La Fonte delle emozioni

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Oliviero Angelo
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La Fonte delle emozioni

Messaggioda Oliviero Angelo » 19/07/2011, 21:35



"Quando sorge uno stato d'animo avverso a qualcuno o favorevole a qualcun altro, non proiettarlo sulla persona in questione, ma rimani centrato."

Se sorge dell'odio per qualcuno, o dell'amore, che cosa facciamo? Lo proiettiamo sull'altra persona. Se provi dell'odio per me, nel tuo odio ti dimentichi completamente di te stesso: io divento il tuo oggetto. Tu proietti il tuo amore o il tuo odio o qualunque altra cosa su di me. Ti dimentichi completamente del centro interiore nel tuo essere: l'altro diventa il centro!
Questa tecnica suggerisce di non proiettare sull'altra persona. Ricordati che sei tu la fonte di quell'emozione, o di quel sentimento.
Io ti amo. La sensazione ordinaria è che tu sia la fonte del mio amore. In realtà le cose non stanno così: io ne sono la fonte. Tu sei soltanto uno schermo sul quale io proietto il mio amore.
Tu sei semplicemente uno schermo, io proietto il mio amore su di te e dico che sei la fonte del mio amore. Questa è una finzione: sono io che raccolgo la mia energia d'amore e la proietto su di te. In quell'energia proiettata tu diventi degno d'amore, per qualcun altro potresti non esserlo, per qualcun altro potresti essere assolutamente odioso.
Come mai? Se sei tu la fonte dell'amore, tutti dovrebbero provare amore per te. Ma tu non ne sei la fonte; sono io che proietto l'amore, di conseguenza tu diventi degno d'amore; qualcuno proietta odio, per cui diventi odioso. E qualcun altro non proietta nulla, è indifferente, potrebbe addirittura non degnarti di uno sguardo. Che cosa accade? Noi proiettiamo i nostri stati d'animo sugli altri.
Ecco perché se sei in Luna di miele con la tua amata, la Luna sembra splendida, è un portento, è meravigliosa. Sembra che l'intero mondo sia diverso. In quella stessa notte, per il vostro vicino questa luna incredibile potrebbe non esistere affatto: suo figlio è morto, per cui la stessa luna è triste, intollerabile. Ma per voi è incantevole, ammaliante. Come mai? Il tutto è dovuto alla Luna, ne è la fonte, o la Luna non è forse solo uno schermo su cui voi proiettate voi stessi?


Questa tecnica suggerisce:
"Quando sorge uno stato d'animo avverso a qualcuno o favorevole a qualcuno, non proiettarlo sulla persona in questione."

