Queste che vengono riportate di seguito sono alcuni sutra che a mio parere sono le piu’ significative e profonde estratti dalla Mandukya Upanisad.
Le Upanisad (alcune risalgono a tremila anni fa) sono parte integrante dei Veda (cio’che e’ stato visto),la tradizione primordiale non umana e costituiscono il Vedanta stesso nella sua essenza.
Se il mondo fenomenico avesse una qualsiasi esistenza, allora cesserebbe di esistere, ma questa molteplicita’, che e’ maya, non e’ altro che non-dualita’, la quale e’ la sola realta’.
Agama Prakarana 17
La conoscenza distintiva viene a cessare in quanto immaginata da un essere particolare .
Questa spiegazione ha per scopo di facilitare l’insegnamento; la dualita’ cessa di esistere quando viene conseguita la realizzazione.
Agama Prakarana 18
Per l’identita’ della percezione, riconosciuta per inferenza, i saggi dicono che gli stati di sogno e di veglia sono della stessa natura.
Vaitathya Prakarana 5
Cio’ che e’ non-reale al principio e alla fine deve essere necessariamente non-reale nell’intervallo. Per quanto gli oggetti (di veglia) siano della stessa natura irreale (di quelli di sogno), tuttavia vengono considerati reali.
Vaitathya Prakarana 6
La suprema verita’ e’ questa : non vi e’ nascita ne dissoluzione, ne aspirante alla liberazione ne liberato, ne alcuno che sia in schiavitu’.
Vaitathya Prakarana32
E’ per virtu’ di maya con l’esclusione di ogni altra possibilita’ che questo non-nato (Brahman senza secondo) puo’ differenziarsi.
Se la differenziazione dovesse essere reale , allora l’immortale diverrebbe mortale.
Advaita Prakarana 19
I dualisti affermano la nascita di cio’ che e’ non –nato.
Ma come puo’ cio’ che e’ non-nato e immortale divenire mortale?
Advaita Prakarana 20
Come nello stato di sogno la mente , tramite il movimento mayahico, presenta l’apparenza della dualita’, cosi’ nello stato di veglia la mente, tramite lo stesso movimento mayahico, sembra produrre la dualita’.
Advaita Prakarana 29
Non vi e’ alcun dubbio che nel sogno la mente, per quanto una , appaia duale (soggetto –oggetto) ; cosi’ nello stato di veglia , la mente, per quanto una , appare scissa.
Advaita Prakarana 30
Questa molteplicita’ compreso cio’ che si muove e cio’ che non si muove percepita dalla mente, e’ sempre rappresentata dalla stessa mente perche’ la dualita’ non viene piu’ percepita quando la mente cessa di operare.
Advaita Prakarana 31
Quando la mente – come conseguenza della realizzazione della verita’, che e’ il se’ – non pensa piu’, cessa di essere mente e, nell’assenza di cose da percepire, diviene non percipiente.
Advaita Prakarana 32
Quando la mente cessa di operare non vi e’ piu’ niente che possa essere accettato o rifiutato, per cui la conoscenza si risolve nell’Atman senza nascita e senza cambiamento.
Advaita Prakarana 38
Questo (Brahman) che riposa in se stesso, e’ estinzione di ogni sofferenza, e’ inesprimibile, e’ suprema beatitudine senza nascita, e’ identico al conoscibile non nato, e’onnisciente.
Advaita Prakarana 47
L’immortale non puo’ divenire mortale , ne il mortale puo’ divenire immortale perche’ un dato in nessun modo puo’ cambiare la propria natura.
Alatasanti Prakarana 7
E’ la coscienza – senza nascita, senza moto e non grossolana, e allo stesso tempo tranquilla e non duale – che sembra nascere, muoversi ed avere qualita’.
Alatasanti Prakarana 45
Come il movimento di un tizzone ardente sembra avere una linea dritta o curva, cosi’ la coscienza in movimento appare essere il conoscitore e il conosciuto.
Alatisanti Prakarana 47
Come il tizzone ardente quando non e’ in moto diviene libero dalle apparenze e dalla nascita, cosi’ la coscienza quando non e’ in movimento rimane libera dalle apparenze e dalla nascita
Alatasanti Prakarana 48
Finche’ vi e’ rappresentazione mentale della causalita’, la ruota senza fine delle nascite e delle morti continua a girare. Ma quando il pensiero della causalita’ viene risolto, nascite e morti cessano di prodursi.
Alatasanti Prakarana 56
Gli enti che nascono, in realta’ non nascono perche’ la loro nascita e’ vista attraverso la maya e questa stessa maya non ha alcuna realta’ assoluta.
Alatasanti Prakarana 58
Come nel sogno la mente si modifica producendo l’apparenza della dualita’, cosi’ nello stato di veglia la mente si modifica producendo nozioni duali.
Alatasanti Prakarana 61
Assolutamente nessun ente e’ mai nato perche’ nessuna causa vi e’ stata per tale nascita. La verita’ ultima e’ che assolutamente niente e’ nato.
Atalasanti Prakarana 71
Questa dualita’, caratterizzata dal soggetto-oggetto, e’ una semplice modificazione mentale. Ma (dal punto di vista della realta’ suprema) la mente non entra in contatto con nessun oggetto esterno indipendente, percio’ essa e’ senza relazione (asparsa).
Atalasanti Prakarana72
Dopo aver realizzato l’assenza di causalita’ in quanto verita’ ultima, si accede allo stato di liberazione che e’ esente da dolore, da desiderio e da paura,
Atalasanti Prakarana 78