prema, anzi l'ho ri-incontrato, dopo esserci uniti o sfiorati in molte vite, di cui abbiamo ricordo. Ci siamo riconosciuti, riuniti e abbiamo iniziato a vivere insieme.
Nessuno dei due pensava certamente a sposarsi di nuovo. Anzi, lo avevamo proprio escluso.
Ma poi è cambiato qualcosa. Non saprei dire cosa, ma ad un certo punto il desiderio di sposarci è stato fortissimo, in entrambi.
Ed è stato un passo consapevole, profondamente sentito nel nostro cuore. Non posso sapere cosa accadrà, so che siamo due esseri sorretti da un amore al di fuori degli schemi. Ognuno di noi è una fiamma che non si alimenta con la fiamma dell'altro. Le nostre fiamme unite brillano, ma anche individualmente la luce non si spegne. Forse è questo, forse camminare fianco a fianco, per la pura gioia di farlo, ci ha portati a questo matrimonio che abbiamo voluto per noi stessi, non per legarci, non per obbligarci a stare insieme, ma perché sentivamo di farlo. E non ci siamo fatti troppe domande o paranoie. Non certo per avere un certificato o per motivi "umani".
Ci siamo sposati davanti ai nostri amici, in municipio, con mio figlio che ha portato le fedi e ha fatto da testimone per la sposa. Ci siamo sposati davanti a Wakan Tanka, nella capanna del sudore e abbiamo riconfermato la nostra unione davanti all'Arcangelo Michele e alle persone affini al nostro cuore. Sono stati tutti momenti di profonda gioia e hanno arricchito la nostra vita insieme. E sappiamo che quei momenti sono stati dei doni dello Spirito sul nostro cammino.


Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Amore e matrimonio

Messaggioda dhyan » 16/04/2010, 10:29

penso che si possa vivere sposati o non l'importante e' la consapevolezza

in quanto fiamma di luce trovo irrilevante il matrimonio come e' concepito nella societa'
e' vero drago siamo in costante evoluzione e nessun contratto di carta puo' bloccare il flusso....il fluire divino non tiene conto di un attestato di qualsiasi genere.
tra due persone fin quando l'amore alberga e' sempre un matrimonio..
ma quando l'amore prende voli diversi e bene ringraziarsi onorarsi per il vissuto
e continuare per la propria evoluzione ..invece di fingere dietro miriade di maschere,perche' non gioverebbe a nessuno dei due.

quando l'amore accade tra due persone..accadono miracoli
e l'esistenza non si preoccupa se sei o non sposato
il divino discende la dove la consapevolezza si espande accarezzando l'anima illuminandola


dhyan
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Amore e matrimonio

Messaggioda prema » 16/04/2010, 10:56

Il grosso problema del "matrimonio" è che quasi sempre ci sposa senza amarsi, perché si scambia per amore ciò che non lo è: si scambiano per amore la passione e l'attrazione fisica, interessi comuni e altro, ma tutto questo non è amore. Il tempo passa, la passione si affievolisce, cambiano gli interessi, cambiano le persone, ma soprattutto, vivendo insieme, si finisce col conoscersi più a fondo, e spesso si scopre che la persona che abbiamo scelto come compagna/o "per sempre", in realtà non è mai esistita; si scopre di essersi innamorati di una propria proiezione mentale, di un proprio concetto di donna/uomo "perfetto". E a questo punto crolla un castello di mere illusioni.
Il mio primo matrimonio è durato 17 anni, ma era già finito da prima, da molto prima. Mi ci è voluto molto tempo per trovare il coraggio di porre "ufficialmente" la parola fine a ciò che era già finito da un pezzo... Le solite convenzioni sociali, la preoccupazione di cosa pensa la gente, i genitori, e bla bla bla.

Le cosa cambiano però quando ci si incontra con una più profonda consapevolezza di sé. Le cosa cambiano quando lo stare insieme non è più un dipendere reciprocamente l'uno dall'altra, ma è il piacere di condividere la propria gioia, è il piacere di camminare insieme, di volare insieme.
A questo punto sposarsi o non sposarsi è assolutamente ininfluente per la coppia.
Shanti e io abbiamo scelto di sposarci: è stato un po' come condividere il nostro amarci, è stato un po' come dire a tutti: "Ehi, guardate noi! Guardate come stiamo bene insieme! Guardate come ci amiamo!".

Per il resto, sono d'accordo con Dyan
Citazione:
quando l'amore accade tra due persone..accadono miracoli e l'esistenza non si preoccupa se sei o no sposato il divino discende là dove la consapevolezza si espande accarezzando l'anima, illuminandola
Io sono ciò che sono per merito di ciò che tutti noi siamo

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Amore e matrimonio

Messaggioda shanti » 16/04/2010, 11:13

E' vero, a quel punto sposarsi o non sposarsi è ininfluente. Quando si tratta di una pura cerimonia davanti a una qualsivoglia autorità, sono di questa idea.
Ma il giorno in cui mio figlio è stato il testimone delle nostre nozze, è stato un dono dello Spirito, inserito in una cerimonia terrena. Quando ci siamo sposati nella Capanna del sudore, è stato lo Spirito a soffiare il suo caldo respiro su di noi e qualcosa è cambiato. Non il nostro amore...ma qualcosa..
Forse sono solo piccole gioie umane, ma una parte di me lo è, quindi...perché no?.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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