TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Meditazioni, spunti di riflessione, ...
(vedi anche:)
Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda Oliviero Angelo » 24/04/2010, 2:25

Tabula rasa



I filosofi hanno sempre creduto che l'essenza precede l'esistenza, che un uomo sia già determinato all'atto della nascita. Egli contiene l'intero programma di ciò che sarà, come un seme: adesso bisogna solo portarlo alla luce. Non esiste libertà. Questa è stata la posizione di tutti i filosofi del passato: l'uomo ha un fato, un destino. Diventerà un'entità prefissata, perché tutto è già stato scritto. Il fatto che tu non ne sia consapevole è un'altra questione: qualunque cosa tu stia facendo non la stai facendo "tu"; viene fatta "attraverso" di te da forze naturali e inconsce, oppure da Dio.
Questa è la posizione dei deterministi, dei fatalisti. A causa di questa posizione l'intera umanità ha sofferto tantissimo, perché ciò implica l'impossibilità di qualsiasi cambiamento radicale. Rispetto alla trasformazione dell'uomo non si può fare alcunché: tutto accadrà come dovrà accadere. L'Oriente ha sofferto moltissimo a causa di questo atteggiamento. Se non è possibile fare nulla, si comincia ad accettare di tutto: schiavitù, povertà, brutture... "bisogna" accettarle.
Questa non è né comprensione né consapevolezza, non è ciò che il Buddha definisce la Realtà, lo stato di fatto delle cose, "tathata"; è semplice disperazione che si nasconde dietro belle parole, ma le conseguenze di tutto ciò sono disastrose. Le puoi vedere nella frma più acuta in India: la povertà, i mendicanti, le malattie, gli storpi, i ciechi... e nessuno se ne accorge, perché la vita è sempre stata, è e sarà sempre così. Un senso di letargia è filtrato fin dentro l'anima.
Questo intero approccio è fondamntalmente sbagliato. E' una consolazione, non una scoperta che deriva dall'aver guardato dentro la realtà. Serve a coprire in qualche modo le ferite: è una razionalizzazione. E ogni volta che le razionalizzazioni cominciano a nascondere la tua realtà, sei condannato a scendere in oscurità sempre maggiori.
Io vorrei dirti che l'essenza non precede l'esistenza; al contrario, l'esistenza precede l'essenza. L'uomo è l'unico essere sulla Terra a possedere la libertà. Un cane nasce, vive e muore come un cane: non ha libertà. Una rosa resterà una rosa, non è possibile alcuna trasformazione, non può diventare un fiore di loto. Ogni possiblità di scelta è fuori discussione, non c'è libertà. E' qui che l'uomo è completamente diverso; queste sono la sua dignità, la sua specificità e la sua unicità nell'esistenza.
Ecco perché sostengo che Charles Darwin ha torto, perché parte classificando l'uomo insieme agli altri animali, non ha preso neppure in considerazione questa differenza fondamentale. La differenza fondamentale è che tutti gli animali nascono con un programma, a eccezione dell'uomo. L'uomo nasce come una tabula rasa, una lavagna vuota; su di essa non c'è scritto nulla. Tu devi scriverci ciò che desideri: sarà la tua creazione.
L'uomo non è soltanto libero, vorrei affermare che l'uomo "è" libertà. Questo è il suo nucleo fondamentale, la sua stessa anima. Non appena neghi la libertà all'uomo, hai negato il suo tesoro più prezioso, il suo stesso regno. A quel punto egli è un mendicante, ma in una situazione molto peggiore degli altri animali, perché almeno essi possiedono un programma specifico. L'uomo è semplicemente perduto.
