Il Guerriero dentro di noi ci chiama a essere coraggiosi, integri e forti, capaci di fissarci delle mete e di raggiungerle, capaci di combattere, quand'è necessario, per noi stessi e per gli altri. Il Guerriero richiede un forte impegno alla propria integrità. I Guerrieri vivono, e quando serve combattono, per le proprie idee o i propri valori, anche quando questo costa molto in termini economici e sociali. a livello di competizione, questo significa fare il proprio meglio in assoluto, e combattere non soltanto per vincere, ma per il leale combattere in sé. Essere guerrieri significa rivendicare il proprio potere stabilendo il proprio posto nel mondo e rendendo quel mondo migliore.
Ogni volta che ci opponiamo a un'autorità ingiusta (il capufficio, un professore o chi altro), ogni volta che facciamo qualcosa per proteggere qualcuno da un torto, noi ci comportiamo da Guerrieri. Ogni volta che rischiamo la vita a livello fisico o psichico per un principio, il mito del Guerriero è attivo in noi nella sua forma positiva. Quel mito è alla radice di tutte le lotte rivoluzionarie di tutti i popoli oppressi del mondo. Il mito del Guerriero sottolinea che il male, l'ingiustizia, la disonestà esistono. se noi siamo abbastanza intelligenti e abili, se abbiamo abbastanza coraggio e disciplina per prendere posizione e se possiamo trovare abbastanza sostegno, quelle realtà possono essere superate.
Tratto dal libro: "RISVEGLIARE L'EROE DENTRO DI NOI" (Carol S. Pearson)
Sono stata un guerriero, un buon guerriero. Da tempo ho compreso che non lo sono più. Non perché non sono più integra e forte, o coraggiosa. Non certo per stanchezza o mancanza di passione.
Non ho più la necessità di rivendicare il mio potere perché l'ho trovato dentro di me. E proprio perché l'ho trovato rendo il mondo un posto migliore, perché lo sono io.
Il mio buon combattimento è cambiato, non levo più le armi, ma faccio ancora e sempre del mio meglio. Ho compreso che ho grandi alleati che fluiscono dentro di me, che la forza non si misura con gli scontri. Che si può creare il nuovo con consapevolezza e allineamento.
Mi hanno insegnato l'impeccabilità e non ci sono ancora arrivata ma ho la fierezza lontana dall'orgoglio di chi può dire di poter camminare a testa alta. Non sono più un guerriero della Luce anche se custodisco la Spada di Michael e sarò sempre pronta a levarla quando sarà necessario. Ma non come arma. Da tanto tempo, per me, la Spada è un canale, è un simbolo di luce che indica la via, una luce che trasforma e avvolge d'amore. La spada dei combattimenti l'ho posata ai piedi di Michele tanto tempo fa in una piccola cripta.
Il guerriero si è trasformato... ed è una bella sensazione
" Avranno Forza e Luce nel loro Essere, Irradieranno questa Luce dall'Interno!" Michael .