SIMBOLI... osservazioni e riflessioni

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Runika
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Messaggioda Runika » 09/09/2011, 13:04

Ringrazio tutti per avermi risposto e così in fretta e dettagliatamente. Pare che io sia dello scorpione... non solo per nascita ma anche per caratteristiche: non so quante volte sono "morta" coscientemente negli ultimi anni attraverso quelle che potrebbero sembrare iniziazioni ma che considero solo come passaggi, e ogni volta mi sentivo cambiata diversa.
E nonostante tutto... passerei di nuovo il buldozzer per cambiare tante altre cose... credo sia un ciclo senza fine dove si tende sempre a migliorarsi


Citazione:
Sta lince che viene stuzzicata.....

hahahah Guarda caso ti voglio bene drago blu :*

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Messaggioda Ospite » 09/09/2011, 13:10

Runika ha scritto:
Ringrazio tutti per avermi risposto e così in fretta e dettagliatamente. Pare che io sia dello scorpione... non solo per nascita ma anche per caratteristiche: non so quante volte sono "morta" coscientemente negli ultimi anni attraverso quelle che potrebbero sembrare iniziazioni ma che considero solo come passaggi, e ogni volta mi sentivo cambiata diversa.
E nonostante tutto... passerei di nuovo il buldozzer per cambiare tante altre cose... credo sia un ciclo senza fine dove si tende sempre a migliorarsi


Citazione:
Sta lince che viene stuzzicata.....

hahahah Guarda caso ti voglio bene drago blu :*


infatti quel "carattere" che descrivi fa parte del cammino spirituale di ogni uomo... non solo di chi nasce nel segno dello scorpione.
il passaggio è simbolico.
così come come già detto se non integri il maschile al femminile rimani "diviso".... ed è il carattere descritto per il segno dei gemelli alla nascita...
ciascun segno in un certo senso è un "passaggio" (partendo dall'ariete... che deve imparare a non essere superbo ad esempio e troppo impulsivo) sulla via evolutiva da uomo a Uomo

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drago-lontra blu
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Messaggioda drago-lontra blu » 09/09/2011, 13:27

Un abbraccio a tutti ed un ringraziamento per l'attenzione costante che ponete nei metodi delle risposte.

E' un piacere leggervi, Città di Luce ringrazia.
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Messaggioda drago-lontra blu » 09/09/2011, 22:34

questo mi era sfuggito, un attimo che arrivo neh..

citazione
:
Sta lince che viene stuzzicata.....
ahahah Guarda caso ti voglio bene drago blu :*-


Ciao Runi, ti voglio bene anche io.
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Artos

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Messaggioda Artos » 23/09/2011, 14:14

IL SEGRETO DELLA SPADA

Queste che seguono sono riflessioni nate dalle conversazioni con due miei amici:

Rudra, un insegnante di yoga rappresentante in Italia della Ramakrisna Math, e Premadharma, filosofo e grande esperto di arte e cultura indiana, nonché uno degli autisti più abili e spericolati che abbia mai conosciuto.

Ho diverse spade.

Ne ho una che però mi piace più delle altre, mi piace non è la parola giusta, diciamo che la conosco, la so.

E' una riproduzione di una spada giapponese: una katana.

Il fodero è legno nero laccato.

La vernice qua e là è scrostata.

Una volta durante uno "spettacolo" un colpo non certo abile di un falso avversario (in teatro la spada si usa per unire, è danza) ne ha staccato la parte finale, una specie di tappo metallico. Allora l'ho sigillato con un nastrino che mi aveva regalato un amico tibetano (mi sembra); ci sono dei disegni con i 5 colori dei tibetani(i cinesi usano il nero al posto del blu). Col tempo il nastro si è un po' scolorito, ma svolge ancora la sua funzione, impedisce alla polvere di entrare nel fodero e di attaccarsi sulla lama. E' una bella lama, di acciaio giapponese. ho tolto il filo (sarebbe pericoloso, e potrebbero arrestarmi per porto d'armi abusivo) ma si vede benissimo la sfumatura ondulata della tempra: una specie di onda.

Ieri ho ripreso la spada che conosco. Era molto tempo che non lo facevo. L'ho presa con la mano sinistra e l'ho osservata per un po'. Lo facevo sempre. L'ho messa orizzontale al pavimento e l'ho osservata, é così essenziale.

Poi lentamente l'ho portata al fianco. Chi non sa usare la spada mette la katana con la curva verso l'esterno, come fosse una sciabola da ussaro o una scimitarra, la curva va verso il basso. Ho afferrato l'elsa con la destra, con indice e pollice e l'ho carezzata con il palmo della mano, l'ho sfilata lentamente. L'acciaio della spada giace nel legno, lo si svela e si porta a contatto con l'aria.

Qualcuno, di cui mi fido molto, ha detto che, pur sapendolo, non ha mai letto dell'inversione dell'acqua e del fuoco. L'inversione dell'acqua e del fuoco inizia svelando l'acciaio.

Il legno è padre del fuoco, il fuoco genera la terra, la terra è madre dell'acciaio, l'acciaio genera l'acqua, il fuoco distrugge il metallo, ma lo trasforma in acqua.

Il segreto della spada è tutto qui. Sfilo l'acciaio dal legno in cui giace, il metallo di solito distrugge il legno. Qui, prima di svelarlo, si riposa nel legno. La dimora dell'acqua è in basso, la dimora del fuoco è in alto. il legno è padre del fuoco.

Inspiro. esattamente nel momento in cui inizia la espirazione sguaino la spada. fsssss. dal basso il respiro porta la spada in alto.

Il legno produce il fuoco.

Dall'alto il respiro porta la lama in basso. il metallo produce l'acqua, l'acqua non si può arrestare nella sua corsa verso il basso, verso il mare, l'acqua distrugge case e ponti, trascina alberi e barche, spegne il fuoco.

La lama ruota in realtà è il gomito, fa una spirale, il piede aveva fatto un passo avanti per accompagnare lo scorrere dell'acqua verso il basso, adesso si ritrae, l'acqua sale, torna fuoco, penetra il legno di nuovo, torna legno, adesso la tiro fuori lentamente. E' molto che non lucido la spada, preferisco non usare i prodotti che mi hanno consigliato o che ho letto; uso una goccia d'olio, un panno morbido.

La lama ricomincia a brillare immediatamente, la patina del passato era leggera leggera.

Osservo di nuovo la lama, osservo la guardia, è traforata a forma di uccello. una delle ali è leggermente scheggiata (un amico, allievo antico non aveva capito che la spada è dolcezza).

Noto solo ora che è un cormorano. Musashi ha passato gli ultimi due anni della sua vita a disegnare cormorani ed a pregare la dea Kannon, la dea della misericordia.

Che collegamento c'è tra kannon e il cormorano? Il cormorano è un uccello abituato alle grandi altezze, poi d'improvviso si lancia verso il mare e nuota come il più provetto dei nuotatori, si inabissa. Così in alto e così in basso, il cielo più alto e l'abisso più profondo non hanno segreti per il cormorano.

kannon è una dea buddista. kannon è avalokitesvara.

Om mani padme hum avalokitesvara è la dea padme, la vagina cosmica che nasce dal loto che esce dall'ombelico di Visnù.

La spada , il cormorano e la vagina cosmica. mi rimetto in piedi ed osservo la spada, la prendo con due mani, la tengo verticale, il cormorano sta in basso la punta emersa dal legno sta in alto. Guardo la zona arrotondata, curva perfetta, vicino alla punta, la vedo verticale ma so che è una curva perfetta; penso che è un emblema un maestro autentico: un quadrato senza lati, penso ad un maestro ma non mi viene in mente nessuno dei miei insegnanti, penso a qualcuno che non conosco neppure e che è senza esserlo. Che strano. prima pensavo alla lama verticale come fosse la mia colonna vertebrale, le energie in alto verso il cranio e oltre e contemporaneamente in basso verso il bacino ed oltre.