Una volta compreso questo - che l'uomo nasce in quanto libertà - tutte le dimensioni sono disponibili, si può crescere in tutte le dimensioni. A quel punto dipende da te cosa diventare e cosa no: sarà la tua creazione. La vita diventa un'avventura; non il venire alla luce di un seme, ma un'avventura, un'esplorazione, una scoperta. La verità non ti è già data: devi crearla. Da un certo punto di vista, in ogni istante ti stai creando.
Anche accettare la teoria del fato è una decisione sulla tua vita. Accettando il fatalismo hai scelto la vita di uno schiavo: è una tua scelta! Hai scelto di entrare in una prigione e di essere incatenato, ma si tratta sempre di una tua scelta. Puoi uscire dalla tua prigione.
Naturalmente la gente ha paura di essere libera, perché la libertà è rischiosa. Non si sa mai cosa si sta facendo, dove si sta andando e quale sarà il risultato finale. Se non sei un essere prefabbricato, la responsabilità ricade interamente su di te; non puoi scaricarla sulle spalle di qualcun altro. Alla fin fine, sarai di fronte all'esistenza completamente responsabile di te stesso. Qualunque cosa tu sia, chiunque tu sia, non puoi evitarlo, non puoi tirarti indietro: questa è lapaura. A causa di questa paura la gente ha assunto ogni sorta di posizione determinista.
Ed è strano: tanto le persone religiose quanto quelle non religiose sono d'accordo su un solo punto, cioé non esiste la libertà. Su qualsiasi altro argomento sono in disaccordo, ma la loro intesa su un punto è sospetta. I comunisti dicono di essere atei e antireligiosi, ma sostengono che l'uomo è determinato dalla situazione sociale, economica e politica. Egli non è libero, la sua consapevolezza è determinata da forze esterne. E' la stessa logica! Puoi chiamare quella forza esterna "la struttura economica". Hegel la definisce "Storia" - con la "S" maiuscola, nota bene - mentre le persone di religione la chiamano "Dio", di nuovo una parola con una maiuscola. Dio, la Storia, l'Economia, la Politica, la Società... tutte forze esterne, ma tutti concordano su un punto: non sei libero. No evitare la responsabilità, non sarebbe d'aiuto. Prima l'accetti e meglio è, perché puoi cominciare a creare immediatamente te stesso. E nell'istante in cui crei te stesso nasce una grande gioia, e quando ti sei completato nel modo in cui "tu" volevi, l'appagamento è immenso. E' proprio come quando un pittore dà l'ultimo tocco a un quadro: nel suo cuore sorge una profonda soddisfazione. Un lavoro ben fatto porta una grande pace. Si ha la sensazione di aver partecipato al Tutto.
L'unica preghiera è essere creativi, perché solo tramite la creatività partecipi al Tutto; non esiste altro modo. Non bisogna pensare a Dio, devi partecipare in qualche modo. Non puoi essere un osservatore, ma solo un partecipante; solo allora ne assaporerai il mistero. Creare un quadro, una poesia o una musica non è nulla in confronto alla creazione di te stesso, della tua consapevolezza, del tuo essere.
Ma la gente ha paura, e ci sono dei motivi. Innanzitutto, si tratta di qualcosa di rischioso, perché solo tu sei responsabile. Secondo, è possibile fare cattivo uso della libertà, perché puoi scegliere la cosa sbagliata. "Libertà" vuol dire che puoi scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato; se sei libero di scegliere solo ciò che è giusto, non è libertà. Sarebbe come quando Ford creò le sue prime macchine: erano tutte nere. E lui portava i clienti nella sala vendite e diceva: "Potete scegliere qualsiasi colore, basta che sia nero!".
Che razza di libertà è questa? "Basta che sia giusto", "Basta che segua i Dieci Comandamenti", "Basta che segua la "Gita", il Corano, il Buddha, Mahavira, Zarathustra": non sarebbe affatto libertà! "Libertà" vuol dire intrinsecamente, fondamentalmente, che sei libero di scegliere tra ciò che è giusto e ciò che è sbagliato.
