Messaggioda shanti » 22/10/2014, 20:47
È uno dei luoghi che ho amato di più. Non è una foto mia, ai tempi, 1995, non avevo la macchina digitale e le foto sono su carta. E un luogo incantato dove il rosso del tramonto è proprio così. Non servono filtri per renderlo tale. Siamo entrati su un pulmino sgangherato guidato da George, un indiano navaho.
ho visto l'arcobaleno più intenso e grande della mia vita e ho cenato seduta per terra. Ho una manciata di quella terra rossa.
Non si può raccogliere nulla, nemmeno un sassolino e lo sapevo. Ho posato la mano a terra per accarezzare quella superficie ruvida e morbida al tempo stesso. George è subito arrivato pensando che io volessi raccogliere qualcosa, pronto a impedirmelo.
Mi ha guardata e ha sentito che era un gesto d'amore il mio. Ha sorriso e mi ha detto.... raccogli la terra che ti sta nel pugno e portala con te, ma non dirlo a nessuno.....
Ero lì sotto le muffole, il nome che loro danno a quelle rocce rosse, e lui ha visto nel mio cuore.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti