IL GUERRIERO E LA SPIRITUALITÀ NATURALE

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Angel
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IL GUERRIERO E LA SPIRITUALITÀ NATURALE

Messaggioda Angel » 28/11/2012, 21:39

IL GUERRIERO E LA SPIRITUALITÀ NATURALE

Postata da Roberto Maria Sassone

Esistono parole che nella nostra cultura sono diventate talmente equivoche da generare un’estrema confusione; "spiritualità" è una di queste.
La mia proposta di definizione è la seguente: la spiritualità è la scienza della natura dell’Uomo.
I grandi Maestri di tutte le epoche hanno affermato, attraverso l’esperienza vissuta, che la natura dell’uomo è divina. Anche in questo caso ci troviamo di fronte alla parola "divina" che ingenera ulteriore confusione.
Proviamo a postulare che il Divino sia tutto ciò che esiste, l’intera intelligenza e organizzazione degli universi. Con questo concetto forse è più facile comprendere che l’essere umano non può che affondare le sue radici in questa realtà globale, che noi definiamo "divina".
La vita nasce da un big-bang, un seme primordiale, e noi ci siamo sviluppati da esso, come ogni altro aspetto della manifestazione. Siamo un ologramma dell’intera creazione.
Da ciò si evince che nella nostra percezione più profonda c’è il senso di questo infinito da cui proveniamo e in cui siamo perennemente immersi. La coscienza cosmica di fatto ci appartiene in maniera naturale, anche se è stata soffocata da strati di condizionamenti sociali.

Per questo sostengo e sperimento nel mio lavoro che esiste la spiritualità naturale, che affiora e si manifesta man mano che usciamo dagli strati dei condizionamenti, seguendo un processo di purificazione del corpo, delle emozioni e della mente.
La spiritualità naturale non nega le emozioni, che sono invece negate da tanta letteratura spirituale e religiosa: nega l’attaccamento a esse, ai desideri, agli impulsi e le loro distorsioni.
A tale proposito cito una frase di Sri Aurobindo: "Il mio insistere sulla purificazione non significa che io condanni il sentimento e l’emozione autentici, non più di quanto il mio insistere su una mente e una volontà purificata significhi che condanno il pensiero e la volontà. Al contrario, più è profonda l’emozione e più intensa è la bakti (devozione), più grande è la forza di realizzazione e di trasformazione. La maggior parte delle volte l’essere psichico (anima) si risveglia e si ha l’apertura delle parti interiori al Divino proprio attraverso l’intensità dell’emozione".

http://www.nonsoloanima.tv/sassone/index.php?m=11&y=12
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Angel

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drago-lontra blu
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Re: IL GUERRIERO E LA SPIRITUALITÀ NATURALE

Messaggioda drago-lontra blu » 28/11/2012, 21:56

Il termine Divino è deviante.
Si pensa ad esso come qualcosa di soprannaturale, ultraterreno e quindi fuori portata umana.
E la Spiritualità tendeva a rafforzare questa visione del termine DIvino, almeno fino a qualche tempo fa, nell'invitare a praticare l'ascesi e similari.
Poichè se è spirit-uale non è terreno ed appartiene a qualcosa che non abbiamo in dotazione ma che possiamo tentare di intravvedere atttraverso varie pratiche.

Questa spiritualità naturale di cui si parla la interpreto, parlo per me, inserendola in quei gesti spontanei che ci portano naturalmente ad esprimere il lato migliore di noi stessi, facendo in modo di rendere unici e meravigliosi i nostri giorni. La spiritualità naturale penso che sia quella che ci circonda, quella che respiriamo e che manifestiamo e che ci appartiene fin dalla nascita ma che dimentichiamo, quando, consapevolemente, ci impediamo di usare quella matrice d'amore come combustibile.
ti abbraccio sorellina. :emtc110:
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