Morte e rinascita

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drago-lontra blu
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Morte e rinascita

Messaggioda drago-lontra blu » 07/02/2011, 21:43

Questo sito, che leggo ormai da tempo, mi fa spesso riflettere per la semplice e diretta argomentazione degli elementi che scelgono, sanno parlare col cuore, e mi arriva sempre.
Vi propongo questo passo, dove l'argomento della Morte, viene ripreso secondo luna filosofia che tutti noi conosciamo.



tratto dal sito Fratellanza multidimensionale-Ottava ora : http://www.ottavaora.it/uomo/uomo.html

Dovendo dare la morte per scontata, bisognerebbe stabilire se rappresenta soltanto il limite all’esistenza terrena cui mette la parola fine o se può avere un ruolo diverso.

Qualora la morte dovesse rappresentare un passaggio di stato nell’oltre fisicità come comunemente si crede, questo potrebbe essere l’arrivo ad una condizione definitiva e permanente oppure un semplice stazionamento in una dimensione di transito propedeutica verso un oltre ancora più profondo. Oltre che a maggior ragione potrebbe sfuggire perché addirittura aldilà del dopo morte che di per sé è già una incognita.

Se così fosse, se ci fosse un oltre alla vita dopo la morte, ci si potrebbe spingere ad affrontare concettualmente il tema fin da adesso.

Per concepire in tal senso però bisognerebbe presupporre non solo l’esistenza di una dimensione che consenta la vita dopo la morte, ma addirittura una dimensione ancora più profonda rispetto a quella che accoglie chiunque dopo la morte fisica.

Morte che in questo caso dovrebbe essere riconsiderata. Equivarrebbe ad una rinascita in una dimensione che permetterebbe, ma obbligherebbe anche e al tempo stesso, di affrontare un genere di vita rivolto a “pesare” gli attaccamenti: per valutare se calamitano ancora l’attenzione, oppure se si può andare oltre perché gli stessi sono inesistenti e quindi privi di attrattiva (sempre se effettivamente dovesse esistere questa dimensione ancora più profonda oltre quella del dopo morte).

La vita dopo la morte potrebbe essere un trampolino che in base ai propri attaccamenti potrebbe riportare a vivere esperienze che ancora attraggono (per potersene liberare), come potrebbe invece proiettare verso un oltre più profondo se questa dovesse essere l’aspirazione (perché la propria condizione lo permette).

Ma se perdere gli attaccamenti (che non permettono la leggerezza necessaria per potersi stabilizzare in una dimensione posta oltre quella cuscinetto del dopo morte) fosse ciò che consente di andare oltre, si potrebbe cercare di attuarlo fin da adesso mentre si è in un corpo fisico.

Perdendo attaccamenti (e quindi senso del possesso, del potere ed egoicità) ci si potrebbe rendere così leggeri da rinascere volontariamente già ora dove per esserci bisogna prima morire; dove (dopo aver concepito che si può andare oltre perché l’esistenza e l’esperienza terrena possono essere sufficienti) si può decidere se si vuole andare oltre, oltre la dimensione del dopo la morte fisica.

In fondo si potrebbe iniziare a fare adesso le valutazioni che si è costretti a fare dopo la propria morte. Ma questo equivarrebbe a morire, a morire a se stessi per rinascere.



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Anna Maria Stella

Morte e rinascita

Messaggioda Anna Maria Stella » 08/02/2011, 17:16

Sono del parere che innumerevoli siano le volte in cui siamo nati, morti e rinati e abbiamo tutte le volte dimenticato cosa vuol dire morire e quale sia stata l'esperienza offertaci... Fino a quando non ricorderemo cosa vuol dire affrontare questo "passaggio", numerose possono essere le ipotesi sul "dopo che ci attende"... ma rimane ugualmente il mistero...
Grazie Drago per questo argomento
cuoricino cuoricino cuoricino abbracci

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Oliviero Angelo
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Morte e rinascita

Messaggioda Oliviero Angelo » 08/02/2011, 18:45

Grazie Sorellona Dragosa (strizzatina di ben-ritrovata su questi schermi, a proposito...)!
Questa che ci proponi è una tematica che ultimamente ho il bisogno di approfondire e devo dire che mi ritrovo in queste riflessioni attinte.
E' la questione fondamentale della "ricapitolazione".
Ricapitolazione che avviene immediatamente ogni volta che il nostro Spirito, cioè ciò che noi siamo, abbandona il veicolo fisico della vita incarnata ultima, al fine di comprendere gli insegnamenti che la nostra esperienza fisica ha voluto donarci.Se compresa o meno - o se altre comprensioni ci vengono richieste per sperimentare determinate energie- , determina il nostro mirato reincarnarci in questa conosciuta fisicità tridimensionale.
L'esercizio della Ricapitolazione, in tali prospettive, è auspicabile farlo ogni fine giornata ripensando alle quotidiane dinamiche emotive e a cosa hanno voluto indirizzarci nella comprensione.Un consapevole "portarci avanti" con il "lavoro" che viene richiesto dal nostro Vero Sè, insomma.
La regressione, secondo me, è un altro strumento fondamentale.

Un abbraccione
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Ospite

Morte e rinascita

Messaggioda Ospite » 08/02/2011, 19:34

C'è una Runa che esprime bene questo concetto, Hagalaz



E' al contempo la rottura di uno schema (lo scheletro, l'ossatura) e la rinascita a partire da questa dissoluzione; a volte la rappresentavano con la forma di un cristallo di Ghiaccio, perché sotto il Sole ogni struttura torna a far parte del ciclo vitale del tutto.

La chiamano il chicco di grandine: " Come un chicco di grandine, noi precipitiamo dal cielo in questa vita, veniamo trasportati dai turbini della passione, per poi scioglierci nella fusione cosmica con il tutto, attraverso l'amore e la morte "

E' un po' temuta, ma in realtà ha un'accezione molto positiva: il risveglio e la libertà da tutto ciò che conosciamo così come lo conosciamo... secondo me è qualcosa di meraviglioso; il cambiamento, la trasformazione.
E... dopo di lei, un passo oltre Hagalaz... superate le rune Nauthiz (la sublimazione dell'attaccamento e la comprensione del dolore della perdita ) e Isa, la runa del Vuoto della mente... si apre finalmente il ciclo dei grandi Glifi della Liberazione dal karma, della rigenerazione e riunificazione con il tutto... per arrivare all'Ultima Runa, la nuova Età dell'oro.

Ho divagato un po' , pardon ...


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shanti
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Morte e rinascita

Messaggioda shanti » 08/02/2011, 21:02

Divagazione piacevole....

"Ma se perdere gli attaccamenti (che non permettono la leggerezza necessaria per potersi stabilizzare in una dimensione posta oltre quella cuscinetto del dopo morte) fosse ciò che consente di andare oltre, si potrebbe cercare di attuarlo fin da adesso mentre si è in un corpo fisico."

E' il passaggio che sta facendo chi lavora con la presenza di Michele. La sua Spada ci porta a questo, tagliando gli attaccamenti a ciò che ci condiziona, agli schemi mentali, alle emozioni che ci immobilizzano come pastoie. la sua Spada, se noi lo chiediamo, le taglia e ci aiuta a rinascere in una dimensione nuova e leggera.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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