Adesso non penso proprio. e la spada sembra più leggera



Fonte:ttp://www.daoyin.altervista.org/spada5.htm#meditare1

Per adesso è stato l'unico articolo che ho trovato di cui parla della spada e della colonna vertebrale. Un saluto e abbraccio fraterno

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Messaggioda drago-lontra blu » 23/09/2011, 16:34

Ma non ho parole, è splendido. Quale melodia.
Il fodero è in legno di magnolia laccato, non lo sapevo.
devo rileggere, grazie Artos.


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Artos

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Messaggioda Artos » 16/10/2011, 5:24

Il DEVA DEL FUOCO di Amore Saggezza.

l termine "dio" deriva dal latino deus (a sua volta collegato ai termini, sempre latini, di divus-"splendente" e dies-"giorno") proveniente dal termine indoeuropeo ricostruito *deiwos.

Il termine "dio" è connesso quindi con la radice indoeuropea: *div/*dev/*diu/*dei, che ha il valore di "luminoso, splendente, brillante, accecante" collegati ad analogo significato con il sanscrito dyáuh.

Allo stesso modo si confronti il greco δῖος e il genitivo di Ζεύς [Zeus] è Διός [Diòs], il sanscrito dèvas, l'aggettivo latino divus, l'ittita šiu.

La radice indoeuropea da cui viene divus e successivamente "dio" significa "luce"; tale appellativo si spiega con il fatto che in origine l'epiteto di "luminoso" indicava la manifestazione degli Dei indoeuropei del cielo che si manifestavano sia con la luce del giorno, sia con la luce del lampo (come più tardi i romani Iuppiter Lucetius e Iuppiter Fulgurator)[4][5].

Fonte: http://it.wikipedia.org/wiki/Dio

Come dice sopra il termine Dio proviene dal termine indoeuropeo Deiwos. A livello occulto si dice che noi siamo contenuti nel Deva del Fuoco chiamato Amore Saggezza. Pertanto Come esiste il Deva del Fuoco chiamato Amore Saggezza ci sono altri 6 Deva del Fuoco chiamati : Deva del Fuoco di Volontà-Potere, Intelligenza Attiva, Armonia-Bellezza-Arte, Conoscenza concreta-Scienza,Devozione-Idealismo, Ordine cerimoniale-Magia. Questi vengono chiamati i 7 Fratelli o Deva del Fuoco di sette energie diverse. A loro volta vengono contenuti nel LOGOS SOLARE che IL SIGNORE DELLA LUCE è appunto il Signore del LOGOS SOLARE. Tutte le stelle e i Pianeti che noi vediamo ad occhio nudo e anche oltre fanno parte del nostro Deva del Fuoco di Amore Saggezza. Questo bisognerebbe moltiplicarlo per 6 per avere il LOGOS SOLARE. Si parla solo di 3^ Dimensione. Questi Deva del Fuoco a loro volta contengono altre dimensioni più sottili quali : Astrale, Mentale, Causale e Spirituale e ognuna di queste a salire è 7 volte più ampio di quello meno denso. In effetti la nostra mente se vuol fare un calcolo di noi Umani, il nostro Pianeta Terra e il nostro sistema Solare non è proprio niente a confronto di tutto quello che E'. A dimenticavo dentro questi Deva ci sono Esseri in evoluzione tra cui noi Umani Terrestri. E naturalmente oltre alla razza umana ci sono altre razze e sottorazze.
Sembra che il termine manifestazione deriva da azione delle mani o fare con le mani. Il lavoro degli operai consiste di portare dal non manifesto ( dal non visibile) al manifesto visibile in questa dimensione. L'operaio nella bibbia recita che viene pagato giornalmente. Sembra che il lavoro sia quello di un'antenna trasmittente-ricevente. Trasmette i desideri e riceve immaggini che poi nel tempo si manifesteranno. Sembra una cosa impossibile in una vastità così immensa a comunicare e manifestare. Io mi fermo qui se no mi scoppia il cervello. Un saluto e abbraccio fraterno.