Resta centrato. Ricordati che ne sei tu la fonte, perciò non spostarti verso l'altro: muoviti verso la fonte. Quando provi odio, non andare verso l'oggetto: va' verso il punto da cui l'odio sta affiorando. Non andare verso la persona su cui l'odio si sta riversando, spostati verso il centro dal quale proviene. Muoviti verso il centro, va' verso l'interno; usa il tuo odio, il tuo amore o qualunque altra cosa come un viaggio verso il tuo centro interiore, va' alla fonte. Muoviti verso la fonte e resta centrato in essa. Provaci! Questa è una tecnica psicologica estremamente scientifica.
Qualcuno ti ha insultato, la rabbia esplode improvvisamente, sei febbricitante. La rabbia si riversa sulla persona che ti ha insultato: subito proietti su di lei tutta la tua rabbia, ma quella persona non ha fatto nulla. Anche se ti ha insultato, che cosa ti avrà mai fatto? Ti ha solo punzecchiato, ha aiutato la tua rabbia ad affiorare... ma la rabbia è tua. Se andassi da un Buddha e lo insultassi, non saresti in grado di scatenare in lui rabbia alcuna. Oppure, se andassi da Gesù, Gesù ti porgerebbe l'altra guancia. Viceversa, se andassi da Bodhidharma, scoppierebbe a ridere. Quindi occorre fare delle distinzioni precise. L'altro non è la fonte del tuo stato d'animo. La fonte è sempre dentro di te. L'altro colpisce la fonte, ma se dentro di te non c'è rabbia, non può fuoriuscire. Se colpisci un Buddha, ne scaturirà solo compassione, perché in lui c'è soltanto compassione, non esploderà alcuna rabbia, perché non ce n'è.
Se getti un secchiello in un pozzo asciutto, non tirerai fuori niente, da un pozzo pieno d'acqua estrarrai dell'acqua. Ma quell'acqua proviene dal pozzo. Il secchiello aiuta soltanto a tirarla fuori. Ebbene, chi ti sta aiutando sta semplicemente gettando un secchiello dentro di te; a quel punto ne uscirà ricolmo di rabbia, di odio, o della lava che ribolliva dentro di te. La fonte sei tu, ricordatelo. Per praticare questa tecnica è sufficiente ricordarsi di essere la fonte di tutto ciò che continui a proiettare sugli altri: devi ricordartelo sempre. Nel momento in cui affiora uno stato d'animo, non importa se positivo o negativo, spostati immediatamente dentro di te e raggiungi la fonte da cui quell'emozione o quel sentimento stanno affiorando. Resta centrato in quel punto, non muoverti verso l'altro, verso l'oggetto.
Qualcuno ti ha dato l'occasione per essere consapevole della tua rabbia: ringrazialo immediatamente e dimenticati di lui. Chiudi gli occhi, spostati dentro di te, e metti a fuoco la fonte dalla quale questo amore o questo odio scaturiscono. Da dove nascono? Va' all'interno, muoviti dentro di te: troverai quella fonte perché la rabbia sta fuoriuscendo dalla tua fonte interiore.
L'odio, l'amore o qualunque altro stato d'animo proviene dalla tua fonte ed è facile arrivare a quella fonte nell'istante in cui sei arrabbiato, innamorato o carico d'odio, perché in quel caso ribolli, e ti è facile muoverti: grazie a quel calore, puoi spostarti verso l'interno. E nel momento in cui toccherai un punto di frescura, realizzerai all'improvviso la presenza di una dimensione diversa: di fronte a te si schiuderà un mondo nuovo. Usa larabbia, usa l'odio, usa l'amore per penetrare nel tuo essere!
Noi li usiamo sempre per muoverci verso l'altro e, se non c'è nessuno su cui proiettare i nostri stati d'animo, ci sentiamo molto frustrati. Di conseguenza, non facciamo altro che proiettarli perfino su cose inanimate. Ho visto una persona arrabbiata con le proprie scarpe, che le scagliava con rabbia: cosa le stanno mai facendo? Ho visto persone arrabbiate sbattere la porta con rabbia, investirla con la propria rabbia, insultarla: cosa stanno facendo?

E vorrei chiudere con un'intuizione dello Zen, per chiarire meglio.

Uno dei più grandi Maestri Zen,Lin-tsi, era solito narrare:
"Quando ero giovane, mi affascinava andare in barca. Avevo una piccola barca e da solo me ne andavo sul lago; rimanevo lì per ore.
Un giorno me ne stavo sulla mia barchetta, a meditare a occhi chiusi sullo splendore della notte, quando una barca vuota venne sospinta dalla corrente e colpì la mia.
I miei occhi erano chiusi, per cui pensai: "Qualcuno mi è venuto contro con la sua barca" e mi arrabbiai... aprii gli occhi e stavo per assalire con furia quell'uomo, ma mi resi subito conto che quella barca era vuota. A quel punto rimasi paralizzato: su chi potevo riversare la mia rabbia? La barca era vuota! Stava soltanto seguendo il filo della corrente ed era venuta contro la mia".
Dunque non era possibile alcuna azione: era impossibile proiettare la rabbia su una barca vuota.
Perciò Lin-tsi concluse: " Chiusi gli occhi. La rabbia era presente... ma, non trovando alcuna via d'uscita, chiusi gli occhi e mi lasciai trasportare all'interno, sull'onda di quella rabbia. E quella barca vuota divenne la mia realizzazione. In quella notte silenziosa toccai un punto dentro me stesso: quella barca vuota fu il mio Maestro. E adesso, se qualcuno con la sua barca mi urta e mi insulta, io rido e dico che anche questa barca è vuota. Chiudo gli occhi e vado dentro."


(Osho, "Cogli l'attimo")


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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Anna Maria Stella

La Fonte delle emozioni

Messaggioda Anna Maria Stella » 20/07/2011, 0:27

Grande Osho che ci costringe con le sue perle di saggezza a fare chiarezza dentro di noi...

Grazie Gladius per questo argomento, molto interessante che fa riflettere profondamente...
sirio sirio sirio sirio sirio

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aquilabaleno
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La Fonte delle emozioni

Messaggioda aquilabaleno » 20/07/2011, 0:43

Concordo, grazie Glaudius per quest'opera di divulgazione.
"...ma quelli che sperano nell’Eterno acquistan nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano." Isaia, 40,31

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Oliviero Angelo
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La Fonte delle emozioni

Messaggioda Oliviero Angelo » 20/07/2011, 1:18

Grazie a voi, anime sorelle! cuoricino sirio cuoricino
pulzelle

Ma continuo su un'altra sfumatura di questa "tecnica"...