E il pericolo è che la via sbagliata è sempre più facile: da qui la paura. La via sbagliata è una strada in discesa, quella giusta è una strada in salita. Andare in salita è difficile, faticoso, e più arrivi in alto più diventa arduo. Ma andare in discesa è facilissimo. Non devi fare nulla, la gravità provvede a tutto. Puoi semplicemente rotolare come una roccia dalla cima della collina e arrivare fino in fondo: non c'è nulla che tu debba fare. Ma se vuoi innalzare la tua consapevolezza, se vuoi salire al mondo della bellezza, della verità, della beatitudine, stai aspirando alle vette più elevate che esistano, e questo è veramente difficile.
Secondo: più arrivi in alto maggiore è il pericolo di cadere, perché il sentiero si fa stretto e sei circondato da oscure valli. Basta un passo falso e cadrai, svanirai nell'abisso. E' più comodo e sicuro camminare in pianura, senza pensare alle vette.
La libertà ti dona l'opportunità di cadere al di sotto degli animali o di innalzarti al di sopra degli angeli. La libertà è una scala: un'estremità raggiunge l'inferno, l'altra tocca il paradiso. E' la "stessa" scala; la scelta è tua, la direzione è stata voluta da te.
E per me, se non sei libero, non puoi fare un cattivo uso della tua mancanza di libertà, è impossibile. Il prigioniero non può fare un cattivo uso dellapropria situazione: è in catene, non è libero di fare alcunché. E questa è la situazione di tutti gli altri animali, a eccezione dell'uomo: non sono liberi. Nascono per essere un certo tipo di animale e realizzeranno quel destino. In realtà è la natura stessa a realizzarlo, essi non devono fare nulla. La loro vita è priva di sfide. Solo l'uomo deve affrontare la sfida,la grande sfida. E pochissime persone hanno scelto di rischiare, di andare verso le vette, di scoprire le proprie cime estreme. Sono ben pochi: il Buddha, Cristo... è possibile contarli sulle dita delle mani.
Perché l'intera umanità non ha scelto di raggiungere lo stesso stato di beatitudine del Buddha, di amore di Cristo, di celebrazione di Krishna? Come mai? Per il semplice motivo che è pericoloso persino aspirare a quelle altezze. E' meglio non pensarci, e il modo migliore per farlo è accettare il fatto che la libertà non esiste: sei già predeterminato. Prima della tua nascita ti è stato consegnato un certo copione, ora devi solo recitarlo.
E' possibile fare un cattivo uso solo della libertà, non della schiavitù.Ecco perché al giorno d'oggi scorgi tanto caos nel mondo. Prima non era mai successo, per la semplice ragione che l'uomo non era altrettanto libero. (...) Ogni volta che c'è libertà, esplode il caos. Ma quel caos è prezioso, perché solo da esso nascono le stelle.ù
Io non ti sto dando nessuna disciplin, perché ogni disciplina è una sottile forma di schiavitù. Non ti sto dando alcun comandamento, perché qualsiasi comandamento proveniente da una persona esterna ti imprigionerà e renderà schiavo. Ti sto solo insegnando a essere libero e poi ti lascio a te stesso: puoi fare quello che vuoi con la tua libertà. Se vuoi cadere al di sotto degli animali, è una tua scelta e sei perfettamente libero di farlo, perché è la tua vita. Se decidi in tal modo è una tua prerogativa. Ma se comprendi la libertà e il suo valore, non comincerai a cadere; non scenderai al di sotto degli animali, bensì ti innalzerai al di sopra degli angeli.
L'uomo non è un'entità, ma un ponte tra due etenità: l'animale e il divino, l'inconscio e il conscio. Cresci in consapevolezza e cresci in libertà. Fà di ogni passo una tua scelta. Crea te stesso e assumitene l'intera responsabilità.