Artos

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Messaggioda Artos » 16/10/2011, 9:29

Le forze in campo: uno, due e tre.

Per tutte le cose che succedono in questo universo ci sono sempre tre forze in campo. La prima forza è positiva la seconda forza è negativa la terza è unificante. In queste tre forze il conflitto scatta sempre per la prima e la seconda forza che immancabilbente si risolve nella terza che unifica. La prima forza quella positiva o creativa và verso il nuovo ovvero di una nuova realtà che sarà a seguito di un desiderio o bisogno.

La seconda forza quella negativa và in senso opposto è rappresentata della conservazione o mantenimento di quello che si è acquisito nel tempo. Diciamo che da questo scontro o conflitto ne esce vincitore sempre il negativo o conservatore perché è molto più forte in quanto il nuove è troppo debole per poter sopraffare il vecchio . Il nuovo è come un seme che piantato nella terra diventa un albero in un bosco di tanti altri alberi giganteschi. Per poter crescere deve essere fortunato di avere acqua quando serve e il sole pure. Allora come fare per poter cambiare le cose a livello personale, planetario etc.etc.

Alla terza forza unificante bisogna dargli uno scopo. Avendo uno scopo và in soccorso o in aiuto di quella positiva Es. il Pianeta Terra sta cambiando arrivano forze nuove del cambiamento per poter fa si che il cambiamento prenderà piede bisogna dargli lo scopo. Lo scopo potrebbe essere la salvezza dell'umanità, tutti devono mangiare etc.etc. allora questo scopo andra ad aiutare il nuovo. Se non si fa questo potremmo rimanere delusi. Questo sistema potrebbe funzionare anche a livello personale. Un saluto e abbraccio fraterno a tutti.

Artos

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Messaggioda Artos » 16/10/2011, 13:27

La legge del tre e la legge del sette.

Ogni cosa che accade, sia nel mondo che nell'attività umana, sia esterna che interna, è sempre la manifestazione di tre forze:

* Attiva - Prima
* Passiva - Seconda
* Neutralizzante - Terza

Per comprendere la manifestazione della Legge del Tre, dobbiamo distinguere le tre forze in base alla loro natura e manifestazione, o successione delle forze in un evento che nel sistema prende il nome di processo.

La natura delle forze va studiata in relazione alla loro "composizione". Ogni forza è presa in considerazione rispetto alle altre con cui entra in connessione per la "realizzazione" di un evento o processo: la forza attiva è quella che ha il livello di energia e di vibrazioni più alto in relazione alle altre due forze. La forza neutralizzante ha un livello di energia e di vibrazioni intermedio, e la forza passiva è quella che ha il livello di energia e di vibrazioni più basso, Rodney Collin nella "Teoria delle influenze Celesti" le chiama VITA, FORMA e MATERIA, (pag 177 e ss.)
Ogni cosa può essere mediatrice di una forza o di un'altra, ciò che in un dato momento è mediatrice di una forza attiva il momento successivo può diventare mediatrice della forza passiva o neutralizzante. L'acqua di un fiume può essere forza attiva nel processo di erosione o forza passiva in relazione alla gravità.

