"Potresti parlare della fiducia? Ogni volta che ho fiducia, qualsiasi cosa mi accada, è meravigliosa; quando in me affiora il dubbio, mi ritrovo a soffrire. (...) Perché dunque dubito ancora?"
La tua è una tra le domande fondamentali della vita. La domanda non riguarda solo la fiducia e il dubbio: questo interrogativo è radicato nel dualismo della mente. La stessa cosa accade per l'amore e l'odio, per il corpo e l'anima, per questo mondo e l'aldilà.
La mente non è in grado di vedere l'unità. Il processo della mente è in sé uno scindere la realtà in due polarità opposte, laddove la realtà è una, non è scissa in due; ma realtà non è il molteplice! Non esiste un "multiverso", esiste un universo: è un tutto organico, è questa esistenza. Ma il funzionamento di base della mente è scindere, funziona come un prisma. Se fai passare il raggio di luce attraverso un prisma, si scinde immediatamente nei sette colori dell'iride. Prima di attraversarlo, il raggio di luce era bianco, di un bianco purissimo; subito dopo aver attraversato il prisma, si scinde nei sette colori dell'iride.
La mente divide la realtà in due; ma queste polarità rimarranno inevitabilmente unite, poiché nell'esistenza in quanto tale sono indivisibili. La scissione esiste solo nella vostra mente, soltanto nei vostri pensieri.
La tua fiducia non è altro che il polo opposto al dubbio e non può esistere senza dubbio. La tua fiducia è semplicemente un antidoto al dubbio. Se in te sparisse veramente il dubbio, dove andrebbe a finire la tua fiducia? Che bisogno avresti di avere fiducia? Se non ci fosse il dubbio, non cisarebbe neppure la fiducia; e tu hai paura di perderla, per cui ti aggrappi. Aggrappandoti alla fiducia, ti aggrappi anche al dubbio, ricordalo! Puoi averli entrambi, non puoi avere solo uno dei due. Dovrai lasciarli perdere entrambi, oppure dovrai continuare ad averli entrambi: sono indivisibili, sono due facce della stessa moneta; come potresti una delle due? Entrambe saranno sempre presenti. Potresti evitare di guardarne una, ma non farebbe alcuna differenza: prima o poi dovresti guardare anche quella.
Un'altra caratteristica della mente è che ben presto si annoia di qualsiasi cosa. Quindi, se sei immersa nella fiducia, ben presto te ne sentirai annoiata: certo, è bellissima, ma solo all'inizio. Ben presto la mente spasimerà per qualcosa di nuovo, di diverso, per un cambiamento: ecco che arriverà il dubbio.Il dubbio ti farà soffrire ... di nuovo inizierai a orientarti verso la fiducia; la fiducia tornerà a diventare noiosa e dovrai ricadere nella trappola del dubbio ... ci muoviamo in questo modo, come il pendolo dell'orologio: da sinistra a destra, da destra a sinistra; continuiamo a oscillare da un lato all'altro.
Ebbene, dovrai comprendere che esiste una fiducia totalmente diversa da quella che hai conosciuto finora. Io parlo di "questa" fiducia: la distinzione è molto delicata e sottile, perché la parola "fiducia" è la stessa. Io devo usare il linguaggio che usate voi; non posso creare un linguaggio nuovo, perché sarebbe inutile: non lo capireste; ma non posso usare il vostro linguaggio con gli stessi significati, anche in questo caso sarebbe inutile, perché non riuscirei a esprimere la mia esperienza, qualcosa che trascende il vostro linguaggio, le vostre parole, ma con significati nuovi. Questo compromesso è necessario ed è inevitabile: tutti i Buddha hanno dovuto farlo.
Io uso le vostre parole con i significati miei. Pertanto dovrete prestare molta attenzione: quando io parlo di "fiducia", ciò che intendo è del tutto diverso dal significato che voi date alla stessa parola. Quando io parlo di "fiducia", intendo "assenza del dualismo dubbio/fiducia". Quando parlo d'AMORE, intendo "assenza del dualismo amore/odio". Per voi la parola "fiducia" significa "l'altra faccia del dubbio"; per voi la parola "amore" significa "l'altra faccia dell'odio". In questo modo rimanete intrappolati in un dualismo, si tratta di un doppio legame che vi stritolerà: tutta la vostra vita diventerà un'esistenza di angoscia.
Tu sai che la fiducia è bella, ma il dubbio sorge perché la tua fiducia non trascende il dubbio stesso. La tua fiducia è "contro" il dubbio, ma non lo trascende. La mia Fiducia è una trascendenza, è al di là del dubbio. Ma ricorda, per andare oltre devi aver lasciato entrambi alle tue spalle. Non puoi scegliere. La tua fiducia è una scelta contraria al dubbio; la mia è una consapevolezza priva di scelte. In realtà io non dovrei usare la parola "Fiducia" perché vi confonde; ma cos'altro potrei fare? Quale altra parola potrei usare? Tutte le parole creano in voi confusione.
