Fate, Folletti e Crops...

Le fiabe, le Creature magiche, i Draghi, sono solo racconti per bambini, o esistono veramente e hanno qualcosa da insegnare anche agli "adulti"...?
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drago-lontra blu
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Fate, Folletti e Crops...

Messaggioda drago-lontra blu » 28/06/2012, 21:39


La genesi dei moderni crops, come oggi li conosciamo, potrebbe risalire agli anni Venti: negli Stati Uniti la polizia fu costretta a emettere delle ordinanze contro atti vandalici commessi da sconosciuti nei campi di grano. Da qui in poi, in tutto il mondo, si raccolgono sempre più testimonianze di proprietari terrieri che denunciano la comparsa misteriosa, dalla sera alla mattina di disegni circolari, pittogrammi, simboli geometrici nei loro campi. I testimoni che hanno la (s)fortuna di assistere alla formazione improvvisa dei pittogrammi nei campi parlano di un vortice di vento e detriti sul luogo della formazione e della comparsa successiva dei segni con le spighe piegate come da una forza misteriosa. Ad anticipare la formazione un fischio o un ronzio metallico. Tutto confermerebbe la teoria dei vortici almeno per le formazioni primitive e più semplici, non fosse per un dettaglio da molti studiosi sottovalutato, o semplicemente ignorato: la Danza dei Fairy.
Cerchi nel grano o porte dimensionali?

Apparentemente nulla collegherebbe i racconti fantastici della cosiddetta danza del Popolo Fatato ai crops. Se in epoca moderna il fenomeno si associa semmai alla comparsa di sfere di luce senzienti, a esseri di luce che sembrano interagire con il nostro piano di realtà e comunicare con noi attraverso sempre più articolati pittogrammi, addirittura ad astronavi e a mutilazione del bestiame, fino a qualche anno fa il ricordo e la descrizione di danze di fate, elfi e folletti sembrava la causa della formazione dei cerchi nel terreno. Soprattutto tra la gente comune abituata a quello strano fenomeno. Non solo. La danza di queste creature potrebbe essere una tecnica per aprire o tenere aperti dei portali dimensionali in modo da accedere al nostro piano di esistenza. In che modo?


Va a Janet Bord il merito di aver riportato alla ribalta il tema della Danza dei Fairy. La scrittrice ci ha lasciato un'enorme quantità di trascrizioni di avvistamenti reali, racconti, fiabe risalenti al Medioevo. Le descrizioni ricorrono con similitudini tali da apparire impressionanti. Il leit motiv vede uno o più malcapitati di passaggio per campi o boschi imbattersi in un gruppo di strane creature impegnate in danze in cerchio: si tengono per mano, sono piccoli, né uomini, né donne, né bambini, stranamente abbigliati. Spesso sembrano luminosi e indistinti, quasi i loro corpi fossero inesistenti.


All'elemento ludico della danza si associa così il fascino esercitato sugli uomini che si fermano incantati a osservare il fenomeno e che spesso finiscono, se invitati, a partecipare al connubio, facendosi trascinare nel cerchio magico, dove il tempo trascorre in modo diverso: ad alcuni minuti corrispondono ore, giorni, anni, addirittura secoli. Da qui il racconto di ignari contadini o forestieri che abbandonate le danze tornano a casa ma si ritrovano con orrore sbalzati anni e anni dopo il giorno in cui tutto è iniziato. Con disperazione si rendono conto di essere stati ingannati, di aver perso troppo tempo con gli esseri fatati, e ormai tutti sono invecchiati o morti: amici, parenti, coniugi. Da questi racconti emerge una diversa concezione del missing time rispetto alla casistica delle moderne abduction dove il tempo mancante in genere riguarda poche ore, al massimo alcuni giorni. I rapporti con i Fairy portavano allora a una dilatazione del tempo diversa da quella che consegue oggi a un rapimento alieno.


Ma non tutti i Fairy avvicinano gli uomini o gradiscono essere interrotti nelle loro danze. Molte testimonianze riferiscono di eccessi d'ira di queste creature che aggrediscono i malcapitati che si fanno scoprire ad osservarle: nel 1750, nel Denbighshire, Edward Williams racconta di essersi imbattuto in “un gruppo di...esseri né uomini né donne né bambini, che danzavano con grande vivacità”. Alla vista dell'intruso gli esseri si precipitano verso di lui facendolo scappare terrorizzato. In Francia questo genere di Fairy danzanti sono chiamati kornigan o corrigan. Danzano in cerchio tenendosi per mano ma scompaiono al minimo rumore. L'indomani rimangono segni circolari sul terreno... Da ciò emerge l'idea che queste entità non siano impegnate in una comune danza. Che sia una forma di rituale, come ha suggerito Graham Hancock, riprendendo le ricerche di Janet Bord? La danza del Piccolo Popolo può avere un significato ben preciso che va oltre il lato ludico del ballo?