Possiamo quindi dividere la natura delle forze in:
Attiva . VITA . maggiore energia . maggiori vibrazioni
Neutralizzante . FORMA . energia media . vibrazioni medie
Passiva . MATERIA . energia minore . vibrazioni minori

Secondo le loro manifestazioni, le forze si dividono in prima, seconda e terza. La prima forza è ciò che promuove l'azione, la seconda forza è ciò che oppone resistenza o subisce l'azione della prima forza e la terza forza è il fine, lo scopo o il risultato del processo.
E' importante notare che non consideriamo terza forza, nonostante essa determini il risultato della triade, e, come il catalizzatore in chimica rimane invariato dallo svolgersi della reazione, così anche la terza forza non viene mutata dal processo. Un esempio di terza forza sono i cardini della porta che determinano in che direzione la porta (seconda forza) ruota quando subisce l’azione della nostra spinta (prima forza), essi (terza forza) sono sempre stati lì, non li notiamo se non facendo uno sforzo di attenzione, e la loro presenza determina il risultato dell'azione. Questo spiega la difficoltà del processo del risveglio, non siamo consapevoli delle terze forze e non riusciamo ad introdurre quelle giuste nel nostro lavoro.

A questo punto è importante comprendere che in un processo il luogo della prima
forza può essere occupato sia dalla forza attiva che da quella passiva o da quella
neutralizzante, questa differenza nella qualità delle forze agisce nella triade ed è ciò che determina il tipo di processo. Senza l'azione delle tre forze nulla accade, la forza attiva e quella passiva da sole rimangono in uno stato di costante spinta e resistenza.

In base alla loro natura e alla loro manifestazione le tre forze i possono essere rappresentate nel modo seguente:



In ogni combinazione l’ordine di azione delle forze è differente ed in base ad esso si hanno differenti processi:
Creazione 1-2-3
Eliminazione 1-3-2
Crimine 3-1-2
Digestione 2-1-3
Guarigione 2-3-1
Rigenerazione 3-2-1

Dobbiamo sempre essere attenti e, attraverso l'uso del principio di scala e relatività, analizzare ogni evento indipendentemente. Solitamente non possiamo vedere l'azione delle tre forze nel momento in cui si manifestano, ma studiandole una volta che il processo è avvenuto possiamo iniziare vedere come si è manifestato e lavorare per comprendere la triade che lo ha generato.

Questo lavoro può avvenire solo in una condizione di “presenza”, attraverso il controllo delle parti meccaniche dei centri ed in particolare della mente formatoria.

Nel sistema, al fine di studiare le manifestazioni delle tre forze, quando agiscono attraverso questa assume nomi differenti:

Carbonio - quando è attraversata dalla forza attiva
Ossigeno - quando è attraversata dalla forza passiva
Azoto - quando è attraversata dalla forza neutralizzante
Idrogeno - quando non è attraversata da nessuna forza, quando cioè la materia è
analizzata non in relazione a una forza.

I nomi usati per identificare le materie non sono relazionati alla loro composizione chimica, sono usati per indicare una particolare di "condizione" della materia che viene osservata.
Questa è una delle espressioni del principio di relatività attraverso cui possiamo comprendere che non esiste un solo tipo di materia, ma ne esistono quattro, avremo quindi non solamente il ferro come materia, ma quattro tipi di ferro, il ferro mediatore di forze attive, di forze passive, neutralizzanti, e il ferro preso solo come idrogeno, come materia atomica, quella che possiamo leggere sulla tavola periodica degli elementi.
Ad esempio il ferro usato per compiere un lavoro è attivo in relazione alla materia su cui agisce, o il ferro che è lavorato, è passivo in relazione al fabbro che lo modella, o il ferro come idea di forza, è la terza forza per compiere degli sforzi.

Possiamo riassumere i principi della legge del tre che agiscono attraverso la materia dal punto di vista simbolico come :
• Padre (Carbonio)
• Madre (Ossigeno)
• Figlio (Azoto)
• Famiglia (Idrogeno)

Le tre forze entrano in tutte le scale della creazione, e attraverso lo studio della Legge del Tre ci rendiamo conto che ogni cosa accade in base a certe leggi, e che non possiamo comprendere fino a che non conosciamo queste leggi.
Ogni triade genera un evento, ed esso deve essere ricollegato al processo che lo rappresenta. Una successione di eventi procede in base ad una legge differente, la Legge del Sette.