(Osho)
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Avatar utente
marisa
Messaggi: 1055
Iscritto il: 04/08/2009, 0:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda marisa » 24/04/2010, 10:53

GRAZIE LUCIS PER QUESTO TUO GRANDE IMPEGNO!!!


p.s.:ma quanto e quando dormi???

Marisa

Avatar utente
drago-lontra blu
Messaggi: 7528
Iscritto il: 01/11/2008, 0:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda drago-lontra blu » 24/04/2010, 16:47

La responsabilità è la parola chiave di tutto.
Che lo abbiamo deciso ora o prima di venire su questa Terra non cambia la nostra responsabilità.
Ci sono modi, diversi, scelte differenti, ma sempre il coraggio di essere se stessi accompagna o dovrebbe accompagnare la nostra esistenza.
SE con coraggio si affrontano le scelte viene ad essere accettata e riconosciuta la responsabilità, e non ha modo di esistere il fato.
Non posso tirarmi indietro da ciò che sono, cadrei davvero in una oscurità tremenda, ma ciò che sono mi appartiene, lo sostengo.
Non ho un format da seguire, e se dopo un po' mi accorgo che mi sono stancata, chi mi impedisce di smettere se è questo che voglio?
Chi può dirmi cosa sento, cosa voglio, cosa decidere? e dopo, chi si prende la responsabilità?
Ma se non sono capace di assumermi la mia responsabilità, cercando sempre la scusa negli altri, come mai posso dare consigli sul come e sul quando?
Non mi piace che mi dicano cosa devo fare o che mi dicano come mi sento, perché decido io per me, e nessun altro.
I modelli di comportamento esistono perché la gente ha paura di questa responsabilità, perché è cresciuta sentendosi dire che bisogna fare i bravi, riuscire, mai sbagliare, piacere.
E i modelli di comportamento ti fanno camminare su binari già stabiliti, sicuri, che escludono in automatico, la libertà, poichè sono controllati da schemi.
Se faccio cosi', sarò cosi' e di me si penserà cosi'.
Degne persone, brava gente, puliti burattini.

posso scegliere anche di fare una fesseria, e magari non me ne rendo conto, la differenza sta nel fatto che quando la fesseria è compiuta, io non scappo, alzo bene la testa per dire di qua, sono stata io.
E' dato per certo che solo uno stupido sceglierebbe il peggio, quindi, andando per esclusione, dovrei essere nel meglio, più o meno, quindi, questo esclude le scuse, nel caso finisse male, perché l'ultima cosa che desidero è causare un danno a terzi.
Cosi', comunque vada, ci sono nel bel mezzo, ma affronto la cosa, non fuggo, non tolgo il saluto, non mi giro dall'altra parte.
Nell'imperfezione mi alzo al mattino, ne sono consapevole, e mi sta bene cosi'.

Scelsi un motto molto tempo fa , L'Acqua scava la roccia.
Dopo quasi 30 anni l'ho cambiato con Vivi e lascia morire.

Sono certa che se non ti sporchi un po' il bel vestitino, ti perdi il divertimento migliore.
La propria libertà dicono i saggi, finisce dove inizia quella dell'altro.
Ok, benissimo, quindi, vediamo di delimitare la linea di confine, perché al di qua, ci sono io.
Tutto molto scontato pare. . Ma quanti sono coloro che seguono questo con buona intenzione e sincerità e quanti invece, se ne riempiono la bocca ma se ne fregano alla prima occasione e continuano a sorpassare questo confine con ipocrisia?

Io voglio qualcosa di diverso, sono di un altra pasta.
sono uno spirito libero.


un bacioneeeeeeee
Immagine

Immagine

Avatar utente
shanti
Amministratore
Messaggi: 12616
Iscritto il: 06/09/2008, 12:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda shanti » 24/04/2010, 17:45

