Una storia racconta di un maestro illuminato che alla critica, al giudizio e al ridicolo
rispondeva inevitabilmente con amore, gentilezza e pace.
Uno dei discepoli gli chiese come facesse a mantenersi cosi' calmo e gentile
davanti a simili invettive. Alla domanda lui rispose con un'altra domanda:
"Se qualcuno ti offre un dono, e tu non lo accetti, a chi appartiene il dono?"
(W.W. Dyer)
Mi è piaciuta questa piccola metafora. Se mi critichi e mi giudichi, se mi ridicolizzi, io rimango sereno perché so che tutto ciò non mi appartiene e quindi rimane a te. Se non rimango serena, e mi altero, allora è segno inequivocabile che ciò che tu dici di me, mi appartiene e ci devo ancora lavorare un po'.... mannaggia la peppina...
rispondeva inevitabilmente con amore, gentilezza e pace.
Uno dei discepoli gli chiese come facesse a mantenersi cosi' calmo e gentile
davanti a simili invettive. Alla domanda lui rispose con un'altra domanda:
"Se qualcuno ti offre un dono, e tu non lo accetti, a chi appartiene il dono?"
(W.W. Dyer)
Mi è piaciuta questa piccola metafora. Se mi critichi e mi giudichi, se mi ridicolizzi, io rimango sereno perché so che tutto ciò non mi appartiene e quindi rimane a te. Se non rimango serena, e mi altero, allora è segno inequivocabile che ciò che tu dici di me, mi appartiene e ci devo ancora lavorare un po'.... mannaggia la peppina...