...credo che quel che chiami "essere centrato su" (qualcosa, qualunque sia) sia ciò che chiamo "accorgersi di". Mi ricordo che -non so più quando nè riguardo a cosa- mi capitò di notare che non mi ricordavo quel che avevo fatto; e mi succedeva perché facendolo non pensavo/sentivo/entravo/ero in quel che stavo facendo. Un po' perché molte cose diventano automatismi (mangiare, dormire, camminare, guardare, e così via...), un po' perché si è abituati a ri-pensare a quel che si è fatto e a pensare a quel che si deve ancora fare. Nella sostanza, perché si è ALTROVE. Così iniziai a pensare/sentire/entrare/essere in ogni gesto, pensiero, parola finchè non è diventata una cosa semplicemente naturale. Quando non mi succede e mi scopro "distratta", mi faccio un sorriso e dico a me stessa ehi, dove sei, torna QUI :) . Ma è sempre è più raro, proprio perché è sempre più NATURALE. E mi sono accorta che non è così ovvio come sembra; perché quando mi è capitato di parlarne (un esempio banalissimo, ti ACCORGI di quel che fai MENTRE mangi?) la risposta è stata un sto-mangiando-sto-mangiando-sto-mangiando, con espressione concentrata e tesissima...ma la differenza è dentro, è "come". E' non essere in nessun altro posto se non in quello in cui si è, non andare col pensiero ad altro che non sia quello che si sta facendo, è vivere e sentire esattamente quello che si sta vivendo e sentendo. Quindi tifo per il piatto di lasagne (ho cambiato il menù!!) mangiato ACCORGENDOSI che si sta mangiando un piatto di lasagne :)

Esattamente Kali: "accorgersi di...".
Hai dato una spiegazione impeccabile, semplice e comprensibile di "essere nel qui ed ora".

E comunque "W le lasagne!"

...Grazieee Angelsword.... ci provo e comeeee....

per te ...

il 99% delle persone "fugge" dal momento presente senza rendersene conto.
ha una mente "spostata" (nel passato ... o nel futuro o in un altro presente ad esempio quando pensa a qualcuno o qualcosa mentre fa altro)
il cammino passa semplicemente nell'essere totalmente "qui e ora" ossia fare con piena attenzione e "presenza" quello che si sta facendo senza dare spazio alla mente.
via via quello che si genera è "sospensione" dei pensieri (silenzio) e vuoto.
e in quel "vuoto" c'è in realtà tutto.
in sostanza è meditazione in ogni cosa che si fa.

diciamo che il concetto del qui e ora e del vivere il momento presente sono stati portati a noi da mille voci. C'è chi ancora lo sta integrando e chi lo ha acquisito.

il motto del reiki della scuola komyo è:
Una tazza di the, una tazza di illuminazione. La cerimonia del the, momento in cui sei totalmente "presente", in quel momento la luce ti raggiunge perché c'è in te la presenza del tuo spirito. Ovviamente vale per il caffè, le lasagne, la cera e qualunque attività stiamo facendo.

O'Kabimar diceva sempre, dove è il tuo pensiero lì ci sei tu. Se stai facendo una cosa e pensi a un'altra, tu sei là e non nella cosa che stai facendo, e l'attimo scorre e non te ne "accorgi". Noi diciamo Presenza di spirito e significa proprio questo. dove c'è la tua attenzione, lì è il tuo Spirito.
Ciao Kalbi mi manchi.