Credo che sia impossibile camminare la vita in libertà, senza sporcarsi il vestitino in qualche occasione.
Quello che conta è la consapevolezza. Se ci si accorge di aver passato il confine e di aver leso la libertà altrui, occorre prendersi la responsabilità e affrontare le conseguenze. Il difficile viene quando non si è consapevoli di aver superato il confine e allora si può cadere spesso nello stesso errore. E spesso si è convinti di fare il bene dell'altro.
Per me la vita è diventata un'avventura nel momento in cui mi sono risvegliata e sono uscita dai comodi schemi, tranquilli e sicuri, binari prestabiliti che lasciavano poco spazio alle scelte, ma che non permettevano il respiro della vita stessa. Dal momento i cui ne sono uscita, mi sono, spesso, mossa in modo poco prudente, ho sbattuto la faccia mille volte. A volte ho passato il confine altrui e non me ne vanto, ma in quel momento mi sembrava la scelta giusta. Piano piano ho imparato a muovermi nel modo giusto, ma il modo che ritengo giusto per me. E soprattutto cerco di passare sempre dal cuore e di guardare con gli occhi del cuore ciò che accade, senza giudizio, solo prendendo atto delle situazioni.
Non sempre ci riesco, ma provo sempre a vedere cosa c'è dietro ai comportamenti.
Qualcuno mi ha detto che porto in una mano la spada e nell'altra la bilancia. Spero di aver imparato a maneggiare la spada con equilibrio.
Ma una cosa non ho mai fatto, non ho mai rimpianto. Tutto ciò che ho fatto sono state esperienze, belle o brutte, sane o no, ma erano necessarie per me e, probabilmente anche per chi mi stava intorno.
Sono d'accordo sul prendersi la responsabilità delle proprie azioni, e sul non violare la libertà altrui. Ma sono anche attenta al rispetto, lo chiedo nei miei confronti e lo porto agli altri.
Non è facile trovare l'equilibrio, io lo sento necessario, per me e per chi mi sta intorno.
Un abbraccio fratelli e sorelle.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Avatar utente
drago-lontra blu
Messaggi: 7528
Iscritto il: 01/11/2008, 0:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda drago-lontra blu » 24/04/2010, 22:20

S.Tommaso d'Aquino: "L'uomo libero è colui che appartiene a se stesso.
Ci sono tanti momenti nella nostra vita in cui non facciamo una cosa perché proibita o perché ci fa paura, ma cosi' non diventeremo mai autonomi.
C
iascuno di noi può arrivare a fare le cose giuste con convinzione e con autodeterminazione, ma capita che rimaniamo in sospensione, in una specie di limbo, o peggio, ci fermimo al parere di un altra persona, che può essere illuminata, ma che non ha nulla a che fare con noi.
Siamo nati liberi, questo ci chiede il nostro Se', riconoscere questa libertà e camminare in piedi, alzando la testa.
Non perché ce lo ha detto un altra persona, ma perché abbiamo riconosciuto di poterlo fare in modo autonomo.
Un altro grande scrittore ebreo, Eschel, rabbino e filosofo, dice: "L'uomo deve coraggiosamente, incessantemente,serenamente lottare per la propria libertà interiore, la quale si realizza sottraendosi sia al dominio delle cose, sia a quello della gente. Molti hanno raggiunto un alto grado di libertà politica, sociale,
ma pochissimi non sono schiavi delle cose".
Ci sono troppi uomini che sono "schiavizzati" dai loro sentimenti senza che se ne accorgano.
Schiavizzati dai loro sentimenti verso altre persone, le quali,
volontariamente o involontariamente ne approfittano, e impediscono loro
di essere se stessi
L'amore non è possesso. Amore significa aiutarsi ad andare avanti, e aiutarsi ad essere liberi "di dentro".
Per essere liberi "di dentro" bisogna innanzitutto essere liberi da noi
stessi.

Cosa significa essere liberi da se stessi? Libero da se stesso è lo
spirito che non è troppo sicuro di avere ragione.
Tante volte siamo troppo sicuri di avere ragione, e in questo caso non
siamo liberi da noi stessi, e... quando non siamo liberi da noi stessi
"schiavizziamo" gli altri.
Ragazzi stiamo attenti a chi vuole avere sempre ragione....a chi con molta esperienza nel suo passato può cadere nella tentazione di voler fare agire gli altri nello stesso modo suo...perché sa come si fa.
Uno spirito libero da se stesso è uno spirito che cerca il pensiero
degli altri, che si informa..., che legge... Ci sono delle persone che
hanno studiato molto in passato, ma al presente... non studiano più, non
leggono più..., e tutto quello che hanno raggiunto rimane "dogma"
immutabile. Queste persone sono (in un certo qual modo) schiave di se
stesse e del loro passato.
La libertà da se stessi è lo spirito che soppesa gli interessi altrui
insieme con i propri (e non solo i propri).

