TOSSICITÀ. Quale che siano le vere ragioni dietro il simbolismo religioso del giglio, è fuor di dubbio che si tratta di una pianta tossica per gli amici gatti. I primi sintomi si manifestano entro 1-2 ore dall'ingestione con vomito, malessere, apatia e mancanza di appetito. Successivamente il vomito scompare anche senza intervento medico, ma gli altri sintomi si aggravano e nel giro di 36-72 ore compaiono polidipsia e letargia. È la spia del danno renale indotto dalla tossina della pianta e se non si inizia subito la terapia, si arriva presto all'insufficienza renale acuta che diventa presto irreversibile e letale, anche se si ritiene che già un ritardo dell'inizio del trattamento di sole 6 ore dall'ingestione possa ridurre al lumicino le speranze di guarigione completa.
DIAGNOSI E TRATTAMENTO. Si tratta di una situazione molto grave contro cui il veterinario può solo cercare di sostenere la funzionalità renale, in modo che la tossina in circolo possa essere smaltita con la speranza che non si sia arrivati troppo tardi. La diagnosi si basa essenzialmente sulle informazioni che gli fornirete voi, l'esame clinico e i test biochimici su sangue e urine che evidenziano la presenza e l'entità del danno renale. Il vomito in realtà è un sintomo molto aspecifico e potrebbe essere legato a problemi di cattiva digestione, ma se per qualsiasi motivo sospettate che il vostro gatto possa essere entrato in contatto con una pianta tossica, o è sfuggito al vostra attenzione per diverso tempo, per cui non potete essere sicuri del contrario, non esitate a correre dal veterinario, in modo che, una volta accertata la diagnosi di avvelenamento, possa iniziare con la terapia di supporto a base di liquidi per via endovenosa e protezione del tratto gastrointestinale.
PREVENZIONE. Come vedete, di antidoti non ce ne sono per questo tipo di avvelenamento. L'unica arma che abbiamo per proteggere i nostri gatti dal pericolo di morte per ingestione di gigli o sue parti, è la prevenzione tenendo queste piante fuori dalla sua portata, che - mi dispiace dirlo perché è una pianta che amo moltissimo - vuol dire fuori da casa nostra.
attenzione quindi quando abbiamo dei gigli in casa.

