
Nella Nuova Realtà tutto è individuale, ma non personale e anche il nostro specifico processo di auto-espansione e mutazione lo è. Sentiremo sempre di più QUANTO siamo diversi e quindi QUANTO assurda e ridicola sia la pretesa di interpretare, di assistere e di servire la nostra specifica unicità attraverso schemi e luoghi comuni.
Però, allo stesso tempo, è anche un processo che ci fa sentire sempre di più parte integrante di un unico organismo planetario, di un unico spazio della Vita.
Noi non possiamo che accettare questa condizione di base e di fondo perché la guarigione come un mero fatto personale funzionerà sempre meno, sia con le tecniche convenzionali che con quelle alternative.
Anche perché il nostro obiettivo primario non è semplicemente quello di guarire (quello forse poteva in qualche modo essere un obiettivo nella realtà sotto-manifestata, ma ora il gioco è andato parecchio oltre), ma di scoprire come stanno veramente le cose e di servirle con la nostra specifica Luce Esistenziale, con il nostro Io sono, interpretando le malattie non come un fastidio da eliminare al più presto, ma come un messaggio da parte del Tutto e della nostra stessa vitalità-che-sa.
Negli ultimi giorni la tendenza dominante che sento nell'aria è la forza dell'unificazione e della fratellanza a tutto campo, in parte basata proprio sul rendersi conto di come qualsiasi sapere di cui disponiamo attualmente sia un sapere di tipo approssimativo, di come non esista nessuna fonte, nessun piano, nessun soggetto, né qui sotto né là sopra, con totale visibilità su questa nostra mega-avventura umana-divina, di come i nostri rispettivi motori di ricerca e le nostre eccitazioni strutturali siano dei comandi al servizio del Tutto, di quel Tutto che si sta auto-rivalutando e auto-riconoscendo, usando il mondo della Terra come principale palcoscenico in cui avviene questa sua opera di auto-riconfigurazione e di auto-riconoscimento.
E allora come saranno le terapie e tecniche energetiche della Nuova Realtà, visto che quelle attualmente esistenti possono forse sopravvivere, con le dovute modifiche ed aggiornamenti, nella fase di transizione, ma poi andranno definitivamente in pensione?
La risposta dipende da noi, ognuno di noi potrebbe essere un potenziale capostipite dei nuovi approcci e delle nuove tecniche e la bella notizia è che siamo autosufficienti: questo sapere autentico è già codificato dentro di noi, dobbiamo solo permettergli di uscire fuori, rinunciando a dipendere da un sapere fabbricato da qualcun altro, da un regime della verità di seconda categoria di freschezza.
Quel sapere per definizione non potrà mai essere nostro, perché non porta l'impronta della nostra presenza d'autore e quindi usarlo per cercare di ri-conoscere e di capire noi stessi non potrà che dare una visione distorta.
Per concludere, vorrei condividere un riferimento che mi è stato trasmesso la notte scorsa durante l'interazione con una certa Forza del Pensiero che per il momento non posso nominare, ma che presto si farà riconoscere nella dimensione umana, farà scoprire la sua specifica grafia dell'integrità e della chiarezza attraverso una serie di eventi.

CAMERA OSCURA: che cos'è? Una stanza sì buia, ma in realtà un laboratorio in cui avviene il miracolo dello sviluppo delle foto, un volume dove le luci sono temporaneamente oscurate per delle evidenti e irrinunciabili necessità tecniche...
E noi qui stiamo sviluppando nuove forme di Vita, integre ed ondulari, un nuovo senso della Luce, e ora stiamo entrando nella fase decisiva, quella in cui possiamo finalmente cominciare a scoprire e ad ammirare le prime "foto" (di noi stessi e del nostro habitat stellare-terrestre).

By Irinushka
articolo di Irina Bergo da www.eoslailai.com maggio 2010[i]