Teorie sui mondi paralleli

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Oliviero Angelo
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Teorie sui mondi paralleli

Messaggioda Oliviero Angelo » 30/12/2010, 22:13


Teorie sui mondi paralleli
(di Anna Maria Bona)


"Unico e comune è il mondo per coloro che son desti, mentre nel sonno ciascuno si rinchiude in un mondo suo proprio".
(Eraclito)


Il tempo è una grande illusione e come ci insegnano i Maestri, dovremmo vivere incentrandoci sul "qui ed ora". Il futuro, il momento della "renovatio", della restaurazione ipotizzata è disponibile per ognuno nel presente.
Accettando la supposizione che un mondo perfetto possa coesistere ed essere differente da ciò che in realtà ci appare, dobbiamo prendere in considerazione la possibilità che noi siamo in grado di cambiare la proiezione esterna.
Riconoscendo che siamo responsabili dell'apparenza della proiezione, dovremmo presupporre che siamo esseri immensi ed illimitati. Purtroppo abbiamo difficoltà ad ammettere questo pensiero, nonostante gli Avatar ed i Maestri, ci abbiano trasmesso, nelle varie epoche, questa conoscenza.
Una delle ragioni che ci impedisce di comprendere questa verità, è la convinzione che noi siamo immersi in uno spazio tridimensionale, euclideo, solido e lineare.
La Terra e ciò che la circonda, però, è soltanto un'infinitesima parte dello spazio. L'Universo nella sua grandezza potrebbe essere curvo e in questa ipotesi le linee che ci appaiono rette sarebbero in realtà archi di cerchio; un gigantesco ologramma splendidamente dettagliato. Secondo la teoria della relatività generale, lo spazio-tempo che comprende le tre dimensioni più una quarta, quella del tempo, è curvo vicino ad una massa densa.
Nella considerazione dello spazio, concepiamo che esso dovrebbe essere infinito, ma se ammettiamo la possibilità dell'Universo sferico e non lineare, potremmo contraddirci asserendo che è finito e tuttavia non ha limiti. Lo stesso Aristotele accettava l'esistenza di più universi sferici, racchiusi come matrioske, uno dentro l'altro.
A questo punto, se tale ipotesi corrisponde a verità, il passaggio di un Universo all'altro potrebbe essere possibile attraverso porte dimensionali, dove il passato, il presente ed il futuro coesistono simultaneamente.
In questo Universo oleografico dove tempo e spazio non sono più principi fondamentali e dove tutto esisterebbe in un eterno presente, potremmo viaggiare indifferentemente nel nostro futuro o nel nostro passato.
L'Universo dovrebbe contenere ogni singola particella subatomica che sia stata e che sarà; una sorta di memoria akasica, di banca dati cosmica, di tutto ciò che esiste.
Cerchiamo di comprendere in modo semplice il concetto di dimensione parallela, immaginando il normale uso di una radio: ci sintonizziamo su diverse bande di frequenza corrispondenti a stazioni radio differenti. Questo sarebbe paragonabile a muoversi nello spazio temporale, da un luogo all'altro. Tutti i posti che visiteremo saranno su quella stessa frequenza; ora immaginiamoci di sintonizzarci su onde radio AM. Avremo a disposizione nuove stazioni radio. Teoricamente i mondi paralleli condividono lo stesso spazio-tempo del nostro mondo, proprio come le differenti onde radio viaggiano insieme nell'etere, cambiando solo le frequenze.
In pratica come la nostra vita non percepisce tutta la gamma dello spettro che va dall'infrarosso all'ultravioletto, così analogamente non siamo in grado di percepire le diverse realtà che condividono loo stesso spazio.
Il fisico Fred Alan Wolf, riferendosi alla fisica quantistica e agli universi paralleli asserì: "Benché questa teoria porti ad una bizzarra concezione del mondo, tuttavia è ancora la più soddisfacente che sia mai stata elaborata".
Tutte le cose sarebbero quindi infinitamente interconnesse e se la teoria degli universi Aristotelici fosse vera, si può ipotizzare che l'etere possa rappresentare la quinta dimensione e che si possa penetrare nei vari universi attraverso porte spaziali o buchi neri.
Un buco nero è una stella giunta al suo stato finale che, esplodendo come supernova, subisce un collasso gravitazionale che addensa, con il suo vortice di attrazione, la materia in un punto, per rigurgitarla poi in un altro Universo: le ipotetiche porte dimensionali dunque.
Le nostre convinzioni fondamentali dovranno essere riviste alla luce della teoria olografica della realtà, dove la nostra stessa idea di essere entità fisiche che si muovono in un mondo fisico, va relegata al campo della pura illusione: Maya la definivano i Maestri.
Con questa nuova visione non è più la mente a creare la coscienza (cogito ergo sum), ma è la coscienza a creare l'illusione di un cervello, di un corpo etc.
Afferma il neurologo Jan Van Hermet: " Viene così trasformato profondamente il modo di concepire la medicina e lo stesso processo di guarigione, infatti, se la struttura fisica del corpo non è altro che una proiezione olografica della coscienza, risulta chiaro che ognuno è responsabile in prima persona della propria salute. In un Universo olografico, non vi sono limiti all'entità dei cambiamenti che si possono apportare alla sostanza della realtà, perché ciò che percepiamo è soltanto una tela in attesa che noi si dipinga sopra l'immagine desiderata".
In realtà siamo ricevitori che galleggiano in un oceano di frequenze o per definire ancora più drasticamente: tutto ciò che ci sembra reale non esiste, è pura energia, un paradigma olografico dove tutto compenetra tutto.
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
Gladius Lucis ImmagineImmagine

Anna Maria Stella

Teorie sui mondi paralleli

Messaggioda Anna Maria Stella » 31/12/2010, 16:51

Molto interessante questo post... E' grazie a questi scritti che si cominciano a vedere le cose un po' più chiaramente e con occhi diversi... io li percepisco come conferme ad un mio sentire interiore...
Grazie Gladius e Buon Anno
stellina


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