Non siamo qui per fare, siamo qui per essere.
In questi giorni osservo le persone e, come si usa dire nelle costellazioni, prendo atto di ciò che c'è.
Sto guardando con gli occhi del cuore, sto ascoltando con le orecchie del cuore.
Vedo tante persone correre, molti non sanno dove stanno correndo, molti hanno una meta. La meta a volte è materiale, a volte è spirituale. Vedo tante energie in movimento, tante che si perdono nel vortice della paura e dell'ansia. Tante portano e generano Luce.
Molti vogliono fare, e si chiedono "cosa devo fare, come?" E cresce l'ansia, e cresce la paura di non fare quello per cui siamo venuti. Molti vogliono occuparsi degli altri, portare guarigione, senza occuparsi veramente di se stessi, perché occuparsi degli altri fa "stare bene".
Molte persone si sfiniscono dando tutte le proprie energie all'esterno, e rimangono totalmente spente. E diventano così inutili a se stessi e agli altri.
C'è una cosa che tutti possiamo fare. Mantenere accesa la nostra fiamma interiore, alimentarla con buoni pensieri, chiederle di trasformare ciò che ci spegne, farla brillare più che possiamo. Permettere che il cambiamento accada dentro di noi. Solo se accade dentro di noi, può trasmettersi all'esterno.
Gli Angeli e i maestri vedono dove c'è la fiamma accesa e mandano la loro energia di Luce.
Ma non la mandano solo per arricchire noi, anche se questo avviene, la mandano perché ognuno di noi la possa ancorare sul nostro pianeta, perché ci siano tanti punti luce qui, su Gaia, per formare una rete di Luce di Angeli umani, per portare il Cielo sulla Terra. Per creare gli ancoraggi.
Troviamo quello spazio sacro nel nostro cuore, il Tempio del Cuore Sacro come lo chiama Michael, dove vive la scintilla divina, togliamo le erbacce, puliamo il focolare, controlliamo che ci sia aria perché la fiamma rimanga viva, diventiamo i silenziosi custodi della nostra fiamma sacra!
La Luce interiore ci permette di riconoscere quel paradiso che è già in noi.
Un abbraccio luminoso a tutti voi cittadini e viandanti di questa Città.
