Pensiero del giorno venerdì 30 settembre 2011.
"Vivere costantemente nella gioia sembra impossibile, perché non
si conosce la struttura dell’essere umano. Al di là del corpo
fisico, astrale e mentale, noi possediamo altri tre corpi
superiori: il corpo causale, buddhico e atmico. Questi tre corpi
ci mettono in relazione con il mondo divino, e se noi riusciamo a
svilupparli, neppure le preoccupazioni e i dispiaceri possono più
alterare od oscurare ciò che stiamo vivendo nelle regioni della luce.
Perciò, ogni giorno, con i nostri pensieri, i nostri sentimenti
e le nostre azioni, ma anche con la meditazione e la preghiera,
dobbiamo sforzarci di mantenere il legame con il mondo divino,
per continuare a vivere nella nostra anima e nel nostro spirito;
e la nostra anima e il nostro spirito ci ispirano tutto un altro
modo di vedere e di sentire le cose. Quando l’anima e lo spirito
parlano in noi, si cancellano tanti dispiaceri e anche tante
sofferenze... e si trasformano in pace, in saggezza e nella
comprensione del senso della vita!"
Omraam Mikhaël Aïvanhov
"Vivere costantemente nella gioia sembra impossibile, perché non
si conosce la struttura dell’essere umano. Al di là del corpo
fisico, astrale e mentale, noi possediamo altri tre corpi
superiori: il corpo causale, buddhico e atmico. Questi tre corpi
ci mettono in relazione con il mondo divino, e se noi riusciamo a
svilupparli, neppure le preoccupazioni e i dispiaceri possono più
alterare od oscurare ciò che stiamo vivendo nelle regioni della luce.
Perciò, ogni giorno, con i nostri pensieri, i nostri sentimenti
e le nostre azioni, ma anche con la meditazione e la preghiera,
dobbiamo sforzarci di mantenere il legame con il mondo divino,
per continuare a vivere nella nostra anima e nel nostro spirito;
e la nostra anima e il nostro spirito ci ispirano tutto un altro
modo di vedere e di sentire le cose. Quando l’anima e lo spirito
parlano in noi, si cancellano tanti dispiaceri e anche tante
sofferenze... e si trasformano in pace, in saggezza e nella
comprensione del senso della vita!"
Omraam Mikhaël Aïvanhov
ecco qua, in poche parole, il salto di coscienza, l'ascensione, il passaggio, il paradiso da portare qua.