Fonte:http://laquartavia.blogspot.com/2008/02/la-legge-del-tre-introduzione.html


La legge del Sette (dell'ottava)

Differenti livelli di sviluppo seguono la Legge del Sette, cioè la legge che governa la progressione di tutti i "processi".

La comprensione della Legge del Sette ci permette di "scegliere" lo sforzo più adatto al momento e quindi al punto dell'ottava in cui ci troviamo.
Ogni attività è un ottava ascendente o discendente, riconoscendo le differenti fasi e svolgimento di queste ottave possiamo iniziare ad osservare i momenti in cui l'impeto iniziale che ha dato origine ad un determinato processo inizia a perdere il suo "slancio" ed entra in quello che nel sistema viene chiamato intervallo, un momento cioè in cui è necessario un aiuto per poter proseguire quello che stiamo facendo, per poter in questo modo, "colmare o superare" la difficoltà che potrebbero deviare il corso delle nostre azioni.

Un ottava ascendente è un ottava in cui il risultato del processo è qualcosa con un livello di vibrazioni superiore alla sua origine. Per semplificare il concetto possiamo dire che è qualcosa di migliore rispetto all'inizio del processo, può essere di migliore qualità o che dona maggiore libertà, ad esempio un bicchiere è il risultato di un processo di trasformazione del silicio in vetro, e il prodotto finale è di maggior utilità della semplice polvere da cui si è partiti. Un ottava ascendente richiede energia e, a mano a mano che l'ottava procede l'energia e l'attenzione che richiede sono sempre maggiori. Un miglioramento della qualità della propria vita è il risultato di varie ottave ascendenti.

Le ottave discendenti hanno come risultato qualcosa ad un livello di vibrazioni inferiore rispetto alla sua origine, e non ha bisogno di un grande dispendio di energie, così ad esempio rompere un bicchiere è semplice, ma un bicchiere rotto non ha più la funzione di prima, ed ha un "valore" inferiore alla sua origine. Dopo un ottava discendente ci troviamo sotto un maggior numero di leggi, così il bicchiere rotto ci costringerà a pulire o a rimanere con pericolosi vetri in giro con il rischio di farci male. Questo è un esempio del processo di crimine. Un ottava discendente ha bisogno di uno stimolo iniziale ma poi può procedere senza aggiunte di nuova energia perché la prende da ciò che consuma.

Le ottave ascendenti sono direttamente collegate a quelle discendenti, l'energia che viene impiegata in un ottava ascendente spesso è il risultato di ottave discendenti che avvengono in relazione al processo ascendente. Il vetro che serve per fare il bicchiere ha bisogno del fuoco per fondere, e il materiale che viene bruciato per produrre il fuoco rappresenta l'ottava discendente che cede l’energia necessaria alla realizzazione del processo creativo. Alla fine della lavorazione resteranno solo scorie del materiale consumato, di livello energetico e funzionale inferiore al materiale iniziale.

L'enneagramma è un simbolo che mostra come si svolge l'ottava e le relazioni interdipendenti che intercorrono nei diversi momenti del processo.

L'ottava si compone di tre momenti che corrispondono alle tre facce del triangolo. Anche i punti del triangolo hanno un significato.

L'ottava è distribuita lungo punti ben precisi della circonferenza e questi indicano la progressione nel tempo delle differenti fasi dell'ottava.

Nelle ottave ascendenti i tre angoli del triangolo segnano il punto in cui un'influenza esterna è richiesta, il vertice è il DO, lo stimolo iniziale, nell'intervallo MI-FA si trova un intervallo che deve essere colmato per permettere all'ottava di proseguire e non deviare e tra SOL-LA si trova il punto in cui in prossimità della fine dell'ottava dobbiamo iniziare a concentrare l'energia e l'attenzione (dobbiamo comprendere come avvicinarci alla fine dell'ottava in base all'esperienza maturata fino a questo momento e in previsione della fine) per giungere al momento più difficile dell'ottava che è l'intervallo SI-DO.

