Alieni, Apache, telescopi e....

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shanti
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Alieni, Apache, telescopi e....

Messaggioda shanti » 02/07/2012, 19:06

Alieni, Apache, telescopi e prese per il culo


tratto da: http://www.tnepd.com/ di Il Pensatore
05.2012

Prologo

Tutto ebbe inizio nel 1873, un anno prima della morte del capo Cochise. Gli Apache Chiricahua subirono un’ulteriore beffa: la Riserva di San Carlos, creata nel 1871 in Arizona, viene privata della sua parte più importante: il Monte Graham. Questa località è la più sacra di tutta la nazione Apache, Dzil Nchaa Si An (La Grande Montagna Seduta) è il suo nome nella lingua dei Nativi, infatti era il luogo dove si andava a pregare Usen (Grande Spirito, ovverosia Dio) e gli antenati. Il Nativo non si azzardava a mutarne l’habitat, ma lo lasciava quasi intonso; nei tempi antichi gli stessi cimiteri, che sono comunque ambienti tenuti in grande considerazione da qualsiasi nazione amerindia, venivano posti in modo da non tagliare un solo albero di quella terra. Ma il governo di Washington, nell’ambito della sua campagna di azzeramento culturale nonché fisico, pensò bene di affidare questo sito strategico all’amministrazione federale. Nonostante tutto, gli Apache, anche a rischio della loro vita, non dimenticavano e comunque passavano i confini del ristretto territorio per raggiungere la cima del loro santuario naturale; gli uomini della medicina continuavano a salirvi per cercare le erbe, gli sciamani ottemperavano ai sacri riti arcaici; pure gli animali avevano su quelle falde un rifugio sicuro. Insomma, i Nativi facevano i clandestini in casa propria, ma almeno non sbattevano con la faccia su una scritta tipo “Keep Out”.

La comunità scientifica all’assalto

Le cose si complicano drammaticamente nel 1970, quando l’Università dell’Arizona decide di costruire un osservatorio astronomico, indicando come sito il Monte Agazzis (altro luogo sacro, addirittura sia per gli Apache che per gli Hopi e per i Navajo). L’Ente federale per la tutela del patrimonio forestale si oppone, quindi l’Università ripiega sul monte Baldy, ma gli Apache della riserva di White Mountain minacciano la rivolta armata. Alla fine, nel mirino cade il Graham. Infatti, nel 1984, viene approvata la legge “Arizona Wilderness Act” che aggira i parametri per la tutela ambientale. Da quel momento fino ad oggi è in corso una guerra legale durissima tra la nazione Apache ed il consorzio dei costruttori, con esiti altalenanti. Molti enti della cordata multinazionale abbandonano la patata diventata troppo bollente (ultimamente anche il tedesco Max Planck Institut di Monaco di Baviera pare che si stia defilando: staremo a vedere).

Vedi vedi chi ha le mani in pasta

E qui casca l’asino. Nel 1987 a Phoenix, Arizona, Giovanni Paolo II, pieno di afflato ecumenico e acceso d’amore, esorta al rispetto delle minoranze e dei culti etnici; nelle prime file del pubblico c’è una vasta rappresentanza dei popoli amerindi.

Che ci fa in quel posto il Papa? Che domanda! È in viaggio pastorale!

Invece, io ritengo che sia andato da quelle parti per indorare la pillola. Poco dopo, nello stesso 1987, il Congresso degli Stati Uniti, con legge ad hoc, la “Arizona-ldaho Conservation Act”, autorizza la costruzione di 3 telescopi sul Monte Graham.

Chi sono i partner più fedeli i quali, dalla fine degli anni ’80, affiancano (saldamente fino ad ora!) l’Università dell’Arizona?

L’Osservatorio di Arcetri (Italia) e la Specola Vaticana (Città del Vaticano), ambedue con i soldi di tutti noi contribuenti. Il primo è un ente ovviamente italiano, mentre il secondo appartiene ad uno stato estero (il Vaticano, appunto), però il Concordato (rivisitato nel 1984) lascia aperte molte porte al finanziamento del cosiddetto, ma fasullo, “Soglio di Pietro”.

L’ipocrisia di chi è assistito (almeno così dice) dallo Spirito Santo

È proprio il direttore della Specola Vaticana, il gesuita padre George V. Coyne, che, in un editoriale del Corriere della Sera del 7 gennaio 2002, fa una dichiarazione a prova di… VERGOGNA :

“Quando il governo decise di costruire il primo grande osservatorio nazionale in Arizona scelse una montagna sacra agli indiani, i quali, dopo lunghe trattative, furono contenti dello scopo per cui veniva utilizzata. Gli indiani non sapevano come chiamare gli astronomi, perché loro abitavano sotto il cielo, lo ammiravano ma non lo studiavano e quindi erano privi di un termine che indicasse colui che indaga. Allora inventarono una parola nella loro lingua che, tradotta, significa “gli uomini dagli occhi lunghi”. In effetti questi strumenti non sono soltanto delle macchine, ma il prolungamento della nostra curiosità di sapere. Il fatto che sia un gesuita non cambia il modo in cui faccio ricerca, ma certamente influisce sulla mia interpretazione.”

Orbene, dato che qualsiasi Apache in condizioni psicofisiche normali si farebbe uccidere piuttosto che avallare lo scempio sul Graham, come furono obnubilati i presunti rappresentanti? O meglio, quale genere di liquore venne fatto ingurgitare, come nella più triste tradizione del Far West, a quei poveretti per estorcerne il consenso?

Ma quale contentezza d’Egitto! Ma quale favola sugli occhi lunghi ci vogliono propinare (eh sì, come ai tempi dei lunghi coltelli)? Comunque, l’esistenza di un tale accordo è assolutamente smentita dagli Apache. Ma la spudoratezza va ben oltre: nel 1991, la Specola Vaticana pubblica una definitiva dichiarazione di Coyne e cioè:

“Dopo lunghi ed approfonditi studi da parte di esperti non vi è, per quanto ne sappiamo, alcun significato religioso o culturale nel luogo specifico dell’Osservatorio. Pertanto, l’Osservatorio Vaticano continuerà nella costruzione e nel funzionamento del Telescopio Vaticano a Tecnologia Avanzata sul Monte Graham”.

MENZOGNA! A parte la testimonianza di un intero popolo, che per me rimane la più importante, le pubblicazioni di Grenville Goodwin, antropologo culturale e storico, documentano la ricchezza etnografica di Mount Graham; un dossier (anno 1985) dell’ Ente Forestale USA ne evidenzia chiaramente l’importanza religiosa e tradizionale, oltre che naturalistica. Inoltre, è sotto gli occhi di tutti l’enormità della falsità, la nefandezza della contraddizione: nel brano del 7 gennaio 2002, sopra testualmente riportato parola per parola, Coyne ammette la sacralità di Mount Graham per il popolo Apache, mentre ha sempre negato tale condizione in tutti i modi ed in tutte le sedi legali, fino ad arrivare alla furfantesca dichiarazione del 1991!

se vi interessa continuate QUI

PS.Anche la mia ammirazione va alla Nazione Apache, che non è mai doma. Grazie Comandante. Shanti


:emtc106:
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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