Con gli occhi della saggezza
"(...)
Il fiume e le sue onde sono un unico movimento:
dov'è la differenza tra il fiume e le sue onde?
Quando l'onda si solleva è acqua, e quando cade è sempre la stessa acqua.
Dimmi, Signore, dov'è la differenza?
Poiché è stata chiamata onda, non dovrà più essere considerata acqua?
All'interno dell'Assoluto, le parole vengono dette come grani d'un rosario.
Guarda quel rosario con gli occhi della saggezza."
Kabir (Poeta mistico)
Consegui una percezione in cui non vi sono distinzioni - tra inferiore e superiore, tra materia e spirito. Realizza una percezione trascendente, perché l'onda è l'oceano e l'oceano è l'onda: un'unica cosa.
Hai mai visto l'oceano privo di onde, e hai mai visto un'onda senza l'oceano? Coesistono! Sono due polarità di un unico fenomeno. L'unità esiste tra due poli. Esistono tanti colori, sette colori, ma sono tutti parte di un'unica luce. L'intero spettro proviene da un raggio di luce. Dal nero più cupo al bianco più chiaro, l'intero spettro discende dall'uno, da un'unica luce.
Questi sono solo nomi, utili certamente, ma non farti ingannare dall'utilità. Rammentati la verità. L'utilità è pratica, la verità è reale. L'utilità è necessaria, ma non rappresenta la natura delle cose. Quando non sei lì a definirlo e l'oceano rimane solo, qual'è l'onda e qual'è l'oceano? Non c'è nessuno che operi una distinzione. L'oceano è l'onda e l'onda è l'oceano. Quando sarai tornato a casa e l'oceano sarà rimasto solo, non esisterà più alcuna onda né alcun oceano: tutto è unità. Ma poi intervieni tu e porti la tua distinzione. Niente di male in questo, se ti ricordi che il semplice definire "onda" un'onda non genera in realtà alcuna distinzione... ma noi ci lasciamo ingannare moltissimo dalle nostre definizioni.
All'interno dell'Assoluto, le parole vengono dette come grani d'un rosario.
Guarda quel rosario con gli occhi della saggezza.
Che cosa sono gli occhi della saggezza? Abbandonata la conoscenza, realizzi gli occhi della saggezza. Coprendo la tua ignoranza diventi istruito, colto. Lasciando cadere il sapere e accettando l'ignoranza come fine supremo, diventi saggio.
Pertanto nel mondo esistono tre tipi di persone: l'ignorante che cerca di diventare istruito, colui che è istruito e ha dimenticato la sua ignoranza, e il saggio che ha abbandonato il sapere ed è giunto ad accettare la sua ignoranza come supremo mistero, e non fa più sforzi per conoscere la benché minima cosa. E' giunto a capire che non si può conoscere niente, la conoscenza è impossibile, l'ignoranza è la natura stessa dell'esistenza, perché essa è un mistero. Nella sua ignoranza ha trovato la pace; adesso è rilassato, riposa nella sua ignoranza. E' diventato innocente come un bambino.
Ebbene, si diventa saggi non perché si conosce, ma perché si è compreso che nulla può esser conosciuto, perché si è compreso che ogni sapere è illusione, perché si è compreso che ogni sforzo è destinato a fallire, perché si è compreso che l'esistenza è mistero e non è accessibile per coloro che vogliono sempre analizzare, dissezionare.
L'esistenza si apre a coloro che sono disposti a innamorarsene, a coloro che possono intonare un canto e danzare con lei. Dio è accessibile a coloro che hanno un cuore per cantare e per danzare, a coloro che sono innocenti.
OSHO