Come gestire le emozioni negative?

"Hai consigliato una tecnica per non proiettare sull'altro i nostri stati d'animo. Tuttavia, quando sperimento questa tecnica con la mia rabbia, l'odio e altre emozioni negative, sento che sto reprimendo le mie emozioni e questo provoca tensioni.
Per favore, puoi chiarire in che modo è possibile liberarsi da queste tensioni, frutto della repressione, sempre utilizzando la tecnica che hai consigliato?"


Espressione e repressione sono due facce della stessa medaglia. Sembrano contradditorie, ma fondamentalmente non sono diverse: sia nell'espressione sia nella repressione il centro è l'altro.
Sono arrabbiato: reprimo la rabbia. Ero sul punto di esprimerti la mia rabbia, stavo riversandola su di te; adesso la reprimo, ma sempre rispetto a te; in ogni caso, la rabbia continua a essere proiettata su di te, che sia espressa o no.
Questa tecnica non serve a reprimere, modifica il fondamento stesso sia dell'espressione sia della reprssione. Questa tecnica consiglia di non proiettare gli stati d'animo sull'altro: tu ne sei la fonte. L'accento non è sull'espressione né sulla repressione: è su mettere a fuoco dove sorge questa rabbia. Devi muoverti verso il centro, la fonte da cui sorgono la rabbia, l'odio e l'amore. Quando reprimi, non ti stai muovendo verso il centro, stai lottando con l'espressione. In me è sorta rabbia. In genere posso fare due cose: esprimerla su qualcuno oppure reprimerla, ma in entrambi i casi mi preoccupo dell'altro e dell'energia della rabbia che è affiorata. Non della sua fonte.
Questa tecnica consiglia di dimenticarsi completamente dell'altro. Limitati a osservare l'energia che affiora in te e scendi dentro di te, quanto più è possibile, per trovarne la fonte. Scopri da dove proviene. E non appena ne hai trovato la fonte, rimani centrato in essa.
Non fare nulla rispetto alla rabbia, ricordalo! Esprimendola, fai qualcosa, reprimendola, fai qualcosa.. In questo caso non fare nulla: non toccarla. Usala semplicemente come un sentiero. Penetra profondamente in essa, solo per arrivare a comprendere da dove è fuoriuscita. E non appena ne hai trovata la fonte, sarà molto facile essere centrato in quel punto. E puoi utilizzare qualunque emozione. Se la reprimi, non ne troverai mai la fonte: ti limiterai a lottare con l'energia affiorata, e che vuole essere espressa. La puoi reprimere, ma prima o poi tornerà a esprimersi, perché è impossibile vincere contro quell'energia: deve venire espressa.
Pertanto puoi non esprimerla su A, ma a quel punto la esprimerai su B o su C. Nel momento in cui troverai qualcuno più debole di te, ecco che darai sfogo a quell'energia. E se non la esprimerai, ti sentirai oppresso, teso, pesante e a disagio.
In ogni caso alla fine verrà espressa... non la puoi reprimere per sempre. Da qualche parte esploderà, se non manifesta, ne sarai continuamente tormentato. Dunque, la repressione, di fatto, è solo un rimandare, si ritarderà semplicemente l'espressione.
Sei furioso con il tuo capo, non puoi scaricare su di lui la tua rabbia: non è economico! Devi ingoiarla, per cui aspetterai di poterla esprimere su tua moglie o su tuo figlio o da qualche altra parte, su un tuo servitore. Non appena tornerai a casa, esploderai, ovviamente trovando un buon motivo per farlo, visto che l'uomo è un animale in grado di razionalizzare.
Razionalizzerai, troverai una ragione, qualcosa di molto banale. Ma a quel punto quel motivo sciocco diventerà qualcosa di fondamentale, solo perché hai qualcosa che deve essere espresso.
La repressione non è altro che un rimandare. Puoi rimandare per mesi, per anni. I saggi dicono che si può rimandare anche per intere vite, ma tutto dovrà essere espresso. Questa tecnica utilizza il tuo stato d'animo, la tua energia, come un sentiero che puoi percorrere per penetrare in profondità dentro di te.
Questo è uno dei metodi di meditazione più efficaci: non devi neppure provocare uno stato d'animo. L'intera giornata ne è piena! E per applicare questa tecnica puoi usarne uno qualsiasi: quando affiora, dimenticati completamente dell'altro, e non reprimere nulla. Usa semplicemente questa energia per scendere verso la fonte dentro di te da cui scaturisce. Qualsiasi energa proviene da questa fonte; dunque, in questo istante il sentiero è caldo e tu puoi percorrerlo per tornare al tuo centro. E non appena lo raggiungerai, l'energia verrà inghiottita dalla fonte stessa. Non si tratta di repressione: l'energia è tornata alla fonte da cui è scaturita.
Nel momento in cui acquisisci la capacità di riportare la tua energia alla tua fonte originaria, e di riunirla con essa, diventi padrone del tuo corpo, della tua mente, della tua energia. Ora sei il padrone, il Maestro di te stesso. Adesso non dissiperai più la tua energia.
