Illuminazione in tre giorni

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latriplice

Illuminazione in tre giorni

Messaggioda latriplice » 11/11/2012, 21:58

Quello che segue è una lettera indirizzata ad Hari, guida spirituale che ha tenuto l'intensivo sull'illuminazione in tre giorni nel Centro Mauna a San Germano dei Berici i primi di Novembre, del quale vi voglio rendere partecipe.

Carissimo Hari,

ti scrivo con l'intento di manifestare con tutto il cuore la mia totale riconoscenza sia nei tuoi confronti che per il lavoro che svolgi con profonda dedizione assieme ai tuoi assistenti al Mauna. L'Intensivo di Illuminazione è stato per me una rivelazione e fonte di ispirazione che ha radicalmente mutato la mia prospettiva sulla vita. Una rivelazione perché attraverso la tecnica della diade mi ha concesso di entrare in profondità in stati di coscienza che nella vita ordinaria non sono facilmente accessibili, e fonte di ispirazione perché mi ha permesso di concludere una esistenza dedicata alla ricerca spirituale. Sappiamo entrambi che lo strumento del linguaggio nelle sue varie forme espressive presenta delle limitazioni che possono indurre in facili fraintendimenti nel descrivere una esperienza che per la sua natura, non ha nulla di ordinario rispetto alle esperienze convenzionali nelle quali sono coinvolti aspetti di relazione tra un soggetto sperimentatore e l'oggetto dell'esperienza.
Mi sono sempre interessato alla ricerca spirituale fin dall'età adolescenziale, studiando testi di Alchimia, Qabbalah Ebraica, Advaita Vedanta, frequentando corsi e seminari di varie correnti filosofiche-esoteriche, sempre con l'intento di trovare quella agognata verità che per me, date le vicissitudini e le circostanze della mia vita, era diventata ormai una ossessione.
"La Verità ti renderà libero" era il mio costante pensiero a motivare tutto il processo di ricerca e posso affermare con convinzione che la Verità la devi veramente amare al di sopra di ogni cosa e perseguirla con ostinata determinazione perché un giorno ti si possa svelare nel suo immacolato candore. Non nego tuttavia di aver avuto nel corso della mia esistenza terrena delle sincere intuizioni, dei barlumi di luce a rischiarare la mia anima in pena, degli assaggi di Verità, forse la Verità stessa nella sua interezza mi si è palesata di fronte, ma per l'assenza di un riscontro oggettivo da parte di una guida spirituale che avesse realizzato la propria natura divina, tardava ad essere colta pienamente e a consolidarsi dentro di me.
La tecnica della diade per la sua accuratezza ed estrema semplicità e le tue ricorrenti esortazioni a cogliere quello che con la mente non può essere intravisto, si possono paragonare ad un processo alchemico nel quale la persona che vi si sottopone ha la possibilità tramite il porsi la domanda "Chi sono io?" di arrivare strato dopo strato, al nocciolo della propria essenza.
Quelle che emergono in risposta a questo Koan sono tutte forme di identificazioni a partire da quelle più grossolane come le identità che assumiamo quotidianamente, fino ad arrivare passando attraverso sensazioni, emozioni, a quelle più sottili come i pensieri e i concetti.
Poi nella fase finale, in assenza di descrizioni da offrire dato che ti trovi in uno stato completamente svuotato di significati, di sconforto per la propria impotenza, di una vaga sensazione di morte imminente (dell'ego) e l'inevitabile resa incondizionata di chi tenta di rispondere alla domanda, quello che ti si spalanca innanzi è il grande Nulla, l'abisso non concettuale da valicare per ritrovarti nella tua vera essenza, senza tentennamenti, dubbi o rappresentazioni discorsive.
Il "tu" che fa l'esperienza cessa di assillarti e si dissolve, e scopri di essere l'esperienza stessa. L'illuminazione è il riconoscimento incontrovertibile che sei sempre stato questa pura consapevolezza senza sovrapposizioni concettuali, e che la persona che pensavi di essere in ultima analisi non è mai esistita.
Solitamente in risposta alla domanda "Chi sono io?" per i primi due giorni dell'intensivo chiudevo gli occhi e volgevo l'attenzione dentro di me alla ricerca di una descrizione che mi potesse rappresentare. Poi all'inizio del terzo giorno, quando la Verità su chi fossi io veramente iniziava ad emergere nel suo splendore, mi accorsi che lo sguardo si posava alla persona innanzi a me e all'ambiente circostante e che non c'era assolutamente alcuna differenza tra il luogo d'indagine interiore e quella del mondo esteriore. Tutte le barriere erano cadute e con esse tutte le forme di distinzione tra me e l'altro, cioè la mente stessa, con la consapevolezza che il mondo per come lo conosciamo nelle sue molteplici espressioni di vita è.....non esistente. Chi sono io? C'è soltanto la Verità e Io sono questa Verità.
Se vogliamo essere totalmente sinceri ed onesti con noi stessi, la Verità sulla nostra vera natura non è infatti così impalpabile ed evanescente come potrebbe sembrare dato che tutti noi la sperimentiamo quotidianamente al mattino quando ci risvegliamo dalla nottata passata a dormire, solo che non ce ne accorgiamo. Sappiamo esattamente se abbiamo dormito profondamente, se abbiamo sognato o se siamo stati preda degli incubi. Come facciamo a saperlo se stavamo dormendo? Chi è che lo sa? E quando rispondi lo fai in terza o in prima persona dicendo semplicemente " lo so e basta"? Chi se non altro questa consapevolezza che siamo noi, eternamente presente, potrebbe saperlo?
Nel tentare di descrivere la bellezza, l'amore, l'intelligenza e la perfezione che si coglie in ogni luogo dove si posa lo sguardo...ecco che compare il fruitore di tale visione e l'incanto si spezza.
Il silenzio senza alcun dubbio è l'unica potente forma di comunicazione in grado di esprimere tale estasi.
Ci si rende inoltre conto che lo sforzo che si adoperava nel tentativo di raggiungere questo stato illuminato è distante anni luce dalla realtà dei fatti: è come chiedere al sole che brilla lassù nel cielo di essere se stesso. Mi è apparso subito chiaro che quello che sono in realtà non potevo far altro che esserLo, e tutti gli sforzi da parte mia nel tentativo di realizzarmi non facevano nient'altro che allontanare tale verità. Non puoi far altro che arrenderti all'evidenza che sei soltanto questo spazio sconfinato nel quale come gioco fugace ed inconsistente, ogni cosa fa la sua apparizione per poi nuovamente dissolversi.
C'è stato un momento dell'Intensivo in cui hai proferito la fatidica frase che su di me ha avuto l'effetto di una scure calata sul capo e che mi risuona tuttora in testa: “non ha senso vivere una vita da entità separate”!
Un grazie di cuore ed un abbraccio immenso.

Anna Maria Stella

Re: Illuminazione in tre giorni

Messaggioda Anna Maria Stella » 12/11/2012, 19:34

:emtc118:

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drago-lontra blu
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Re: Illuminazione in tre giorni

Messaggioda drago-lontra blu » 12/11/2012, 21:18

Chi ha potuto vivere l'esperienza decritta, penso abbia trovato quello che cercava, senza dubbio.
Ne sono contenta, grande passaggio e grande, questa condivisione, grazie per avercela riportata. :emtc98:
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