Messaggioda Oliviero Angelo » 14/09/2011, 22:59
DOVE C'E' PIU' LUCE
[Molti entusiasti ricercatori della conoscenza non sapendo esattamente dove cercare, rivolgono l'attenzione a ciò che è esaltazione emotiva, ma che scambiano per spiritualità]
Un tizio a carponi stava cercando qualcosa in mezzo alla piazza. Gli si avvicinò un passante e gli chiese:
"Che cosa hai perso?"
"La mia lente a contatto".
Così insieme si misero a cercarla. Dopo un po' di tempo, il passante chiese:
"Qual'è il punto in cui ti è caduta?"
"A casa mia", rispose l'altro.
"Beh, ma allora perché la cerchi qui in mezzo alla piazza?"
"Perché qui c'è più luce che in casa mia!".
PRESUPPOSIZIONI
[Spesso non ci si accorge di vedere la realtà per come ci si immagina che essa sia]
Un tizio tutto solo si recò al bar.
"Due whisky, grazie".
Bevve, pagò e se ne andò. Questo fatto si ripeté per parecchio tempo, così il barista s'incuriosì e una volta chiese:
"Mi scusi, non per essere intrigante, ma perché ordina sempre due bicchieri di whisky e non uno doppio?"
"Ho fatto un patto con un mio amico che è partito per un lungo viaggio. Siccome era nostra abitudine bere sempre un bicchiere di whisky insieme, ho promesso che finché non sarebbe tornato ne avrei bevuto anche uno alla sua salute. Ecco perché ordino sempre due bicchieri di whisky".
Un giorno però l'uomo ordinò al barista un solo bicchiere di whisky.
"Oh santo cielo!", esclamò il barista tutto preoccupato. "Che cosa è successo al suo amico?"
"Nulla. Ma io ho smesso di bere!"
LE BUONE INTENZIONI
[A volte le azioni mosse dalle più buone intenzioni sono l'ultima cosa di cui gli altri hanno bisogno]
Una volta una vecchietta, animata dalle più buone intenzioni, trovò appollaiato sul davanzale della sua finestra un'aquila reale. Non ne aveva mai vista una prima e tutta stupita pensò:
"Oh, povero piccione, come sei strano. In cuor mio provo una gran pietà per te. Adesso ti aiuto io!"
Allora prse un grosso paio di forbici e per prima cosa le accorciò le ali. Poi le mozzò la cresta. Poi le tagliò il suo becco adunco per raddrizzarlo. E infine tagliò di netto gli artigli del volatile.
Così tutta soddisfatta della sua buona azione liberò l'aquila, che ormai aveva l'aspetto di un piccione, e disse a se stessa:
"Oh, adesso sì che hai finalmente l'aria di un uccello! Prima nessuno si era preso cura di te!"
VERITA' APPARENTE E VERITA' INTERIORE
[Se ci si ferma a una accettazione intellettuale dei parametri di bene/male, vero/falso, bello/brutto costruiti dagli uomini durante la storia del pensiero, non si svilupperanno mai nuovi organi per l'evoluzione interiore]
"Le leggi non rendono migliori gli uomini, in quanto esse non sono in armonia con la verità interiore. Le leggi sono solo una verità apparente. Sono una produzione dell'uomo, per questa ragione la gente tende a non rispettarle. Occorre passare prima per la verità interiore per poter poi praticare la verità apparente. Solitamente, invece, si vuole il contrario", disse il consigliere al re."No, le cose non stanno così!", sbuffò il re, "Se una cosa è vera è vera, se è falsa è falsa. E' possibile invece far praticare la verità alla gente attraverso le leggi. E te lo dimostrerò!".
Così il giorno seguente chi si presentava davanti alle porte della città era atteso da un boia con la mannaia in mano e da un avviso con su scritto:
"Se si vuole entrare in città si dovrà rispondere a una domanda. A chi risponde la verità sarà concesso entrare. A chi mente, verrà tagliata la testa".
Il consigliere del re fu il primo a farsi avanti.
"Dove stai andando?", chiese il boia.
"Vengo a farmi decapitare", rispose il consigliere del re.
"Non ti credo!"
"Bene. Se ho mentito allora tagliami la testa!".
"Beh, ma se ti decapito perché hai mentito, allora in questo modo avresti detto la verità!".
"Esatto! La vostra verità!", rispose il consigliere del re.
"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"Gladius Lucis 