In verità io non dovrei parlare ma voi non riuscireste neppure a comprendere il mio silenzio. Vi sto parlando solo per aiutarvi a diventare silenziosi. Il mio messaggio può essere trasmesso solo in silenzio. Solo nel silenzio, la comunione ... Prima che ciò possa accadere, devo parlare con voi, devo persuadervi e posso farlo solo usando le vostre stesse parole. Tuttavia, se vi ricorderete una cosa, vi sarà immensamente utile: io uso le vostre parole ma con significati miei; non dimenticate mai i miei significati!
Va' oltre il dubbio e la fiducia, allora sentirai un nuovo sapore della Fiducia, qualcosa che non conosce affatto il dubbio, che è assolutamente innocente. Va' al di là di entrambi: rimarrai solo TU con la tua consapevolezza, senza alcun contenuto. La meditazione è questo. La Fiducia è meditazione.
Non reprimere i tuoi dubbi. E' ciò che continui a fare. Quando ascolti le bellezze della fiducia, le meraviglie della fiducia, sorge in te un grande anelito, un desiderio, brami ardentemente quella fiducia! Per cui inizi a reprimere i dubbi, continui a cacciarli nella profondità del tuo inconscio per non doverli affrontare. Ma sono in te e più vanno in profondità, più sono pericolosi, poiché ti manipolano dal fondo del tuo stesso essere; e tu non sei in grado di vederli, per cui continuano a influenzare la tua vita. Nell'inconscio, il dubbio è molto più potente che non a livello cosciente; pertanto, ti dico che è meglio essere pieno di dubbi, è meglio essere uno scettico cosciente e consapevole, piuttosto che essere un credente e rimanere pieno di dubbi, senza saperlo, inconsciamente.
Tutti i credenti dubitano, perciò hanno tanta paura di perdere la loro fiducia. La loro fiducia è povera, è impotente. Gli Hindu hanno paura di leggere le sacre scritture dei buddhisti; i buddhisti hanno paura di leggere le sacre scritture dei cristiani; i cristiani hanno paura di leggere le sacre scritture delle altre religioni. L'ateo ha paura di ascoltare il mistico; il credente ha paura di ascoltare l'ateo. Da dove nascono tutte queste paure? Non dagli altri, provengono dal vostro inconscio. Voi conoscete alla perfezione i vostri dubbi: come potreste evitare di conoscerli? Vi piacerebbe dimenticarli, ma non ci riuscite: sono là! Sentite vagamente la loro presenza costante: i dubbi sono presenti, nessuno li provoca. Forse si sono addormentati, potrebbero ridiventare attivi; da qui la paura di ascoltare qualsiasi cosa contraria alla vostra fede.
Tutti i credenti vivono con gli occhi chiusi, con le orecchie tappate e con i cuori serrati: devono vivere così perché, nel momento in cui aprissero gli occhi, sarebbero preda della paura e chissà cosa potrebbero vedere. Potrebbe essere qualcosa che incrina la loro fede. I credenti non possono ascoltare, non "possono permettersi"di ascoltare, perché qualcosa potrebbe penetrare nel loro inconscio e turbarlo. Riescono a tenerlo sotto controllo con grande difficoltà; ma questi dubbi controllati e repressi si vendicheranno, inevitabilmente prima o poi si prenderanno una rivincita. Aspettano il momento opportuno per affermare se stessi, e nel frattempo si rafforzano sempre di più nella vostra interiorità: ben presto spezzeranno l'impalcatura della vostra fede cosciente. Ecco perché le persone cambiano con tanta facilità: da hindu diventano musulmani; da musulmani diventano cristiani; da cristiani diventano hindu; è facilissimo!
Prima della Rivoluzione russa, tutti i russi erano religiosi: di fatto la Russia era una delle nazioni più religiose al mondo. Poi cosa accadde? Ci fu la rivoluzione! I comunisti salirono al potere e, in soli dieci anni, tutta la religione russa era evaporata. Il popolo diventò ateo, poiché nelle scuole, nei licei, nelle università, dovunque, si insegnava che Dio non esiste, che l'anima non esiste.
Prima tutti credevano in Dio, poi cominciarono a credere che Dio non esiste! Prima erano credenti e lo sono "tuttora"! Prima reprimevano il dubbio, ora reprimono la fiducia. Prima o poi la Russia attraverserà un'altra rivoluzione, a quel punto riaffiorerà la fiducia e il dubbio sarà ricacciato nella profondità dell'inconscio. Ma sarà sempre la stessa cosa! Voi tutti vi state muovendo in un circolo vizioso.
In India siete tutti religiosissimi... è tutta immondizia. La vostra cosiddetta religione non è altro che una massa di dubbi repressi. E accade anche in altre nazioni.
(CONTINUA...)