Dio Padre e Madre

Cammino evolutivo verso l'Ascensione...
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mariposa azul
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Dio Padre e Madre

Messaggioda mariposa azul » 02/01/2010, 12:19

http://video.google.com/videoplay?docid=-6193638831769025177&ei=CgcPS6HwMoaO-AanwfSxDQ&q=%22maria+maddalena%22#
Ho appena finito di vedere questo
video sulla Maria Maddalena che ritengo molto interessante ed esauriente sulla
figura archetipica della donna da lei incarnata e sulla ricerca del femminino
sacro che ci riporta al concetto di divinità come unità tra maschile e
femminile.
Questo video mi ha emozionato
perché attraverso esso ho sentito la necessità di far emergere in me quel
perdono necessario a ristabilire la via per poter arrivare al mio equilibrio e,
gettare un piccolo seme per contribuire all’equilibrio di un mondo ove ancora
oggi predomina la visione patriarcale in ogni campo: sociale, culturale,
politico, religioso.


Parlo del perdono per le
innumerevoli ingiustizie subite dalle donne nei secoli tutt’ora ancora presenti
nella nostra società, tanto da rimanere impresse nel Dna finchè non si diventa
coscienti e ci si libera di questo peso che offusca la ricerca spirituale.


Penso che la diffusione dei
concetti contenuti in questo video e la relativa conoscenza possano contribuire
fortemente a ristabilire il piano divino al quale tutti noi aneliamo.


Recentemente ho riletto I misteri
di Jesod (nell’albero della vita Jesod è la nona sefira, nel nostro corpo
corrisponde grosso modo al primo e secondo chakra) dove è contenuto
l’insegnamento orale di Aïvanhov a riguardo del doppio principio maschile e
femminile dell’Unità.


Con un linguaggio molto semplice,
immediato e comprensibile egli svela molti misteri legati all’interpretazione
della Bibbia e dei Vangeli secondo la visione degli Iniziati. Tra le molte
citazioni che potrei fare, una in particolare mi sembra azzeccata per quanto
sto scrivendo ora: “Secondo l’autentica
scienza esoterica, nulla è più importante dei due principi maschile e
femminile: l’uomo e la donna. Il giorno in cui ambedue capiranno che cosa
rappresentano in realtà, la vita cambierà completamente: la vita sociale, la
vita economica e anche la vita cosmica. Sono assolutamente sicuro che allora il
Regno di Dio verrà sulla terra.”


Così in alto come in basso diceva
Ermete Trismegisto.


La ricerca del femminino sacro è
qualcosa che coinvolge sia uomini che donne, non corrisponde alla nascita di
una nuova società matriarcale che ci troverebbe ancora una volta immersi nella
dualità, ma al riconoscimento di quella parte dell’Universo che è stata
sistematicamente oscurata e affossata in quanto le sono state attribuite colpe
inesistenti: prima fra tutte la cacciata dal Paradiso (intesa come discesa
nella materia più densa).


Aïvanhov afferma che la vera
benefattrice dell’umanità è stata proprio Eva (il principio femminile) in
quanto, attraverso la sua curiosità e voglia di conoscere ha permesso all’uomo
di iniziare il suo processo evolutivo; secondo Aïvanhov sarà sempre la donna a
dare l’input affinché si ricominci il processo inverso di ritorno che alcuni
definiscono ascensione ma che a me piace chiamare spiritualizzazione della
materia, a patto che riesca lei stessa a comprendere qual è la sua missione.


Aïvanhov non parla in particolare
della Maddalena in questo libro, di lei dice solamente: “Gesù non si mostrò né a San Pietro né a San Giovanni, bensì a Maria
Maddalena, la peccatrice. Ci sarebbero cose interessanti da rivelavi su questo
punto, ma come le interpretereste?” Tenne questo discorso nel 1969, secondo lui
forse i tempi non erano ancora maturi per svelare tutto ciò che oggi stiamo
conoscendo sulla Maddalena, anche se, quanto dice nel capitolo intitolato Il
peccato contro lo Spirito Santo, è il messaggio che oggi ci sta arrivando in
modo chiaro dalla conoscenza della storia di Maria Maddalena e del suo rapporto
con Gesù.


