Da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

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shanti
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Da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Messaggioda shanti » 15/09/2011, 16:54

Quanto, di ciò che avete più caro, siete pronti a far crollare, senza fuggire?
Fino a che punto siete disposti a pensare a qualcosa che non vi è familiare?
La prima reazione è di paura. Non che temiamo l'ignoto.
Non si può temere qualcosa che non si conosce.
Nessuno ha paura dell'ignoto.
Quel che si teme davvero è la perdita di ciò che è noto.
Ecco di cosa si ha paura.

Anthony De Mello
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
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Guerriero Blu
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Da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Messaggioda Guerriero Blu » 15/09/2011, 16:56

il mio primo libro che ho letto...... grazie!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! cuoricino cuoricino cuoricino

unicorno bianco

Da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Messaggioda unicorno bianco » 15/09/2011, 19:55

...verissimo. Mi è capitato di accorgermene per caso; ed è successo con...una strada!! Proprio una strada, che era quella che facevo ogni giorno per andare a lavorare. Mi ci ero affezionata. Mi era famigliare, appunto. Conoscevo ogni curva ogni pendenza ogni dosso ogni buca ogni scorcio ogni punto critico con la pioggia il ghiaccio o la neve ogni punto in cui si poteva azzaradare un sorpasso azzardato, ogni panorama e salutavo le macchine che incrociavo (beh insomma, chi giudava) perché erano sempre le stesse e se eravamo puntuali ci incrociavamo alla stessa ora nello stesso punto. La macchina, come si dice, andava da sè, ormai cambiava marica da sola. Poi mi è stato proposto un trasferimento e l ho accettato. E ho dovuto cambiare strada. Tutto nuovo! Dossi salite discese curve e pure le macchine che incrociavo. Mi "mancava" la scorrevolezza della "strada vecchia" e persino le facce sconosciute che rispondevano sempre al mio saluto che quasi ci sentivamo già amici di vecchia data. Poi, come succede a tutti, mi sono affezionata anche a quella strada. Per motivi famigliari (come a scuola) ho dovuto cambiare casa. E olè, di nuovo, anche la strada per andare a lavorare. Tutto daccapo, di nuovo, con la differenza che nei primi tempi visto che le distanze si equivalevano, alternavo la strada nuova-vecchia a quella nuova-nuova. Ma quando facevo la vecchia strada aaah, mi sentivo come a casa eh! Un po' di qua e un po' di là. Finchè non ho iniziato a fare sempre più spesso la nuova-nuova. Al che mi sono accorta di questo giochetto, che sembra una sciocchezza, ma che mi ha insegnato due tre cose: mi ha insegnato che si ama tutto ciò che si conosce, che quando c è conoscenza c è passione amore confidenza amicizia fiducia (si, si può provare tutto questo anche per una strada!); mi ha insegnato che quello che impedisce di conoscere ed amare il nuovo è il restare agganciati al vecchio; mi ha insegnato che nulla va perduto, tutte le mie strade sono ancora là, e ora ogni tanto le ripercorro non perché ne senta la mancanza ma per puro piacere di percorrerle, o semplicemente perché mi va e all ultimo momento decido di girare a destra piuttosto che a sinistra; mi ha insegnato che ci sono tante strade che portano dove si deve andare ed infatti molto spesso ne provo di nuove, scorciatoie, vie che non avevo mai percorso, così, un po' per gioco, un po'' per vedere panorami nuovi, un po' per il semplice gusto di cambiare. E mi sono accorta di sentirmi a casa dappertutto. Qualunque strada sia sotto alle gomme :) e di conoscere tantissime persone, e rivederle con piacere quando non ci vediamo da un po'. E' così per tutto quanto. Non solo per le strade. Nulla va perduto, nulla è sempre uguale, e nulla che non si conosca ancora deve fare paura :)

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shanti
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Da Messaggio per un'aquila che si crede un pollo

Messaggioda shanti » 15/09/2011, 20:03

Per questo la vita è una bellissima avventura! Specialmente per quelli che sono un po' esploratori dentro il cuore, e che sanno guardare tutto con gli occhi meravigliati di un bambino.
Ciao kali.
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