Lo stato di pigrizia o inazione è un ristagno energetico, un tappo, un blocco.
Se non c’è movimento, non c’è energia. Se non c’è energia, non c’è voglia di fare alcunché.
È un circolo vizioso.
Quando, alla fine, si inizia un movimento, compare “la corrente” e il motore si avvia, seppur a bassa velocità.
L’energia alimenta l’intenzione, l’intenzione genera il movimento e così via, secondo una catena di retroazione.
E tuttavia questo non è ancora sufficiente.
Se il lavoro viene sentito come un obbligo, l’intenzione non basta: la pigrizia non scompare, il lavoro non produce gioia e il risultato è negativo.
Ma se si comincia a fare un’attività, anche la più banale, con coscienza e diligenza, succede che, dal nulla, compare un flusso di energia.
E ciò non richiede sforzi particolari.
Dopo tutto, le opzioni sono solo due: o fare il lavoro al minimo, in modo sciatto, o farlo con impegno.
Nel primo caso l’energia viene spesa soprattutto per contrastare e superare la propria pigrizia, mentre nel secondo l’energia arriva da sé.
Da dove proviene, dunque?
È il risultato dell’intervento di una Forza esterna. O, in altre parole, dell’intenzione esterna. È la Forza di cui parlavano i Jedi della saga Star Wars. E non solo loro, ovviamente. Non si tratta di fantasie, questa Forza esiste realmente.
Se non c’è movimento, non c’è energia. Se non c’è energia, non c’è voglia di fare alcunché.
È un circolo vizioso.
Quando, alla fine, si inizia un movimento, compare “la corrente” e il motore si avvia, seppur a bassa velocità.
L’energia alimenta l’intenzione, l’intenzione genera il movimento e così via, secondo una catena di retroazione.
E tuttavia questo non è ancora sufficiente.
Se il lavoro viene sentito come un obbligo, l’intenzione non basta: la pigrizia non scompare, il lavoro non produce gioia e il risultato è negativo.
Ma se si comincia a fare un’attività, anche la più banale, con coscienza e diligenza, succede che, dal nulla, compare un flusso di energia.
E ciò non richiede sforzi particolari.
Dopo tutto, le opzioni sono solo due: o fare il lavoro al minimo, in modo sciatto, o farlo con impegno.
Nel primo caso l’energia viene spesa soprattutto per contrastare e superare la propria pigrizia, mentre nel secondo l’energia arriva da sé.
Da dove proviene, dunque?
È il risultato dell’intervento di una Forza esterna. O, in altre parole, dell’intenzione esterna. È la Forza di cui parlavano i Jedi della saga Star Wars. E non solo loro, ovviamente. Non si tratta di fantasie, questa Forza esiste realmente.
Vadim Zeland – Scardinare il sistema tecnogeno