Ci sono persone che quando parlano con gli altri, ascoltano solo
se sentono delle cose per loro interessanti, in caso contrario non
ascoltano. Gli altri servono loro nella misura in cui apportano notizie o
nozioni interessanti per loro: gli altri esistono solo in loro
funzione. Gente che non "perde" tempo a parlare con qualcuno che ritiene
"ignorante": certi professori..., certi insegnanti molto elevati..

( NOTA DI DRAGO BLU..... è ovvio amici, che non ci sono allusioni verso persone che conosco, so che non è necessario, ma è meglio essere precisa)

Spirito di libertà da se stessi vuol dire non dimenticare che non c'è niente che ci tocchi o che avvenga fuori da noi, che non sia osservato da Qualcuno che è in Alto. Vuol dire avere una mente elastica.
Attenti a non essere noi stessi il "metro" della realtà; attenti a non essere noi il "Padreterno" che decide che cosa ha valore e che cosa non lo ha, perché questo vuol dire non essere liberi da se stessi.

Esiste un'altra libertà apparente, fasulla che noi crediamo sia la
libertà interiore, invece è una "libertà" provocata da un cuore "vuoto".

Ci si illude di essere liberi solo perché si ha un cuore vuoto da
qualsiasi verità che lo impegni. Si scambia questo "vuoto", questa
mancanza di impegni (che abbiamo e che vogliamo mantenere) per libertà.

Il non aver impegni, l'essere disponibili volta per volta a "quello" che
arriva, lo si chiama (sbagliando) disponibilità, invece si è come una
"foglia" che viene spinta da una parte e dall'altra: è la libertà del
rametto che cade nel fiume ma che poi è prigioniero della corrente del
medesimo.
La chiusura agli altri, l'egoismo non è libertà ma è
schiavitù.
Dobbiamo riconoscere chi domina la nostra vita, mortificandola, solo allora potremo iniziare ad essere veramente liberi.
E smetteremo di credere di essere assoggettati ad un fato discriminatorio.






questo bellissimo articolo di cui ho riassunto il contenuto fa parte del commento di un sacerdote, don Stefano Varnavà, e secondo me, non solo ha centrato il discorso presentato da Gladius, ma ne riassume perfettamente il concetto.
Un abbraccio a tutti voi Cavalieri
Immagine

Immagine

Avatar utente
Oliviero Angelo
Messaggi: 2056
Iscritto il: 13/03/2009, 0:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda Oliviero Angelo » 25/04/2010, 0:55

Non so che dirvi, amate sorelle. E' esattamente quello che auspicavo questo vostro compenetrare con personale sapienza le parole che ho riportato. E si, amate shanti e dragobluissima: Voi siete meravigliosamente tutto questo.
Voi e le anime della Banda di Michele - se non tutti i cittadini registrati qui all'anagrafe di Luce - avete già una luminosa consapevolezza e le parole di Osho che ho voluto riportare le sapete pesare in giusta valenza.
Ma pensando ai tanti visitatori occasionali (e mai casuali, aggiungo) che ci onorano appunto di una loro visita, mi piace pensare che queste parole - e ora splendidamente unite alle vostre - possano essere lette prendendo spunto per una personale riflessione, se non meditazione, a vantaggio di consapevolezze non ancora adeguatamente "risvegliate".

Grazie, dal profondo del cuore per i vostri interventi "importanti"!


Gladius Lucis
Immagine

"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Avatar utente
drago-lontra blu
Messaggi: 7528
Iscritto il: 01/11/2008, 0:00

TABULA RASA - "Con te e senza di te" - Osho

Messaggioda drago-lontra blu » 26/04/2010, 22:16

è un piacere fratellone, interagire.
Immagine

Immagine


Torna a “Meditazione”

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 17 ospiti

cron