Cosa ti rende felice?

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shanti
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Cosa ti rende felice?

Messaggioda shanti » 20/11/2011, 12:11

Nel corso di un seminario per coppie, chiesero a una delle mogli: "Tuo marito ti rende felice? Ti fa davvero felice?". In quel momento, il marito sollevò la testa, mostrando totale sicurezza.
Sapeva che la moglie avrebbe detto sì, perché non si era mai lamentata di qualcosa durante il matrimonio. Tuttavia, la moglie rispose con un sonoro "No!".
"No, mio marito non mi rende felice!".
A questo punto il marito stava cercando la porta di uscita più vicina. "Mio marito non mi ha reso felice e non mi rende felice! Sono felice!".
E continuò: "Il fatto che io sia felice o no, non dipende da lui, ma da me. Io sono la sola dalla quale dipende la mia felicità. Io decido di essere felice.
In ogni situazione, ogni momento della mia vita, perché se la mia felicità dipendesse da qualche cosa, persona o circostanza sulla faccia della terra, sarei in guai seri.
Tutto ciò che esiste in questa vita è in continua evoluzione: l'essere umano, la ricchezza, il mio corpo, il tempo, la mia testa, i piaceri, gli amici, la mia salute fisica e mentale. E così potrei citare un elenco senza fine...

Decido di essere felice! Se la mia casa è vuota o piena: sono felice! Se usciamo insieme o esco da sola: sono felice! Se il mio lavoro è ben pagato o no: sono felice! Sono sposata, ma ero felice quando ero single.

Sono contenta per me stessa.
Le altre cose, persone, momenti o situazioni io le chiamo "esperienze che possono o non possono darmi momenti di gioia e di tristezza".
Quando muore qualcuno che amo, io sono una persona felice in un inevitabile momento di tristezza. Imparo dalle esperienze passeggere e vivo quelle che sono eterne come l'amare, perdonare, aiutare, capire, accettare, confortare...
Ci sono persone che dicono: oggi non posso essere felice perché sto male, perché non ho soldi, perché fa molto caldo, perché qualcuno mi ha insultato, perché qualcuno ha smesso di amarmi, perché non riesce a valorizzarmi, perché mio marito non è quello che mi aspettavo, perché i miei figli non mi rendono felice, perché i miei amici non mi rendono felice, perché il mio lavoro è mediocre e così via.
Io amo la vita ma non perché la mia vita è più facile di quella degli altri. E' che ho deciso di essere felice e io come persona sono responsabilità per la mia felicità. Quando prendo questo obbligo, lascio liberi mio marito e chiunque altro dal pesare sulle loro spalle. La vita di tutti è molto più leggera. Ed in questo modo ho un matrimonio felice da molti anni".

Non permettere mai a nessuno una così grande responsabilità come quella di determinare la tua felicità!

Essere felici, anche se fa caldo, anche se sei malato, anche se non hai soldi, anche se qualcuno ti ha fatto male, anche se qualcuno non ti ama o non ti da il giusto valore......

(dal web)
di: Libero
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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aquilabaleno
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Cosa ti rende felice?

Messaggioda aquilabaleno » 20/11/2011, 12:34

Molto interessante questo racconto Shanti. Condivido quasi tutto, tranne due cose.
Citazione:

Quando prendo questo obbligo, lascio liberi mio marito e chiunque altro dal pesare sulle loro spalle.

La parola obbligo implica una forzatura, e allora non mi convince. Forse è più appropriato dire "impegno di consapevolezza"?

e il finale:
Citazione:

Essere felici, anche se fa caldo, anche se sei malato, anche se non hai soldi, anche se qualcuno ti ha fatto male, anche se qualcuno non ti ama o non ti da il giusto valore......