Il “peccato” di cui si parla nel
libro risiede proprio nel fatto di aver oscurato per tantissimo tempo la Divinità Femminile
fino a disconoscerne l’esistenza, a ridurne l’importanza e a distorcere il vero
significato di femminile. Non sono di certo esenti le donne da questo “errore”
in quanto hanno continuato nel tempo, con il loro comportamento, ad accettare
questa visione parziale dell’Universo e a perpetuarla attraverso l’educazione
dei propri figli. Ho inserito tra virgolette sia la parola “peccato” sia la
parola “errore” in quanto concetti molto relativi e legati all’intenzione: sono
convinta che non esiste peccato né errore se non in atteggiamenti intenzionali
atti a provocare deliberatamente il male.


Nel concetto di Trinità, così come ci è stato
tramandato dalla tradizione cristiana, il principio femminile non è contemplato:
esiste un Padre, un Figlio e uno Spirito Santo. Così come non esiste
controparte femminile nelle altre religioni monoteistiche; la ritroviamo invece
in altre religioni che sono sempre state considerate politeistiche e quindi scartate
come pagane.


Nel video emerge in modo chiaro
il collegamento con le eresie, soprattutto quella dei Catari: essi credevano
fermamente nella parità tra uomini e donne e riconoscevano anche il principio femminile
divino, la loro pericolosità nei confronti della chiesa di allora risiedeva
soprattutto in questo.


Anche la chiesa, ovvero alcuni
suoi rappresentanti, pare aver cambiato opinione sul riconoscimento dell’esistenza
della parte femminile di Dio, cito testualmente da Wikipedia:


“Durante l'Angelus della settimana successiva, il 10
settembre 1978, Giovanni Paolo I pronunciò: "Dio è papà, più ancora è
madre"[18].
Questa frase è una citazione di un passo dell'Antico
Testamento, nonché semplice interpretazione di alcuni passi del Vangelo[19].
Il concetto fu ribadito più volte anche dal suo successore Giovanni
Paolo II, per esempio nell'udienza di mercoledì 20 gennaio 1999 (vedi); sembra diversa
invece l'opinione personale di Joseph
Ratzinger che, che nel suo libro "Gesù di Nazaret" (2007), afferma invece
che "Dio è solo padre".


Sia nel video che nel libro
emergono le vie d’uscita per ristabilire e riportare qui sulla terra
l’equilibrio necessario: il rispetto reciproco innanzitutto, l’amore e il riconoscimento
da parte della donna della Divinità maschile rappresentata dall’uomo e, da
parte dell’uomo della Divinità femminile rappresentata dalla donna.


Soprattutto nel libro, il
linguaggio semplice di Aïvanhov legato ad esempi di vita quotidiana e all’analisi
dei comportamenti, chiarisce molto bene questo discorso e mette in evidenza
come fare per superare, nella via di tutti i giorni, questo ostacolo che si
frappone alla conquista del Regno.






Un abbraccio alle lucenti persone del forum, scusate per la lunghezza, spero di non avervi annoiato
Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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Messaggioda drago-lontra blu » 02/01/2010, 14:44

se mi annoio te lo dirò Arcansiel, di questo stai sicura.

Ci sono diversi punti su cui discuterei, ne prendo a caso.


[....Aïvanhov afferma che la vera
benefattrice dell’umanità è stata proprio Eva (il principio femminile) in
quanto, attraverso la sua curiosità e voglia di conoscere ha permesso all’uomo
di iniziare il suo processo evolutivo; secondo Aïvanhov sarà sempre la donna a
dare l’input affinché si ricominci il processo inverso di ritorno che alcuni
definiscono ascensione ma che a me piace chiamare spiritualizzazione della
materia, a patto che riesca lei stessa a comprendere qual è la sua missione.....]


cherchè la femme...spero di aver scritto giusto ....che parta da Eva, (come principio femminile) il processo evolutivo sarebbe come dire che tutto è partito dal rovescio, visto che in principio tutto era perfetto.
In tutte le epoche e i principali avvenimenti, a ben vedere, fuori dalle fonti ufficiali storiche e dai libri di testo, la donna ha per motivi di ordine diverso, ( fosse amante, moglie, figlia, madre o regina,) assunto ruolo fondamentale nelle decisioni di Uomini che detenevano il potere esecutivo, ruolo che per ottenere il risultato voluto spesso è stato volutamente tenuto nascosto.
Non ho fonti di cui ricordo, a parte Napoleone e la sua numerosa famiglia a cui fare riferimento e neanche voglio perdermi in ricostruzioni storiche, ma per i capricci o desideri di donne passate e presenti la storia è andata come tutti la conosciamo, ma di cui rimane occulta la vera arteficie....da qualche parte, è stata da sempre una donna a muovere i fili della nostra civiltà.