L'ottava si svolge nel tempo, ma le sue connessioni interne, evidenziate dall'enneagramma nelle sue linee interne si muovono "avanti e indietro" nel tempo collegando differenti fasi dell'ottava in modi specifici. La direzione delle forze all'interno dell'enneagramma è importante perché indica la direzione dell'energia nei differenti momenti temporali dell'ottava.

Questa è una prima introduzione alla legge del sette e all'enneagramma, spero di poter postare altro materiale quanto prima.
Buon lavoro.

Fonte:http://laquartavia.blogspot.com/2007/10/la-legge-del-sette-dellottava.html

Un saluto e abbraccio fraterno.

Artos

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Messaggioda Artos » 17/10/2011, 4:59

Plutone è un pianeta nano orbitante nelle regioni periferiche del sistema solare, con un'orbita eccentrica a cavallo dell'orbita di Nettuno; fu scoperto nel 1930 da Clyde Tombaugh e inizialmente classificato come il nono pianeta.

Il nuovo corpo celeste venne battezzato in onore di Plutone, divinità romana dell'Oltretomba; le prime lettere del nome, PL, sono anche le iniziali dell'eminente astronomo Percival Lowell che per primo ne postulò l'esistenza. Il suo simbolo astronomico è la versione stilizzata delle iniziali di Lowell (Pluto symbol.svg).

Precedentemente considerato un pianeta vero e proprio, il 24 agosto 2006 Plutone è stato declassato a pianeta nano dall'Unione Astronomica Internazionale, ricevendo il nome di 134340 Pluto. In virtù dei suoi parametri orbitali, Plutone è anche considerato un classico esempio di oggetto trans-nettuniano.

Plutone è stato assunto quale elemento di riferimento della classe dei pianeti nani trans-nettuniani, denominati ufficialmente plutoidi dalla Unione Astronomica Internazionale.

Fonte:http://it.wikipedia.org/wiki/Plutone_%28astronomia%29

Dando un'occhiata al libro L'Astrologia di Catherine Aubier di SugarcoEdizioni il simbolo che lei rappresenta del Pianeta Plutone è un cerchio sormontato da una V tagliata dalla base del triangolo , una pl e un altro simbolino che non si capisce bene cosa sia sembrano due mezzi cerchi attaccati insieme.
Per quanto riguarda il pl viene detto sopra cosa sta a significare però io aggiungerei la lettera p e l che suono o vibrazione produce a livello sottile? poi per quanto riguarda i due mezzi cerchi attaccati fra loro adesso mi viene in mente che potrebbero significare la lettera ebraica shin. I tre punti dei due semicerchi potrebbero stare a significare il cappello del matto figura Arcana che presiede l'inizio e la fine di tutte le cose.
Adesso analizzo cosa rappresenta il cerchio e la V tagliata. Il cerchio naturalmente rappresenta lo Spirito. Ma quella V tagliata dalla base del triangolo cosa potrebbe rappresentare? Il triangolo messo così potrebbre stare ad indicate un'antenna ricetrasmittente. Un'altra ipotesi potrebbre stare ad identificare proprio il simbolo dell'elemento Terra visto che Plutone ha il Dominio sotto la Terra perché sotto la Terra ci sono gli Inferi. Potrebbe significare il lato sinistro della V una direzione verso il passato e il lato destro della V una direzione verso il futuro. Peccato che i 3 lati o linee non sono colorate perché potrebbero stare a indicare 3 stati o vibrazioni diversi di materia. Per adesso mi fermo qui nell'analisi consiglierei comunque di indagare per quanto riguarda Plutone sia il Terzo Proposito della Divinità o Energia chiamata Intelligenza Attiva e adattabilità ( Articolo inserito in Cittaà) sia il libro Le Ombre delle Idee di Giordano Bruno sito:http://www.filosofico.net/ombre.htm

Un saluto e abbraccio fraterno a tutti.


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