Come le pietre, le piante e gli animali, l'essere umano fa parte
dell'Universo. Ma, in quanto essere pensante, egli ha un ruolo
particolare da svolgere: deve partecipare alla costruzione di
quell'edificio che è la vita collettiva. Finché lavora solo per
se stesso, non gli può accadere nulla di buono. Direte: "Ma come?
Se uno lavora per sé, guadagna qualcosa!" No, perché quel "sé"
per il quale lavorate, quel sé egoista, separato, è una voragine,
e lavorando per lui gettate tutte le vostre ricchezze in quel
baratro. Non è così che bisogna lavorare.
Gli individualisti, gli egoisti, non vedono tutto ciò che
potrebbero acquisire lavorando per la collettività. Però,
capitemi bene, quando parlo di "collettività", non parlo
unicamente della collettività umana, ma anche di tutte le
creature nell'Universo, sino a Dio stesso. Questa collettività
cosmica, questa immensità per la quale dovete lavorare, è come
una banca, e tutto ciò che fate per essa vi ritornerà un giorno
amplificato."
Omraam Mikhaël Aïvanhov