Gli avvistamenti continuano ben oltre l'Epoca Vittoriana. Nel 1945 J. Foot White e un amico, attraversando la campagna del Dorset si imbattono in un gruppo composto da una ventina di esserini che ballano con le mani unite e sollevate verso il cielo. Alla presenza dei due uomini scompaiono nel nulla. Si continua così con sovrapposizioni progressive di avvistamenti di Ufo sempre più frequenti con il passare del tempo, finché i Fairy sembrano sparire dai boschi, dai cieli e dalla memoria collettiva per cedere il passo a ben più tecnologiche astronavi, orbs, alieni più consoni alla modernità.
La danza delle sfere di luce

Due sfere di luce in volo fotografate dal sergente di polizia Tony Dodd a Carleton Moor nei pressi di Skipton, Inghilterra, nel marzo del 1983.

Ora a danzare nei nostri cieli, sui boschi, sui campi di grano sono le sfere di luce. Ma è sempre l'elemento della danza circolare, armonica e fluttuante a contraddistinguere il fenomeno delle apparizioni dei crops. I cerchi nel grano sono solo una conseguenza accidentale del passaggio di queste entità o sono il reale obiettivo di orbs e folletti? I simboli sempre più articolati che troviamo incisi sul terreno sono una forma di comunicazione rivolta a noi, alla Natura, o un linguaggio segreto comprensibile solo ad altre entità? Perché i Fairy prima, le orbs ora, amano così la danza, fluttuare nel cielo senza direzione precisa? L'amano e basta, come suggeriva l’esperta di misteri britannici Janet Bord? Oppure la danza è una tecnica, uno strumento per qualcosa di specifico? Può essere un mezzo per aprire degli stargates, delle porte tra la loro e la nostra dimensione lungo specifiche linee di forza? È forse un modo per attivare, aprire dei portali dimensionali?


Una volta erano i folletti, demoni o streghe che utilizzavano i Cerchi fatati o Cerchi nell'erba – dovuti alla crescita particolare di funghi sotto la superficie del terreno – come luogo per i loro incontri. Nel Cinquecento il vescovo Olaf Magnus attribuiva i cerchi nel grano e nell'erba alla danza degli elfi che con i loro movimenti “lasciano dei segni così profondi nel terreno che l'erba non cresce, bruciata da un calore tremendo”. Radiazioni prodotte dalle loro danze? Oggi sono le sfere di luce a piegare le spighe, a creare i pittogrammi sempre più belli, evoluti, complessi, simbolici.


La danza in sé - che sia di fate, folletti, alieni o sfere, con i movimenti vigorosi, veloci, energici, ritmati, costanti e soprattutto circolari, come le danze sciamaniche che permettono di cadere in trance e accedere a stati di coscienza alterati - potrebbe essere interpretata come una vera e propria tecnica di entità spirituali o semplicemente multidimensionali per comunicare con noi entrando attraverso un processo energetico nel nostro piano di esistenza. Così come gli sciamani potrebbero aver appreso dagli spiriti la tecnica della danza ritmata per cadere in trance ed entrare in contatto privilegiato con loro anche senza l'uso di sostanze psicotrope...


C'era una volta uno spirito, poi una fata, un folletto, un alieno; infine una sfera di luce. Più neutra, meno elaborata. Più adatta all'uomo moderno che non ha tempo per visioni, misticismi, superstizioni. Che può sempre alzare gli occhi al cielo e confonderla con un fulmine globulare o un satellite. Non accorgersi semmai di qualche minuto mancante. Abbiamo fretta, troppa fretta, non possiamo seguire il Bianconiglio nella tana, né tanto meno unirci alle danze di esseri che non esistono nella nostra epoca. Ma dietro la forma diversa, la stessa sostanza. Nei nostri occhi la stessa causa, infiniti fenomeni. Dietro la maschera l'inganno.
Ancora una volta l'eterno ritorno.
Fonte:

tratto da: Altro Giornale
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Angel
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Re: Fate, Folletti e Crops...

Messaggioda Angel » 28/06/2012, 22:03

Ma che bello questo articolo, la danza circolare, il simbolismo del cerchio che ritorna ancora e che mi parla attraverso il suo simbolismo...
Siamo fatti per rendere manifesta la gloria dell'Universo... che è in noi
Angel

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Mary
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Re: Fate, Folletti e Crops...

Messaggioda Mary » 29/06/2012, 11:43

che bello!!!!!!
grazie Drago!!!! smakkkkk

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drago-lontra blu
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Re: Fate, Folletti e Crops...

Messaggioda drago-lontra blu » 29/06/2012, 13:25

è molto meno scientifica come ipotesi ma mooooooooooooolto più magica, non mi dispiace affatto un idea come questa. :emtc8:
E la ritengo più probabile e accettabile di quanto non dimostro :emtc46: :emtc110:
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shanti
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Re: Fate, Folletti e Crops...

Messaggioda shanti » 29/06/2012, 13:35

Bellissima ipotesi, molto molto :emtc46:
Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti


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