ciao Arcansiel, bellissimo scritto.
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mariposa azul
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Messaggioda mariposa azul » 02/01/2010, 15:25

Sì Drago Blu la donna in effetti ha sempre avuto questo ruolo che poche volte è stato riconosciuto, un ruolo che ha sempre svolto in silenzio senza esporsi perché chi si esponeva doveva essere sempre e comunque l'uomo. Ma ora è forse arrivato il momento di assumersi in toto questa responsabilità e di dichiararla, non so, ma la decisione spetta ovviamente alle singole coscienze.
Come tu afferm, il lavoro svolto storicamente dalla donna comunque non è stato solo quello di consigliera per il bene dell'umanità, spesso è stato quello di appoggiare incondizionatamente il volere del Padre-padrone assecondandone anche le bassezze, anzi, ricercando via via modi sempre più astuti per fare in modo di mantenere in pugno questo suo dominio silenzioso sull'uomo, non pubblicamente riconosciuto, ma fortemente presente. Ecco perché sia nel video che nel libro viene affermato che la ricerca del femminino sacro non coinvolge solo gli uomini ma anche e soprattutto le donne, perché da loro può scattare lo stimolo della risalita come è scattato lo stimolo per la ricerca evolutiva nella discesa.
Ricordo con piacere il libro che tempo fa Mary ha consigliato di leggere Il potere della Kabbalah di Yehuda Berg: la ringrazio ancora per avermelo regalato.
In questo libro si afferma che la discesa degli uomini dal Paradiso è avvenuta perché l'uomo (e la donna naturalmente) erano stufi di mangiare "il pane della vergogna": cioè non volevano più godere di una creazione che gli era stata donata gratuitamente, non se l'erano guadagnata insomma. La donna, Eva, si è fatta portavoce di questo desiderio di entrambi ma che l'uomo non riusciva ad esprimere.
Questa immagine mi ha fortemente colpito in quanto ci ho visto una metafora della mia vita; mi sono conquistata tutto ciò che ho: il poco o il tanto, così come penso sia successo ad ognuno di voi. Spesso nella mia vita ho provato la sensazione di ingiustizia nel dover mangiare "il pane della vergogna" e altretanto spesse volte mi son rifiutata di mangiarlo, pagando caro e salato il prezzo conseguente: ma era giusto così per me in quel momento.
Un abbraccio Draghissima, l'arcobaleno è vicino a noi e potremo giocare a scivolarci sopra

Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
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Messaggioda Ospite » 03/01/2010, 12:07

Caspita Arcansiel ,, che preparazione !!

Un abbraccio
yaleman

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Messaggioda mariposa azul » 03/01/2010, 12:41

CiaoYaleman
la mia non è preparazione culturale fine a se stessa, è semplicemente vita vissuta. La ricerca che sto compiendo è puramente dettata dal desiderio di conoscermi sempre più e di comprendere la motivazione per cui sono qui.
Nei libri che ho letto e sto leggendo ricerco uno specchio per comprendere, così come utilizzo il confronto nella mia vita di tutti i giorni, in questo o in altri forum o chat che ho frequentato e nei rapporti di tutti i giorni. Mi ascolto e lascio che la mia consapevolezza mi guidi dove è necessario per me andare.
In questo forum sto trovando molte sintonie, più che in altri forum da me frequentati in passato perché sento che tutto ciò che si scrive è dettato dal cuore.
Mi auguro che anche tu riesca a trovare questa sintonia e, visto che sei tornato, ti dò il mio bentornato.



Quella che il bruco chiama fine del mondo, il resto del mondo chiama farfalla.”
RICHARD BACH

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Messaggioda drago-lontra blu » 03/01/2010, 14:27

[....il rispetto reciproco innanzitutto, l’amore e il riconoscimento
da parte della donna della Divinità maschile rappresentata dall’uomo e, da
parte dell’uomo della Divinità femminile rappresentata dalla donna....]



allora Arcansiel, io vado avanti, ti dissi che c'erano diversi punti......

