Ciao Maghy,
ti scrivo da neofita...
La mia esperienza è un po' frutto di prove, insuccessi, e qualche "vittoria".
Per me è una questione di centratura, equilibrio e pace interiore.
Se riesco ad eliminare ogni aspettativa, le situazioni, gli incontri, le vere "magie" accadono spontaneamente.
Indirizzare è secondo me una forzatura: se sei in pace con te stessa e ricolma d'amore, accogli ciò che arriva... sarà certamente ciò di cui avrai bisogno in quel momento.

Ciao Maghy,
diciamo che abbiamo un'idea diversa delle percezioni
Le sensazioni, le immagini che ci arrivano sono cose che io personalmente ritengo non manipolabili, se mi arrivano in quel determinato modo è perché mi devono portare in quella determinata direzione, e non sta a me dirigerle, spostarle o metterci le mani. Credo anche che se dici che ti arrivano cose di vita quotidiana, che a te sembrano poco importanti, forse è perché nel processo di apertura del tuo terzo occhio ora come ora non potresti gestire niente di diverso. Io credo che ci arrivi quello che ci serve esattamente nel momento in cui ci serve: cerca di avere pazienza e non "cercare" quello che non sei tu a provocare, in quanto canale, vedrai che quando sarà tempo ti arriveranno percezioni più ampie ed articolate.

Arriviamo ora al clou del tuo post, e cioè distinguere le percezioni dai "desideri".
Questo, secondo me, è il lavoro di una vita. Cioè, esplorare amorevolmente (e spietatamente ) il nostro ego, per accoglierlo ed integrarlo. perché solo riconoscendo i nostri meccanismi più profondi, soprattutto quelli che non ci piacciono e che non vogliamo ammettere, disinneschiamo il rischio di proiettare cose che appartengono a noi, e a noi soltanto, nei messaggi che ci arrivano. Troppi ne conosco di channellers che mettono roba loro nelle canalizzazioni. Per me è facile in quanto "esterna" riconoscere parti della loro personalità nelle loro parole, ma siccome loro non sono pronti ad accettare loro stessi, non vogliono sentir parlare di questo argomento.

Non mi fraintendere, io ho accettato da parecchio (dopo infiniti conflitti con me stessa) di non essere un canale pulito, e sono arrivata alla conclusione che un canale pulito non esista. Ma questo non toglie nulla alla responsabilità che abbiamo nel lavoro su noi stessi per distinguere i nostri meccanismi egoici dalle percezioni, o le visioni, o i messaggi che ci arrivano dalle entità di altre vibrazioni (alte, si spera sempre...), o dal nostro sè superiore...ammesso che ci sia differenza

Ti abbraccio, in bocca al lupo a te ed al tuo terzo occhio