Ricordarsi e rimembrarsi
"Ci provo e ci riprovo, tuttavia, malgrado i miei sforzi, il buio sembra abissale, i miei occhi restano velati da una nebbia sottile, la mia mente è un rumore assordante e senza fine, che vortica in perenni mulinelli.
Percepisco una luce, ma sembra assolutamente remota, rispetto a tutta questa oscurità. A volte mi chiedo se ce la farò mai a uscire alla luce... non riesco proprio a trovare la porta!"
Non ti preoccupare. Non è necessario che tu trovi la porta, perché sei già fuori da quella porta: non sei mai stato dentro, credi soltanto di esserci!
Esistenzialmente sei sempre stato fuori. Nel momento in cui comprendi di essere fuori - essere all'interno era solo un'idea che ti eri fatto - quella luce non è più così lontana: sei tu! E l'oscurità che ti circonda non esiste più.
La cosa fondamentale è rendersi conto che sei già fuori dalla porta, è impossibile che tu possa essere lì dentro. Per questo insisto nel dire che l'osservazione attenta e consapevole non è parte della mente, e NON PUO' essere parte della mente.
La mente non può essere un testimone, la mente è quel buio: è l'intero problema, e la soluzione è proprio fuori dalla porta, in attesa che tu riconosca questa evidenza, che tu non sei dentro, sei fuori.
Se continui a osservare il contenuto della mente, arriva il momento in cui, all'improvviso, diventi consapevole di essere sempre all'esterno - perfino nelle tue notti più buie non eri dentro - e su di te discende una gioia squisita, dovuta proprio a questa comprensione: esistenzialmente ti è impossibile andare all'interno.
E' un bene che non trovi la porta, altrimenti vi entreresti. Non esiste alcuna porta: la mente resta all'interno e tu resti fuori. E la mente non può uscire né tu puoi entrare. D'altra parte, l'attaccamento alla mente può verificarsi, anche se non esiste alcuna porta. L'identificazioine con la mente può nascere, anche se non esiste alcuna porta. Tu hai semplicemente dimenticato te stesso.
Nulla è perduto, non ti manca nulla e non c'è niente che si debba trovare. Devi semplicemente ricordare, è un semplice richiamare alla mente, un rimembrarsi; certo, le cose più semplici sono le più difficili e questa è la cosa più semplice di tutte!
Nessun problema ti appartiene. Per ciò che ti concerne, nessun problema può entrare dentro di te, ma tu puoi identificarti con qualsiasi cosa tu non sia.
(...)
L'unica cosa che devi ricordare è che sei già fuori, e che per te non c'è modo di essere dentro. Puoi crederci, puoi immaginarlo, ma sarai comunque all'esterno. Sei seduto sui gradini di casa e stai cercando la porta, per uscire! Non la troverai mai, non esiste: hai l'intero cielo a disposizione, devi soltanto alzarti e camminare in qualsiasi direzione, non occorre aprire alcuna porta. D'altra parte, sei attaccato alla mente, ci sei identificato, e la mente è all'interno, non può uscire, le è impossibile esistere alla luce.
Dunque, la situazione è questa: l'azione di osservare è sempre all'esterno e non potrà mai entrare all'interno, può esistere solo alla luce, non può esistere nell'oscurità. La mente è sempre all'interno, può esistere solo nell'oscurità, non può esistere alla luce. Tra queste due cose completamente diverse tra loro, tu hai un'identificazione, un attaccamento che crea tutti i tuoi guai.
Ebbene, ricorda semplicemente una cosa: tu sei all'esterno. Se non riesci a ricordarlo di getto, fallo lentamente, un po' alla volta. Per esempio, quando esplode la rabbia, osservala, e vedrai che la rabbia è all'interno e tu sei fuori.
Ricorda: tu sei sempre all'esterno, limitati semplicemente a osservare. La mente è sempre all'interno: non identificarti con lei. Disedintificato, diventerai sempre più lucido e la mente morirà da sola.
La morte della mente e la nascita dell'osservazione attenta e presente sono l'inizio della tua evoluzione. E la luce non sarà lontana: quell'osservazione consapevole è la luce!
L'oscurità se ne sarà andata, perché, quando sei luce, non puoi essere circondato dall'oscurità. Ecco perché affermo che l'osservazione attenta e consapevole non è una tecnica: è la tua natura. Devi semplicemente ricordarla!
(Osho, "Cogli l'attimo")