Allorché riesci a comprendere in che modo l'energia si ritira, accompagnandosi a te fino al tuo centro, non sarà più necessaria alcuna repressione.
In questo momento non sei arrabbiato. Io dico qualcosa e tu vai in collera... da dove proviene questa energia? Un istante prima non eri arrabbiato, ma quell'energia era in te. Se questa energia potesse tornare alla sua fonte, tu non saresti più lo stesso di poco fa!
Ricorda: l'energia non è rabbia, né amore, né odio. L'energia è semplicemente energia, è neutra. Quela stessa energia diventa rabbia, diventa sesso, diventa amore, diventa odio. Sei tu a darle la forma, è la tua mente: l'energia si limita ad assumerla!
Di conseguenza, ricorda: se ami profondamente, non ti resterà molta energia per andare in collera. Se non ami, avrai una quantità enorme di energia per arrabbiarti e continuerai a trovare occasioni per farlo.
Se la tua energia viene espressa attraverso il sesso, sarai meno violento; se non lo è, lo sarai di più. Ecco perché una società fiorente viene calpestata e sconfitta da società barbariche: una civiltà sviluppata si prenderà cura dei bisogni di ciascun individuo, sesso incluso. E quando i bisogni sessuali sono appagati, non avete più l'energia per combattere, potete farlo solo se i vostri appetiti sessuali sono inappagati. Pertanto, se si vuole avere un mondo fondato sulla pace, sarà necessaria una maggior libertà sessuale. Se volete un mondo di guerre e di violenza, dovete rinnegare il sesso, lo dovete reprimere. Si devono creare attitudini antisessuali.
E la cosa paradossale è questa: i presunti santi, i cosiddetti sant'uomini continuano a parlare di pace, ma insistono a parlare contro il sesso. Non fanno che perpetrare una crociata antisessuale, eppure insistono nel dire che nel mondo è necessaria la pace.
L'energia ha due possibilità: se la esprimi, ti senti sollevato. Come mai? Perché un'energia che resta sospesa è opprimente. La tua mente ne è offuscata, devi scaricarla... oppure, devi permetterle di tornare alla sua fonte originaria. Se ritorna alla sua fonte, diventa senza forma. Prendiamo per esempio l'elettricità: è senza forma. Se finisce in un ventilatore, assume una forma specifica, se finisce in una lampadina, assume una forma diversa: la si può usare in mille modi. Per l'energia vale la stessa cosa: la forma è data dal meccanismo attraverso cui si esprime la tua energia.
La rabbia, il sesso, l'amore, l'odio sono meccanismi. Quando l'energia si riversa nel canale dell'odio, diventa odio. E se la stessa energia finisce nell'amore, diventa amore.
Viceversa, quando ritorna alla sua fonte originaria, è senza forma: è pura energia. In quel caso è innocente, poiché l'assenza di forma è pura innocenza. Ecco perché il Buddha è tanto innocente, è del tutto simile a un bambino: l'energia è tornata alla sua fonte.
Puoi usare qualsiasi stato d'animo per meditare: quel calore rende il sentiero evidnte, tangibile. Puoi seguire quel flusso, il risultato sarà miracoloso. E quando avrai trovato la chiave che ti indica in che modo riversare l'energia nella sua fonte, la tua personalità acquisterà una qualità del tutto diversa, in quel caso non dissiperai più la tua forza vitale. Ti sembrerà stupido farlo!
Il Buddha dice che, quando sei in collera con qualcuno, ti stai punendo per l'azione compiuta dall'altro, arrabbiandoti: stai dissipando la tua energia. E' stupido. D'altra parte, ascoltando ciò che dicono il Buddha, Mahavira o esù, noi iniziamo a reprimerci, ma anche questo non va bene. In questo caso vivremo seduti su un vulcano che esploderà da un momento all'altro.
Non fai altro che accumulare: la rabba dell'intera giornata viene accumulata, la rabbia di mesi, di anni, di vite intere si accumula. E' presente... può esplodere da un momento all'altro! A un certo punto si ha perfino paura di vivere, perché qualsiasi cosa può diventare l'elemento scatenante. Vivete in un perenne conflitto interiore... se esprimete, fate del male all'altro, oltre che a voi stessi; reprimendo, fate del male a voi stessi, e un giorno o l'altro farete del male a qualcuno. Occorre risalire fino alla fonte, in questo modo l'energia si ritira in essa e diventa senza forma. In quel caso proverai la sensazione di essere molto potente, senza però esplodere di rabbia. A quel punto percepirai l'energia, l'energia vitale e sarai vivo come non mai. Avrai una vita molto intensa, priva di forma. E chiunque rimarrà toccato, anche solo dalla tua presenza. Non avrai bisogno di dominare: è sufficiente la tua presenza, e tutti percepiranno la presenza di una fonte ignota estremamente tangibile.
Accade perché, quando l'energia si ritrae nella fonte originaria, tu diventi un centro magnetico. Questa tecnica serve a creare in te questo centro magnetico.