ma solo perché può essere frainteso. Bisogna coltivare in sè il seme della felicità a dispetto delle situazioni esterne, è vero, ma credo debba servire per muoversi e cambiare le cose attorno a noi. Bisogna darsi il giusto valore e amore, se no finiremo sempre per imbatterci con chi non ce lo da. Ciò che è fuori è il riflesso di ciò che abbiamo dentro. Se fuori la situazione non è cambiata, si vede che noi abbiamo fatto un finto cambiamento.
Bisogna cercare l'autenticità anche nella felicità.
Tutto questo mi fa pensare al film "La Vita è bella". Nei momenti più terribili si puo' trovare un modo creativo per sopravvivere all'orrore, per avere gioia comunque, è una "forza passiva" molto utile. Ma non si puo' chiedere di restare felici in un campo di concentramento senza la speranza e la voglia autentica di uscirne fuori, senza muoversi per farlo.
Non si può essere felici e amare per davvero qualcuno, nè se stessi, se ci si sente costretti (da un contratto matrimoniale, dal giudizio degli altri, dalle idee correnti, ecc).
Dico questo perché la sindrome di Stoccolma è molto diffusa proprio tra le persone che hanno tanto amore da dare, ma non lo riservano a se stesse. E siccome vogliono il bene di tutti, si sforzano di essere felici, come un lavaggio del cervello (che a volte è utile per "riprogrammare il cervello"), ma senza concedersi la libertà.


Scusa se salto di pala in frasca, ma questo racconto mi ha acceso tante connessioni di idee...in particolare proprio episodi di donne.
Un abbraccio pulzelle


P.s: mi piace molto la frase del giorno che hai messo... si può perdere l'orgoglio, ma non la dignità. Credo che bisognerebbe aiutare molti fratelli a ritrovare la propria dignità, senza orgoglio. cuoricino
"...ma quelli che sperano nell’Eterno acquistan nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano." Isaia, 40,31

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Cosa ti rende felice?

Messaggioda shanti » 20/11/2011, 13:26

Sono d'accordissimo sull'impegno di consapevolezza, anche semplicemente impegno, che è diverso dall'obbligo.

Scrivi...Bisogna coltivare in sè la felicità indipendentemente dalle situazioni esterne.... Penso che sia proprio questo che farà cambiare le situazioni intorno a noi. Se io sono centrata, serena e felice interiormente, chi mi disapprova, chi cerca di fermarmi o disturbarmi, vedendo che non smuove nulla, si allontanerà perché siamo su due frequenze diverse. Altre persone sulla mia frequenza si avvicineranno e la vibrazione intorno a me sarà cambiata.
Nel corso del cammino succederà di incontrare persone che non mi amano, mica posso piacere a tutti, ma la cosa non mi fa perdere la felicità perché ognuno ha il diritto di sentire e di vivere le proprie emozioni. Se invece mi lascio abbattere o continuo a cercare persone così, allora sì vuol dire che il cambiamento interiore non è avvenuto.

Ci sono però casi estremi è verissimo, in cui tutto è più difficile e le forze in gioco sono potenti, in cui la speranza è l'unico appiglio, in cui la rassegnazione è morte interiore e la speranza è l'unica carta da giocare.Insieme a forza e determinazione.
Credo che ci siano mille sfumature in un racconto come questo e può muovere molte riflessioni, magari legate al proprio vissuto o a quello di qualcuno vicino a noi.

Penso che sforzarsi di essere felici allontani la felicità, si possono avere dei surrogati, dei compromessi. La felicità è uno stato dell'essere.
Tempo fa avevo salvato questa frase: "

Non esistono scorciatoie, non esistono tecniche di nessun genere suscettibili di permettere il conseguimento della felicità; ma, al massimo, esistono tecniche capaci di creare alcune delle condizioni necessarie, non però sufficienti, alla realizzazione di essa.
Inoltre, bisogna tener presente che la felicità non è altro da noi; non è un oggetto che noi possiamo raggiungere e conquistare, come un navigatore raggiunge e conquista un'isola lontana, dopo un lungo e periglioso viaggio attraverso l'oceano. La felicità è una modificazione del nostro stesso essere e, pertanto, è un tutt'uno con noi stessi: qualche cosa che avviene dentro di noi, nelle profondità della nostra anima, e non al di fuori."

Penso che la felicità sia fatta di tante cose, pace interiore, serenità, passione per la vita, un cuore che sorride, è come un dolce con tanti ingredienti che stanno dentro di noi, che impariamo ad impastare e a cuocere.

Tornando alla frase del giorno, la dignità e la fierezza sono spesso confuse con l'orgoglio. Tante volte negli incontri, qui nella stanza di Michele, arrivano persone che si sono lasciate calpestare e umiliare e non sono più capaci di alzare la testa. Per tanti motivi, desiderio di essere amati, non amore per se stessi (torniamo a quello che dicevi prima), paura e tanto altro. Conosco molto bene tutto questo, ci sono passata per quarant'anni.
Non sono solo donne, anche uomini.

