Per il popolo sudamericano

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mariposa azul
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Per il popolo sudamericano

Messaggioda mariposa azul » 05/10/2013, 22:39

Ho trovato qui una canzone molto bella in onore del popolo sudamericano cantata da un gruppo musicale chiamato Calle 13 (!!! ci risiamo).
Il primo pezzo è parlato in lingua quechua
http://occhiditerra.wordpress.com/2013/ ... ercorrere/



Sono, io sono quello che lasciarono,
sono gli avanzi di quello che rubarono.
Un popolo nascosto sulla cima,
la mia pelle è di cuoio, per questo sopporta qualunque clima.
Sono una fabbrica di fumo, manodopera contadina per il tuo consumo,
fronte freddo nel mezzo dell’estate, l’amore ai tempi del colera, mio fratello!

Il sole che nasce e il giorno che muore, con i migliori tramonti.
Sono lo sviluppo in carne viva, un discorso politico senza saliva.
Le facce più belle che ho conosciuto,
io sono la foto di un desaparecido.
Il sangue che scorre nelle tue vene, io sono un pezzo di terra che vale la pena,
un cesto di fagioli.

Io sono Maradona contro l’Inghilterra segnando due gol.
Sono chi sostiene la mia bandiera, la spina dorsale del pianeta è la mia cordigliera.
Io sono quello che mio padre mi ha insegnato: chi non ama la sua patria non ama sua madre.
Sono l’America Latina un popolo senza gambe, ma che cammina, ascolta:

Tu non puoi comprare il vento
Tu non puoi comprare il sole
Tu non puoi comprare la pioggia
Tu non puoi comprare il calore
Tu non puoi comprare le nuvole

Tu non puoi comprare i colori
Tu non puoi comprare la mia allegria
Tu non puoi comprare i miei doloriHo i laghi, i fiumi, ho i miei denti quando sorrido,
la neve che dipinge le mie montagne, ho il sole che mi asciuga e la pioggia che mi bagna.
Un deserto ubriaco di peyote, un sorso di Pulque per cantare con i coyote,
tutto ciò di cui ho bisogno!Ho i miei polmoni che respirano l’azzurro chiaro,
l’altitudine soffocante, i molari della mia bocca masticando coca,
l’autunno con le sue foglie cadute, versi scritti nelle notti stellate,
un vigneto strapieno d’uva, un canneto sotto il sole a Cuba.
Io sono il Mar dei Caraibi che protegge le casette, facendo rituali con acqua benedetta,
il vento che pettina i miei capelli, sono tutti i santi che pendono dal mio collo.
Il succo della mia lotta non è artificiale, perché il concime della mia terra è naturale.
Tu non puoi comprare il vento
Tu non puoi comprare il sole
Tu non puoi comprare la pioggia
Tu non puoi comprare il calore
Tu non puoi comprare le nuvole
Tu non puoi comprare i colori
Tu non puoi comprare la mia allegria
Tu non puoi comprare i miei dolori
Non puoi comprare la mia vita, la terra non si vende.
Continuiamo a camminare, disegniamo il cammino da percorrere!

Lavoro duro ma con orgoglio, quì si condivide, ciò che è mio è tuo.
Questo popolo non affoga per qualche onda e se crolla io lo ricostruisco.
Neanche batto le ciglia quando ti guardo, affinché tu possa ricordare il mio cognome.
L’Operazione Condor invadendo il mio nido, perdonami ma non dimentico mai, ascolta:

Continuiamo a camminare, quì si respira lotta
Continuiamo a camminare, io canto perché mi si acolti
Continuiamo a camminare, quì siamo in piedi

Viva Latinoamerica
Non puoi comprare la mia vita!
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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