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Rubis
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La Fonte delle emozioni

Messaggioda Rubis » 20/07/2011, 5:00

sirio sirio sirio


.... Certo che osho non può che far... riflettere.
..

Di conseguenza, ricorda: se ami profondamente, non ti resterà molta energia per andare in collera. Se non ami, avrai una quantità enorme di energia per arrabbiarti e continuerai a trovare occasioni per farlo..

Trovo, in questa frase, la sintesi di quella che viene definita "tecnica"..... Ma l'Amore non è una tecnica, ma la "risposta" ad ogni nostro quesito o richiesta... Interiore...

E' imparare ad amare che richiede anni di vite e continue prove....

Grazie Gladius... fratello nella luce e nell'amore...

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Angel
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Messaggioda Angel » 20/07/2011, 12:31

bluangel Grazie Gladius......
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
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Messaggioda shanti » 20/07/2011, 12:52

Il mio maestro sciamano dice sempre, il tuo peggior tiranno è il tuo più grande maestro.
Se qualcuno ti fa arrabbiare ti da l'occasione di scoprire chi sei e cosa risuona dentro di te con quello che ha detto e fatto. E quando avrai pulito, puoi ringraziarlo, perché ti ha fatto un gran favore.
Mi sono inventata la tecnica del filo roso. Se mi capitava di arrabbiarmi per qualcosa o con qualcuno, legavo un filo rosso a questo e immaginavo l'altro capo provenire dalla fonte del disagio interiore che faceva sì che mi arrabbiassi e poi, lentamente tornavo all'origine seguendo il filo. Col tempo e i passi necessari scoprivo che magari la frase che mi aveva tanto fatta arrabbiare richiamava un rimprovero ricevuto da bambina e mai superato o qualcosa di simile. La stesa cosa per la paura o la sofferenza. Abbiamo dentro tanti innumerevoli piccoli traumi che sono nascosti ma fanno sì che ci comportiamo in modi che non ci piacciono.
In fondo è semplice... se mi dici che sono una schifezza e me la prendo è perché qualcosa dentro di me risuona con le tue parole. Se non mi fanno nè caldo nè freddo, rimane semplicemente ciò che è, una tua opinione e quindi affare tuo.
Grazie Gladius, sempre prezioso. Grazie a tutti per rendere la città un luogo di luce.
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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La Fonte delle emozioni

Messaggioda drago-lontra blu » 20/07/2011, 13:57

e bhè, quando avete ragione, avete ragione.

E' un periodo in cui ce la mettono tutta per farmi sentire una nullità.
DIco " farmi sentire" , non uso il filo rosso, però ho qualcosa che gli assomiglia, e far rientrare l'energia è un ottimo metodo.
Spesso mi sentite dire che se non sono in grado di amare, perdonare o peggio, posso comunque essere neutra, ecco, è questo quello che intendo.
Ciò però non mi inpedisce di esprimere verso gli altri "come" il loro atteggiamento mi ha fatto sentire.
Spero sempre che ne possa scaturire un confronto, spero, ma non capita mai, trovo solo muri alti metri e metri con su scritto : Sono io che ho ragione... oppure : Guardi me e tu allora che.....

esternare con calma , liberata dall'emozione che ne consegue, fa inesorabilmente ammutolire o viceversa mandare in bestia....mi ci diverto un pasto
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Naty

La Fonte delle emozioni

Messaggioda Naty » 20/07/2011, 14:08



Grazie per tutte le perle di saggezza, non fanno altro che riscontrarsi in ciò che ho passato.

Grazie Gladius, grazie Shanti



a tutti

Ciao ciao Naty


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