Ognuno ha il diritto di guardare la vita negli occhi, camminando a testa alta, con fierezza, proprio come mi disse l'Arcangelo, in quel luogo che tanto ami, La Sacra di San Michele.
Ciao Aquila e grazie per le tue considerazioni.
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Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Anna Maria Stella

Cosa ti rende felice?

Messaggioda Anna Maria Stella » 20/11/2011, 13:45

Per me la Vita è un eterno e bellissimo gioco, colorato a volte di tristezza, di profondo dolore, di profonda leggerezza, di ilarità, gioia e allegria, .... insomma c'è di tutto, e gli ingredienti ce li mettiamo noi, giocatori di ruolo consapevoli o meno... Ma in tutto questo l'unico ingrediente di cui, secondo la mia visione, è costituita la Vita è proprio Felicità o Amore, e noi siamo felici o amore sempre, in ogni circostanza della nostra vita.... se abbiamo consapevolezza di questo, allora siamo felici quando piangiamo, gridiamo, ci arrabbiamo, ridiamo, benediciamo,... perché sappiamo che lo vogliamo noi... Diversa cosa quando invece si vive tutto questo senza consapevolezza...e si finisce con l'identificarsi con tutte le emozioni vissute....

Ragazze grazie per questi messaggi che donano ancor più Luce... condivido il vostro sentire bluangel bluangel


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Cosa ti rende felice?

Messaggioda shanti » 20/11/2011, 13:58

allora forse è proprio così... felicità è consapevolezza e consapevolezza è felicità...

Gracias waiki's.
Urpi Chay Sonqo Llay, le colombe volano nel mio cuore.
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Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

Naty

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Messaggioda Naty » 20/11/2011, 14:42

Bello il racconto, siamo noi che produciamo e ne siamo registi, nonchè attori e spettatori...La felicità è un nostro prodotto... Un film costante di tutti i giorni!!!!!

Ciao ciao Naty

El-Re

Cosa ti rende felice?

Messaggioda El-Re » 20/11/2011, 15:53

Molto bello questo pezzo con anche tutte le riflessioni conseguenti fatte, se riesci ad essere sereno e felice in ogni circostanza anche in quella dolorosa o faticosa e indipendentemente dagli altri, vuol dire che hai raggiunto quella stabilità nel tuo essere che è una quiete fatta di amore per te stesso! Non sempre sei tu ad attirare frecce perché sei negativo o disarmonico, la cosa è molto più complessa proprio perché viviamo in mezzo ad altri e ad altre realtà. Di conseguenza la più grande conquista che noi possiamo fare è riuscire ad avere quella felicità interiore che quando l'hai conquistata diviene uno stato d'essere che nulla e nessuno può distruggerti, perché ti porta a guardare la vita, pur agendo e non aspettando la manna dal cielo, con un sano distacco sia da protagonista che da comparsa. Gli altri esistono e non puoi solo attirare fatti e persone belle, proprio perché siamo individui facente parte di un intiera famiglia, intessuti gli uni con gli altri. Ma tutto questo rende affascinante questa vita terrena, non siamo in Paradiso ma possiamo conquistare il nostro paradiso interiore dal quale attingere per vivere bene anche eventuali inferni che si trovano sul cammino.
Con grande affetto René

pink


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Messaggioda shanti » 20/11/2011, 16:03

Caro René,
questi sono i casi estremi a cui accennavo. Hai ragione, le cose a volte sono molto complesse. Ci sono forze in movimento, indipendenti dal proprio modo di essere, che fanno parte del tessuto in cui siamo calati. Conosco due persone speciali Very Happy Very Happy che, nonostante le situazioni gravi che si trovano a vivere ogni giorno, non perdono mai la forza di andare avanti perché dentro hanno fede e determinazione e sono proprio queste le cose che attirano nella loro vita persone forti e ricche d'amore, come loro, che magari possono portare un po' di luce in più nel cammino difficile. E non hanno mai perso la loro fierezza e la loro dignitò.
Ci sono alleanze che vanno oltre il tempo....
Ti abbraccio caro antico maestro
.
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Messaggioda aquilabaleno » 20/11/2011, 16:26

Shanti sono senza parole. :)
Ascolto col cuore tutto ciò che avete scritto e mi godo il silenzio cuoricino
"...ma quelli che sperano nell’Eterno acquistan nuove forze, s’alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s’affaticano." Isaia, 40,31

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Messaggioda shanti » 20/11/2011, 16:28

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