metà della Terra è chiusa in religioni che ottenebrano questo rispetto reciproco, un quarto fa finta che non esista e il quarto rimanente si è battuto e si batte per tutti gli altri.
Con il lavoro ultimo di Novembre e il 12-12 gli amici che erano su questo cammino hanno saputo e potuto compiere un notevole passo avanti riconoscendo la loro Divinità come unica e indissolubile.
La strada da percorrere è ancora lunga, e stiamo togliendo molti strati , guarendo vecchie ferite.
Le difficoltà risiedono penso , nel fatto che se gli uomini sono abituati a sottomettere e a nascondere le loro emozioni, le donne da canto loro non sanno come si fa a reagire, lo hanno dimenticato, perché ciò che non usi non serve.
Quindi da tutte e due le parti è necessario riconoscere non tanto cosa o come siamo arrivati a questo, ma a riconoscere QUESTO dove siamo.
Ad ammettere che siamo in un certo vortice, fino a quando evitiamo di affrontare l'argomento sarà difficile porci rimedio, non è sufficiente dire: A si, è vero, le donne, poverine, ...o a si, gli uomini, questi prevaricatori.
Ciò è luogo comune, standard di massa, non cè coscenza in queste parole.


il rispetto, l'amore, il riconoscimento possono avvenire soltanto in un modo: attraverso il coraggio dell'umiltà e il coraggio della dignità.
L'unione di queste due forze porta al rispetto, all'amore, al riconoscimento reciproco.

ciao Arcansiel, un abbraccione.
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Messaggioda Oliviero Angelo » 03/01/2010, 14:49

"il rispetto, l'amore, il riconoscimento possono avvenire soltanto in un modo: attraverso il coraggio dell'umiltà e il coraggio della dignità.
L'unione di queste due forze porta al rispetto, all'amore, al riconoscimento reciproco."


Bellissima questa ultima analisi che non posso che ribadire e fare ancora più mia!

L'uomo e la donna purtroppo sono spesso quello che schemi consolidati impongono essi siano.
Nell'Unità e nell'UNO questo non può più essere.
Si, quindi, al riconoscimento reciproco e prima ancora al riconoscimento di se stessi.
L'essere umano non può più prescindere dal contemporaneo e paritario sussistere in se dei due principi femminili e maschili.
Camminare in cielo e volare in Terra.


Gladius Lucis
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"Non nobis Domine, non nobis, sed nomine Tuo da gloriam"
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Messaggioda shanti » 03/01/2010, 20:35

Credo che la frase che hai riportato Gladius, e che ha colpito anche me, sia la base di ogni rapporto umano, d'amore, di amicizia, di alleanza.. Se non si hanno umiltà e dignità, se si prevarica e si schiaccia l'altro, non ci si può riconoscere come anime sullo stesso cammino, non si possono mettere basi d'amore nel rapporto.
Essere determinati e centrati è importante tanto quanti essere umili e avere rispetto.



Sii umile perché sei fatto di Terra, sii nobile perché sei fatto di Stelle.
Con la Luce di Michele nel cuore. shanti

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Messaggioda drago-lontra blu » 03/01/2010, 22:14

ci rifaccio Arcansiel.....

[...Nel concetto di Trinità, così come ci è stato
tramandato dalla tradizione cristiana, il principio femminile non è contemplato:
esiste un Padre, un Figlio e uno Spirito Santo. Così come non esiste
controparte femminile nelle altre religioni monoteistiche; la ritroviamo invece
in altre religioni che sono sempre state considerate politeistiche e quindi scartate
come pagane.
...]




aaaaaaaaaaah, qua vi voglio.
Lo Spirito Santo, ..... l'esoterismo cristiano inserisce occultamente
Sophia in questo termine...............non voglio insegnare nulla a nessuno, ma se domandate a un prete cosa è lo Spirito Santo , se non è un teologo, senza il solito mal di testa, con mente discretamente aperta, neanche ci sanno rispondere.
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Messaggioda mariposa azul » 03/01/2010, 22:56

A questo proposito Aivanhov scrive a pag 207 de I misteri di Jesod:

" Ora non offendetevi per quanto vi dirò ancora in merito al peccato contro lo Spirito Santo. Il Padre Celeste è legato al cervello, dove si trovano la volontà, il dominio, il controllo. Il Cristo è legato al plesso solare, che è il vero cuore. Lo Spirito Santo è legato agli organi genitali. Per la prima volt vi rivelo questo mistero: lo Spirito Santo è legato all'amore e agli organi genitali. Perciò, per non commettere colpe ed essere poi puniti, occorre studiare a fondo questi organi che Dio ci ha dato. Sono una meraviglia! essuno scienziato, nessun filosofo può capire la profondità e l'intelligenza di una creazione così sublime; è una meraviglia."


Spesso in ciò che scrive rientra il concetto di peccato, punizione.... è l'unica parte che mi fa riflettere perché non ci sento molta sintonia...ma per il resto lo trovo davvero un grande
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